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A.3. Il Rinascimento Introduzione

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Presentazione sul tema: "A.3. Il Rinascimento Introduzione"— Transcript della presentazione:

1 A.3. Il Rinascimento Introduzione
Culture Teatrali e Performative 17/18 prof. Fabrizio Deriu

2 Rinascimento stagione storica, artistica, filosofica, letteraria (in complesso intellettuale e culturale) fiorita in Italia tra XV e XVI secolo e segnata dall’interesse e dal recupero delle manifestazioni e delle produzioni culturali dell’antichità contrapposizione al Medioevo, considerato periodo di barbarie e decadenza che sta come “età di mezzo” tra la grandezza dell’antichità classica e il presente in entusiasmante “rinascita” il termine rinascita è usato già da Vasari ( ) a proposito di Giotto e Cimabue, ma la nozione di “Rinascimento” è frutto della storiografia del XIX secolo Culture Teatrali e Performative 17/18

3 Alcuni caratteri generali
sperimentazione in campo intellettuale e artistico esplorazione in campo geografico secolarizzazione in campo sociale commerci e sfruttamento delle risorse naturali delle colonie invenzione della stampa a caratteri mobili Culture Teatrali e Performative 17/18

4 Caratteristiche più specifiche per l’ambito del teatro
passaggio d’epoca che si esplica in modi e tempi piuttosto differenti nei diversi paesi europei mutamenti molto significativi ma circoscritti a pochi centri urbani e alle classi dominanti movimento anfibio: recupero del passato e invenzione del nuovo (L.B. Alberti, : non solo imitazione dell’antico) influenza reciproca di teoria e pratica Culture Teatrali e Performative 17/18

5 A.3. Il Rinascimento in Italia
A.3.1. Il teatro di corte

6 Tre aspetti le forme drammatiche lo spazio e la messa in scena
l’elaborazione teorica (la poetica) Culture Teatrali e Performative 17/18

7 1. Le forme drammatiche nuova coscienza della forma drammatica che emerge dallo studio di tragedie e commedie antiche ritrovamento nel 1425/29 di alcune commedie latine di Plauto studiosi bizantini in Italia (1453: cattedra di greco a Firenze) 1472/1518: pubblicazione a stampa dell’intero corpus di opere greche e latine conosciute traduzioni in volgare e messa in scena (corte di Ferrara) di commedie di Plauto e Terenzio a partire dai primi del 1500, composizioni drammatiche originali in volgare, sui modelli delle commedie latine: commedia erudita Culture Teatrali e Performative 17/18

8 La commedia erudita L. Ariosto, La Cassaria, 1508
B. Dovizi (cardinal Bibbiena), La Calandria, 1513 P. Aretino, La Cortigiana, 1525 N. Machiavelli, Mandragola, 1520 Culture Teatrali e Performative 17/18

9 2. lo spazio e la messa in scena
la corte ferrarere e la famiglia Este dal 1486 messe in scena di autori latini (Plauto e Terenzio) il “teatro dentro la festa” funzione ideologica della festa Culture Teatrali e Performative 17/18

10 L’accademia letteraria di Roma
Pomponio Leto ca. 1470: messe in scena di Plauto e Seneca Sulpizio da Veroli Vitruvio, De architectura (pubblicato da Sulpizio nel 1486) Culture Teatrali e Performative 17/18

11 Marco Vitruvio Pollione, De architectura
I secolo a.C. ritrovamento nel 1414 un “libro” (= capitolo) interamente dedicato al teatro senza illustrazioni alcuni passaggi molto ambigui Culture Teatrali e Performative 17/18

12 Pianta di teatro nell’edizione di Vitruvio a cura di Fra Giocondo (1513)
Culture Teatrali e Performative 17/18

13 Scene per rappresentazioni di Terenzio (ed. Trechsel, 1493)
Culture Teatrali e Performative 17/18

14 Scena per l’Andria di Terenzio (ed. Trechsel, 1493)
Culture Teatrali e Performative 17/18

15 Scene per rappresentazioni di Terenzio (ed. Trechsel, 1493)
Culture Teatrali e Performative 17/18

16 Scena per l’Heautontimoroumenos di Terenzio (ed. Trechsel, 1493)
Culture Teatrali e Performative 17/18

17 Dall’emiciclo alla “scena prospettica”
Culture Teatrali e Performative 2017/18

18 Prima metà del ’500 Culture Teatrali e Performative 2017/18

19 Cronaca dei festeggiamenti per il carnevale 1508 a Ferrara: messa in scena de La Cassaria
«… Ma luni sira il Car.le ne fece fare una [commedia] composta per M.r Lud. Ariosto suo familiare e traducta in forma de barzeleta o sia frotola, la quale dal principio al fine fo de tanta elegantia e de tanto piacere quanto alcun’altra che mai ne vedesse fare, e da ogni canto fo multo commendata. Lo suggecto fu bellissimo de due inamorati […] e tante astutie ingani e tanti novi accidenti e tante belle moralità e varie cose che in quelle de Terenctio non ge ne è a mezo: poi fo ornata de honorevoli e boni recitatori tuti di suoi, de vestimento bellissimo et dolce melodie de intermeci e de una morescha de cochi scaldati de vino… Culture Teatrali e Performative 17/18

