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S.Cesaratto EI Unisi Capitolo 2 Mercato dei cambi

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Presentazione sul tema: "S.Cesaratto EI Unisi Capitolo 2 Mercato dei cambi"— Transcript della presentazione:

1 S.Cesaratto EI 2018-19 Unisi Capitolo 2 Mercato dei cambi
(ed Eurodollaro)

2 Quotazioni. € valuta nazionale, $ valuta estera
Incerto per certo  0.8€ x 1 $ Certo per l’incerto  1€ x 1,2$ Nel libro si adotta incerto per certo Quindi quando la ns moneta svaluta, il cambio nominale si accresce (+ valuta nazionale per unità di valuta estera) Mercato dei cambi estero: Tasso a pronti (spot exchange) scambio di valute a consegna immediate Tasso a termine (forward exchange)  consegna differita (in genere entro l’anno)

3 Tasso di cambio reale Tiene conto del tasso di c. nominale e dei livelli di prezzo, nazionale ed estero Misurazione della competitività e delle ragioni di scambio. I due indicatori vanno all’opposto: se otteniamo di meno per una unità di ns prodotto (ragione di scambio), siamo però più competitivi (i ns prodotti costano meno in termini dei beni stranieri) In termini di quali prezzi? Livello dei prezzi in generale o solo dei beni oggetto del commercio int.? Col livello dei prezzi: rR = 𝑃𝐻 𝑟𝑃𝐹 PH in euro, PF in $. r ci dice quanti €x1$. Allora 𝑟𝑃𝐹 trasforma i prezzi in $ in prezzi in euro. Col prezzo dei beni commerciati internaz. rR = p = 𝑃𝑥 𝑟𝑃𝑚 dove 𝑃𝑥 prezzo beni exp, e 𝑃𝑚 prezzo beni imp.

4 Tasso di cambio reale rR = p => indice di competitività, ma anche ragione di scambio In termini di costo del lavoro. Talvolta la competitività viene misurata confrontando il CLUP (costo del lavoro per untià di prodotto/unit labour costs)  CLUP = W = salario nominale/prodotto per lavoratore (ambedue nell’unità di tempo, es. salario e prodotto orario) Allora: rR = 𝑊𝐻 𝑟𝑊𝐹 Se rR aumenta, stiamo perdendo competitività (in generale ci si attende che se WH aumenta, anche px aumenti)

5 Tasso di cambio effettivo
In sistemi di cambio flessibili una moneta può apprezzarsi rispetto ad alcune valute e allo stesso tempo deprezzare rispetto ad alter De/apprezzamento versus ri/svalutazione Il tasso di cambio effettivo è eq. 2.8 Dove wj è il peso del commercio estero sul complesso del paese i di quello col paese j (comm.est. = X+M) Ovviamente si ha anche un tasso di cambio reale effettivo

6 Mercato dei cambi a pronti e arbitraggio
Date n valute, sono definiti n-1 tassi di cambio per ciascuna valuta, in totale n(n- 1) tassi di cambio bilaterali La condizione di arbitraggio sui tassi fa in modo che, tuttavia, ci basterà conoscerne (n-1) per conoscere tutti gli altri. Se 1$=1€=1Yen, basta conoscere 1$=1€, 1=1Yen per sapere 1yen=1€. Tuttavia, in ciascun momento del tempo, un rapport di scambio fra due valute s e k può essere diverso in due piazza finanziarie differenti rsk (Milano) ≠ rsk (Francoforte). Es. 1€=1$ a Mi. 0.9€=1$ a Frnkf. Converrebbe acquistare dollari a F. da riscambiare con€ a Milano. Ma la vendita di € a F. ne fa deprezzare il cambio, mentre la domanda di € a Milano lo fa apprezzare. L’esito finale potrebbe essere 0.95€=1$ su entrambe le piazze. NB vale la relazione rsk = 1/ rks . Es se 115 ¥ = 1$ questo è equivalente a $ 0.086=1 ¥ ovvero 115 = 1/0.086. Cambio indiretto o incrociato  da sole per esercizio

7 Mercato dei cambi a termine
=> serve a coprirsi contro i rischi di cambio => rischio che fra t e t+1 muti il tasso a pronti Sia dato un contratto denominato in valuta straniera e un pagamento differito Rischio per un importatore: svalutazione della moneta nazionale dato il prezzo in valuta estera, dato che dovrà pagare di più in valuta nazionale Rischio per un esportatore: rivalutazione della moneta nazionale, dato il prezzo in valuta estera, dato che riceverà di meno in valuta nazionale Simmetricamente: importatore avvantaggiato da rivalutazione/esportatore avvantaggiato da una svalutazione Nell’incertezza ci si copre Copertura: chi deve effettuare un pagamento futuro compra valuta a termine: chi deve ricevere un pagamento futuro, vende valuta a termine (che investe all’estero al tasso if)

