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La Spondilite Anchilosante (SA)
La SA è una malattia reumatica infiammatoria sistemica che coinvolge prevalentemente le articolazioni spinali e sacroiliache. Tale condizione è responsabile di dolore lombare, rigidità, ma anche di notevole riduzione della capacità funzionale articolare con gravi conseguenze sugli aspetti socio-economici.
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Epidemiologia La SA ha un'incidenza 3 volte maggiore nel sesso maschile ed esordisce in genere in soggetti giovani con età compresa tra i 20 e i 40 anni. È volte più frequente in parenti di primo grado di pazienti con SA, rispetto alla popolazione generale. HLA-B27+.
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Clinica della SA Criteri diagnostici di “New York modificati” per la Spondilite Anchilosante 1. Dolore lombare che migliora con il movimento e non scompare al riposo(infiammatorio) 2. Riduzione della mobilità lombare sul piano sagittale e frontale 3. Riduzione della espansibilità polmonare in rapporto al sesso e alla età 4. Sacroileite bilaterale 5. Sacroileite monolaterale di grado severo
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Clinica della SA Sebbene in misura minore rispetto alle altre spondiloartriti sieronegative può essere rilevata una mono-oligo-artrite asimmetrica che in genere coinvolge grandi articolazioni, come il ginocchio o la tibio-tarsica. Caratteristicamente si tratta di una tenosinovite ove spicca il coinvolgimento flogistico della entesi e del tendine. In circa 1/3 dei pazienti sono riscontrabili manifestazioni sistemiche che variano da ricorrenti episodi di irite acuta, uveite, a segni neurologici come radicoliti o sciatalgie da compressione, fratture o sublussazioni vertebrali, la sindrome della “cauda equina” (impotenza funzionale, incontinenza urinaria notturna, diminuzione dello stimolo alla minzione e alla defecazione, assenza dei riflessi achillei).
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Diagnosi di SA la tipica postura del paziente (spiccano la rettilineizzazione del rachide lombare e cervicale con cifosi dorsale) presenza dell’antigene HLA B27 incremento degli indici di flogosi, quali la (VES) e la Proteina C Reattiva (PCR) dimostrazione radiologica dei tipici segni di spondilite
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Alterazioni radiologiche nella SA
Comprendono quadri di sacroileite mono o bilaterale, erosioni e sclerosi ossea reattiva (opacità dell’osso subcondrale) che risulta generalmente più evidente sul versante iliaco dell’articolazione. Tipiche dello scheletro assile sono le alterazioni determinate dalla flogosi degli strati superficiali dell’anulus fibrosus, nelle sedi di inserzione ai margini dei corpi vertebrali con induzione di una sclerosi ossea reattiva (“angoli splendenti”) ed il conseguente riassorbimento osseo (erosioni). Al termine di questo processo il corpo vertebrale tende ad assumere l’aspetto della vertebra “squadrata” (radiogrammi in proiezione latero-laterale); pertanto si assiste alla graduale formazione di “ponti” ossei intervertebrali chiamati sindesmofiti. Nel loro complesso, queste modificazioni, sono responsabili dell’anchilosi completa della colonna (“colonna a canna di bamboo”)
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Terapia La costante esecuzione di un corretto esercizio fisico e l’impiego di Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei (FANS) rappresentano l’approccio più corretto alla gestione del malato di SA (forme non severe e scarsamente evolutive) corticosteroidi e farmaci anti-reumatici (DMARDs), quali la Sulfasalazina, il Methotrexate e la Leflunomide, vengono impiegati nelle forme severe ed evolutive anti TNFalfa: Infliximab, Etanercept e Adalimumab nelle forme severe ed evolutive
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LES Malattia infiammatoria cronica autoimmune del tessuto connettivo a eziologia sconosciuta che coinvolge articolazioni, reni, sierose e pareti dei vasi sanguigni ipersensibilità di tipo III caratterizzata dalla formazione di complessi antigene-anticorpo che interagendo con i mediatori del siero e con il sistema del complemento suscitano una risposta infiammatoria locale o generalizzata. Questi complessi possono arrestarsi contro le pareti vascolari o in strutture di filtraggio, infatti in tal caso i siti preferiti risultano essere i glomeruli renali, le articolazioni, la cute, il cuore, le sierose e i piccoli vasi
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Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Epidemiologia Incidenza: 2-8 nuovi casi per abitanti per anno (8-11 nelle donne di razza nera). Prevalenza: per abitanti (200 nelle donne di razza nera). Rapporto maschi:femmine = 2:1 nel bambino; 4,5:1 nella adolescenza; 12:1 nell’adulto. Frequenza di compromissione renale (Lupus Nefri- te) variabile da 30 a 80% in rapporto alle casistiche esaminate (internistiche, reumatologiche, nefrologi- che, ecc).