20 Cronaca dei festeggiamenti per il carnevale 1508 a Ferrara: messa in scena de La Cassaria
… cum pignate cinthe inanci che batevano a tempo cum canne de legno del sono de la musicha del Cardinale. Ma quello che è stato il meglio in tutte queste feste e representatione, è stato la sena dove se sono representate, quale ha facto uno M.ro Peregrino depinctore che sta col S.re, ch’è una contracta et prospectiva de una terra cum case, chiesie, torre, campanili e zardini, che la persona non se può satiare a guardarla per le diverse cose che ge sono, tute de inzegno e bene intese, quale non credo se guasti, ma che la salvarano per usarla del’altre fiate… » (lettera di Bernardino Prosperi, cancelliere della corte ducale di Ferrara a Isabella d’Este, moglie di Francesco II Gonzaga marchese di Mantova, 8 marzo 1508) Culture Teatrali e Performative 17/18

21 Cronaca dei festeggiamenti per il carnevale 1508 a Ferrara: messa in scena de La Cassaria
… cum pignate cinthe inanci che batevano a tempo cum canne de legno del sono de la musicha del Cardinale. Ma quello che è stato il meglio in tutte queste feste e representatione, è stato la sena dove se sono representate, quale ha facto uno M.ro Peregrino depinctore che sta col S.re, ch’è una contracta et prospectiva de una terra cum case, chiesie, torre, campanili e zardini, che la persona non se può satiare a guardarla per le diverse cose che ge sono, tute de inzegno e bene intese, quale non credo se guasti, ma che la salvarano per usarla del’altre fiate… » (lettera di Bernardino Prosperi, cancelliere della corte ducale di Ferrara a Isabella d’Este, moglie di Francesco II Gonzaga marchese di Mantova, 8 marzo 1508) Culture Teatrali e Performative 17/18

22 Baldassarre Peruzzi, bozzetto (forse per la Calandria, Roma 1518)
Culture Teatrali e Performative 17/18

23 Pianta di teatro romano secondo S. Serlio (1545)
Culture Teatrali e Performative 17/18

24 S. Serlio, pianta e sezione di teatro (1545)
Culture Teatrali e Performative 17/18

25 S. Serlio, scena tragica (1545)
Culture Teatrali e Performative 17/18

26 S. Serlio, scena comica (1545)
Culture Teatrali e Performative 17/18

27 S. Serlio, scena satirica (o pastorale) (1545)
Culture Teatrali e Performative 17/18

28 Serlio, sezione della scena
Culture Teatrali e Performative 17/18

29 Bartolomeo Neroni, disegno per l’Ortensio (1561)
Culture Teatrali e Performative 17/18

30 Teatro Olimpico di Vicenza (1580-85)
PER I RELATIVI APPROFONDIMENTI SI VEDA LA PRESENTAZIONE SULLO SPAZIO SCENICO (PARTE TERZA) Culture Teatrali e Performative 17/18

31 3. L’elaborazione teorica (la poetica)
i commenti alla Poetica di Aristotele verosimiglianza insegnamento morale imitazione dei caratteri universali i generi (tragedia e commedia) e la purezza della forma drammatica Culture Teatrali e Performative 17/18

32 La regola delle tre unità
unità di azione unità di tempo unità di luogo partizione in atti Culture Teatrali e Performative 17/18

33 A.3. Il Rinascimento in Italia
A.3.2. La Commedia dell’Arte

34 la Commedia dell’Arte pericoloso nome spurio
il “mito” della Commedia dell’Arte Ipotesi sulle origini Modi di produzione la compagnia i viaggi l’improvvisazione maschere e tipizzazione donne attrici Culture Teatrali e Performative 17/18

35 sale dei palazzi di corte piazze e mercati
Teatri di corte Commedia dell’Arte agenti dilettanti professionisti luoghi/sedi sale dei palazzi di corte piazze e mercati spazio scenico scena prospettica palchi, tendaggi lingua latino, poi volgare colto plurilinguismo (dialetti) drammaturgia modelli classici e unità (pseudo)aristoteliche (teorizzazione normativa) “scenari” e canovacci (sapienza pratica) Culture Teatrali e Performative 17/18


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