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Prestazioni termiche dell’involucro edilizio: quadro normativo

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Presentazione sul tema: "Prestazioni termiche dell’involucro edilizio: quadro normativo"— Transcript della presentazione:

1 Prestazioni termiche dell’involucro edilizio: quadro normativo
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Prestazioni termiche dell’involucro edilizio: quadro normativo (DD.MM. 26/06/2015) arch. Federico Ferrari TekneHub - Dipartimento di Architettura di Ferrara

2 Quadro normativo europeo
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Quadro normativo europeo Tre principali direttive riguardano l'efficienza energetica degli edifici: Direttiva sul rendimento energetico degli edifici (EPBD): La EPBD prevede diversi requisiti, tra cui la necessità che gli edifici pubblici siano a energia quasi zero entro il 2019 e tutti i nuovi edifici entro il La direttiva EPBD impone inoltre agli Stati membri di fissare dei requisiti minimi di rendimento energetico per i nuovi edifici e gli edifici oggetto di ristrutturazione, al fine di raggiungere livelli ottimali di costo Direttiva sull'efficienza energetica (EED): La EED contiene una serie di misure obbligatorie volte a offrire un risparmio energetico in tutti i settori e prescrive agli Stati membri di stabilire una strategia a lungo termine per la mobilitazione degli investimenti nella ristrutturazione di edifici residenziali e commerciali Direttiva sulle energie rinnovabili (RED): La RED è un atto legislativo di guida sulla diffusione delle energie rinnovabili, sulle soluzioni per gli edifici e sulla loro integrazione nelle infrastrutture energetiche locali

3 Quadro normativo europeo
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Quadro normativo europeo La definizione di NZEB (Nearly Zero Energy Building) è menzionata nella Direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia (EPBD), all'articolo "un edificio che ha una "prestazione energetica molto bassa. La quasi zero o molto bassa quantità di energia necessaria dovrebbe essere coperta in misura molto significativa da fonti rinnovabili, compresa l'energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze" La stessa direttiva stabilisce che "gli Stati membri entro il 31 dicembre 2020 dovranno assicurare che tutti i nuovi edifici siano a energia quasi zero, e che dopo il 31 Dicembre 2018 i nuovi edifici occupati e di proprietà di autorità pubbliche siano a energia quasi pari a zero" Inoltre gli Stati membri dovranno "elaborare piani nazionali destinati ad aumentare il numero di edifici quasi zero-energia" e "seguendo l'esempio principale del settore pubblico, sviluppare politiche e adottare misure quali la fissazione di obiettivi al fine di stimolare la trasformazione di edifici ristrutturati in edifici a zero-energia"

4 Italia: quadro nazionale
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Italia: quadro nazionale Quadro legislativo: la Legge n. 90, 3 ago 2013 adotta la Direttiva EPBD 2010/31/UE e introduce il concetto di edifici NZEB. Tuttavia, mancano ancora diversi decreti, tra cui il decreto che definisce la metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici (allegato 1 della direttiva 2010/31 / UE - EPBD) 15 Luglio 2015 pubblicati nella Gazzetta Ufficiale i nuovi DECRETI ATTUATIVI della Legge 90/2013, in vigore il 01 Ottobre DD.MM. 26/06/2015 Decreto 26 giugno 2015 – DM requisiti minimi Decreto 26 giugno2015 – Certificazione energetica (nuovo APE) Decreto 26 giugno2015 – Relazione tecnica

5 Fattori abilitanti COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
La realizzazione di nuovi edifici o la trasformazione di edifici esistenti in NZEB richiede il ricorso a soluzioni innovative per i componenti ed i sistemi sia dell’involucro edilizio sia degli impianti. Determinante per tali finalità sono le attività di ricerca e sviluppo miranti ad innovazioni tecnologiche che perseguono le seguenti finalità: Estremizzare le prestazioni dei singoli componenti e apparecchi. Sviluppare soluzioni volte a rendere dinamico l’involucro edilizio, così da adeguarsi all’evolvere delle condizioni ambientali esterne ed interne. Integrazioni con impianti alimentati da fonti rinnovabili. Domotica (regolazione e controllo). Cool coating per il miglioramento della prestazione estiva dei componenti opachi è sempre più spesso delegata al controllo solare, raggiungibile con materiali ad elevata riflettanza solare (cool materials). Coating eleastomerici e membrane possono, già oggi, raggiungere livelli di riflettanza del 90%, con soluzioni che garantiscono anche la risposta cromatica e l’integrazione architettonica dell’involucro.