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Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Criteri diagnostici del LES (ARA 1982)* 1) Eritema a “farfalla” Eritema in regione zigoma-tica 2) Eritema discoide Chiazze eritematose con desquamazione cheratosica 3) Fotosensibilità Eritema per reazione anomala alla luce solare 4) Ulcere orali Orali o nasofaringee non dolenti 5) Sierosite Pleurite Pericardite 6) Artrite Non erosiva, con dolore, tumefazione, o versamento
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Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Criteri diagnostici del LES (ARA 1982)* 7) Alterazioni renali Proteinuria > 0,5 g/die o > 3+ Cilindruria 8) Alt. neurologiche Accessi epilettici in assenza di cause note Psicosi 9) Alt. ematologiche Anemia emolitica Leucopenia (< 4000) Linfopenia (< 1500) Piastrinopenia
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Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
Criteri diagnostici del LES (ARA 1982)* 10) Alterazioni immunologiche Positività anti-DNA Positività anti-Sm Falsa positività sierologica per sifilide*** 11) Anticorpi antinucleo Elevato titolo ANA in assenza di farmaci che possono indurre sindrome simil-lupica *4 o più criteri contemporaneamente presenti **abolito dalla revisione del 1992 ***modificato in “positività per anticorpi antifosfolipidi (LAC e anticardiolipina)”
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Clinica Febbre che simula un'infezione acuta o che si protrae per mesi-anni Cefalee, epilessia e psicosi possono essere le manifestazioni iniziali (Neuro LES) Sintomi articolari, che variano da artralgie intermittenti a poliartrite acuta, si verificano in circa il 90% dei pazienti, la maggior parte delle poliartriti del lupus non è distruttiva né deformante Lesioni cutanee includono il caratteristico eritema malare a farfalla, lesioni discoidi e le eruzioni eritematose, dure e maculopapulari del viso, delle zone esposte del collo, del petto e del gomito.Fotosensibilità nel 40 % dei pazienti Sierositi: pleuriti e pericarditi Glomerulonefrite membrano-proliferativa diffusa
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LED e LES da farmaci Il Lupus Discoide (LED) fa riferimento ad una malattia della pelle, a livello della quale compare un eritema, rilevato, localizzato spesso al volto, allo scollo o altrove. Le aree rilevate possono esitare in cicatrici. Di regola i malati di LED non presentano evoluzione verso un LES. Il Lupus indotto dai Farmaci rappresenta una forma di lupus causato da uno specifico farmaco. I sintomi sono simili a quelli del lupus eritematoso sistemico (artrite, eritema, febbre, e dolore toracico) che tipicamente si risolvono alla sospensione del farmaco stesso.