8 Alternative per un importatore che deve effettuare un pagamento differito
A) acquistare ora la valuta a termine da utilizzare per il pagamento differito B) pagare subito acquistando a pronti la valuta estera  perderà gli interessi sulla somma anticipate. In genere, tuttavia, il venditore applicherà uno sconto sul pagamento anticipato a un tasso che per semplicità assumiamo uguale al tasso di interesse estero per cui x/(1 + if) es. Se deve x=1000$ e iUS = 0.1, la somma da pagare ora è 1000$/(1+0.1) C) può acquistare la valuta ora ma pagare alla scadenza differita, non perdendo gli interessi sulla somma (al tasso estero)

9 Alternative per un esportatore
A) vendere la valuta a termine (quando la si riceverà) B) farsi pagare subito applicando uno sconto sul pagamento anticipato C) scontare il credito presso una banca e vendere subito la valuta nel mercato a pronti Definizioni: Se una valuta vale di più a termine che a pronti è detta “a premio” rF < r Se una valuta vale di più a pronti che a termine è detta “a sconto” rF > r Con una quotazione incerto X certo, un premio a termine sarà denotato da uno scarto negativo (apprezzamento): es. Se 1€ = 1$ a t, e 0.9€=1$ a t+1, lo scarto =-0.1€ è lo scarto negativo (premio) Uno sconto comporta ovviamente uno scarto positivo. (si inverte tutto con quotazione certoxincerto, usata nel RU dove più coerentemente premio=scarto positivo; sconto=scarto negativo

10 r tasso a pronti, rF tasso a termine (F=forward)
Segue confronto fra le alternative (caso importatore). 1° step: B e C sono equivalenti r tasso a pronti, rF tasso a termine (F=forward) Scarto proporzionale: (rF – r)/r => opportunamente ricondotto all’anno (rF può infatti avere scadenze diverse dall’anno) ed espresso in %, l’espressione è detta TASSO D’INTERESSE IMPLICITO I casi (B) e (C) [importatore] sono equivalenti  infatti lo sconto ricevuto dal venditore sub B è equivalente al ricavo ottenuto dall’investimento di x all’estero sub c. Infatti: Caso B (pagamento anticipato): dato lo sconto al tasso if, l’importatore deve acquistare x/(1+if) di valuta estera Caso C: si compra oggi x/(1+if) di valuta che si investe all’estero ottenendo [x/(1+if) ]*(1+if) = x Il costo è equivalente: x/1+if al tempo t (caso B) o x al tempo t+1 (caso C) Ora, in ambedue i casi l’acquisto di x/(1+if) di valuta estera costa in valuta nazionale rx/(1+if) SEGUE

11 Segue confronto fra le alternative 2° step: confronto A versus B/C
Comprando la valuta oggi, l’imp. ci rimette (1+ih) di interessi (o paga 1+ih di interessi passivi se ha chiesto un prestito), quindi il costo dell’operazione in valuta nazionale è: [rx/(1+if) ] (1+ih) Nel caso (A) (acquisto valuta a termine) l’importatore paga rFx. Allora (A) è preferibile se rFx <=> [rx/(1+if) ] (1+ih) che con semplici passaggi e una approssimazione diventa (rF – r)/r <=> ih – if [< meglio A = indifferenza > meglio B/C] Ovvero Premio o sconto a termine (misurato dal tasso di interesse implicito) <=> differenziale fra i tassi di interesse sulle due piazza. Intuitivamente: due elementichiave: ih rispetti a if, e rF rispetto ad r. 1) se ih > if, le operazioni (B) e (C)(in cui si anticipa denaro) sono molto costose, e se (rF – r)/r < ih – if, rF elativamente basso, allora conviene (A) => meglio comprare valuta a termine. Se, tuttavia, rF è molto alto (la valuta a termine è costosa, attesa dunque che la ns moneta svaluti, tasso di interesse implicito positivo) convengono (B) e (C), dunque conviene pagare ora ottenendo uno sconto, o comprare valuta a pronti e investirla nel frattempo all’estero.

12 Operatori sul mercato dei cambi
3 tipi: due operatori sono gli operatori commerciali sull’estero e le autorità di politica monetaria. Speculatore: se si attende un tasso a pronti futuro 𝑟 maggiore del tasso a pronti r, cioè 𝑟 > r ( cioè che l’euro svaluti), ella acquisterà valuta estera, viceversa se si attende 𝑟 < r V’è naturalmente un rischio di cambio, cioè che le variazioni attese del cambio non si verifichino, anzi che si verifichi l’opposto. Il guadagno atteso è ( 𝑟 - r )/r; o speculatore guadagna if di interessi durante il periodo dell’operazione, e rinuncia a ih; sia d il rischio. Vi sarà un’incentive alla operazione speculativa se ( 𝑟 - r )/r + if + d > ih E sarà assente qualora Ovvero se ( 𝑟 - r )/r = ih – (if + d) > ih Questa è una speculazione a pronti, è possibile anche sui tassi di cambio a termine.


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