6 COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
Ristrutturare l'involucro edilizio identificando tutte le componenti involucro/impiantistico (considerando aperture, pareti, tetto, cantina e ponti termici) è un fattore chiave che deve essere affrontato prima di investire in nuovi sistemi energetici attivi (caldaie, condizionatori, ecc) Strategie di riscaldamento e raffreddamento passive devono essere affrontate allo stesso tempo, al fine di assicurare le migliori decisioni in ciascun caso. Una volta che la domanda di energia è stato ridotta, è il momento di integrare i sistemi ad alta efficienza energetica.

7 Classi di prestazione COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
DD.MM. 26/06/ allegato 1, paragrafo 5.1 La scala delle classi è definita a partire dal valore dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio di riferimento […] posto quale limite di separazione tra le classi A1 e B.

8 COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
Prima del DD.MM. 26/06/2015 ci si è focalizzati solo sul riscaldamento… esempio (appartamento 80 m2, zona climatica E, piano sottotetto) riqualificazione di impianti (caldaia, regolazione) e involucro (cappotto) e non sul raffrescamento esempio (appartamento 80 m2, zona climatica E, piano sotto tetto) riqualificazione impianti (condizionamento con impianto A/C multisplit ad inverter) e involucro (coating riflettente)

9 Dopo il DD.MM. 26/06/2015 COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
recepito in Emilia Romagna con la D.G.R. 967/2015 Prescrizioni Al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nonché di limitare il surriscaldamento a scala urbana, per le strutture di copertura degli edifici è obbligatoria la verifica dell’efficacia, in termini di rapporto costi-benefici, dell’utilizzo di: a) materiali a elevata riflettanza solare per le coperture (cool roof), assumendo per questi ultimi un valore di riflettanza solare non inferiore a: - 0,65 nel caso di coperture piane; 0,30 nel caso di copertura a falde; b) tecnologie di climatizzazione passiva (a titolo esemplificativo e non esaustivo: ventilazione, coperture a verde).

10 Altri indicatori: prestazione del fabbricato
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Altri indicatori: prestazione del fabbricato DD.MM. 26/06/ allegato 1, paragrafo Involucro edilizio Oltre alla classe energetica basata sull’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’immobile, si considera anche la prestazione energetica invernale ed estiva dell’involucro, ovvero al netto del rendimento degli impianti presenti.

11 Prodotti “cool” I materiali “cool” si basano su tecnologie consolidate
COOL COATINGS PER L’EDILIZIA marzo 2017 Prodotti “cool” I materiali “cool” si basano su tecnologie consolidate materiali o coating per coperture a bassa pendenza (cool roofs) materiali o coating per pavimentazioni o altre superfici urbane a terra (cool pavements) materiali o coating per tetti a falda materiali o coating colorati per pareti (cool colors) Sono generalmente sostitutivi di materiali ordinari dello steso tipo e, quindi, soltanto il (relativamente basso) costo incrementale dovrebbe esserne preso in considerazione per valutarne l’efficacia.

12 COOL COATINGS PER L’EDILIZIA 24 marzo 2017
I prodotti «cool» sono soluzioni atte a limitare il surriscaldamento dei singoli edifici e delle aree urbane in virtù di: 1. Elevata capacità di riflettere la radiazione solare (cioè elevata riflettanza solare) 2. Stabilità delle proprietà superficiali 3. Bassa tendenza allo sporcamento


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