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Terapia del LES Gli ormoni corticosteroidei costituiscono il cardine della terapia del Lupus Se sono colpiti i reni o il sistema nervoso centrale devono essere somministrati immunosoppressori, quali la azatioprina e la ciclofosfamide. Tra gli effetti collaterali che quest’ultima può dare vi sono nausea, vomito, perdita di capelli, problemi alla vescica, riduzione della fertilità e aumento del rischio di infezioni problemi ematologici
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Sclerosi sistemica Definizione: La Sclerosi Sistemica è un disordine autoimmune caratterizzato da una progressiva fibrosi che coinvolge la cute e organi interni, causata da una vasculopatia periferica
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Epidemiologia L’età media d’insorgenza è tra i 45 ei 65 anni: questo dato non riflette la reale età d’insorgenza, dato che i sintomi di malattia possono presentarsi molti anni prima della valutazione specialistica. La malattia è più frequente nel sesso femminile (rapporto femmine:maschi = 3:1), con una maggior prevalenza in età giovanile (7:1) e minore sopra i 50 anni di età (2:1)
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Varianti di sclerosi sistemica
SCLERODERMIA DIFFUSA CUTANEA: 1. esordio, entro un anno dalla comparsa del fenomeno di Raynaud, di modificazioni dell’elasticità cutanea 2. coinvolgimento della cute degli arti prossimalmente al gomito e al ginocchio e del tronco 3. presenza di scrosci tendinei, miositi, artriti 4. precoce comparsa di interessamento viscerale: interstiziopatia polmonare, insufficienza renale, diffuso coinvolgimento gastro-intestinale e cardiaco 5. dilatazione e perdita dei capillari periungueali 6. Elevata frequenza di anticorpi anti nucleo anti centromero (ACA)
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Varianti di sclerosi sistemica
SCLERODERMIA CUTANEA LIMITATA: 1. Fenomeno di Raynaud presente da anni, con coinvolgimento cutaneo delle mani, volto, piedi e avambracci e gambe (distalmente rispetto a gomiti e ginocchia) 2. Comparsa tardiva di ipertensione polmonare isolata, con o senza interstiziopatia (incidenza del 10-15%), calcificazioni sottocutanee, teleangectasie e coinvolgimento gastroenterico 3. Alta incidenza di ACA (70-80%) e anti topoisomerasi-I (10%) 4. Anse capillari dilatate, in genere senza perdita di capillari
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Clinica Coivolgimento osteo-articolare: mialgie, debolezza muscolare, artralgie, talvolta con segni di artrite. Coinvolgimento gastroenterico: caratterizzato da alterazioni della motilità, atrofia della muscolatura liscia e fibrosi sottocutanea. Interessamento polmonare è sempre presente nella Sclerosi Sistemica e rappresenta una delle principali cause di morte, insieme al coinvolgimento cardiaco. I pazienti riferiscono dispnea da sforzo ingravescente, tosse stizzosa, talvolta dolore toracico. La compromissione renale (insufficienza renale, ipertensione maligna ) Alterazioni immunologiche: · Anticorpi anti-nucleo (pattern granulare, nucleolare) · anti ENA (anti SCL-70)
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Immunosoppresori di fondo
Terapia Immunosoppresori di fondo I farmaci vasodilatatori contrastano le alterazioni vascolari caratteristiche in particolare i fenomeni di vasospasmo. I più usati sono i calcio antagonisti (nifedipina in particolare), ACE inibitori e le prostacicline (iloprost) 3. Nuovi farmaci: Bosentan is a dual endothelin receptor antagonist important in the treatment of pulmonary artery hypertension
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Sjogren La sindrome di Sjögren è una malattia autoimmune infiammatoria cronica caratterizzata dalla formazione di un infiltrato infiammatorio di linfociti T a livello di ghiandole esocrine (ghiandole salivari minori, ghiandole lacrimali, parotidi). Inoltre c'è un'eccessiva attività dei linfociti B con produzione di autoanticorpi FR, anti SS-A/Ro e anti SS-b/La. Sintomi caratteristici sono: Secchezza mucosa e congiuntivale (sindrome sicca) caratterizzata da cheratocongiuntivite, xerotrachea, xerostomia, secchezza vaginale Adenomegalia delle ghiandole salivari maggiori Poliartrite non erosiva Fenomeno di Raynaud Aumento del rischio di neoplasie linfatiche La malattia è caratterizzata da periodi di stasi alternati ad altri di riacutizzazione,specialmente in occasione di stress fisici e psichici. Può essere anche il primum movens a distanza di anni di una malattia immunitaria più grave, spesso dell'artrite reumatoide. Terapia :ccs ed immunosoppressori( idrossiclorochina)
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