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7 MAGGIO 2018 LUNEDÌ - VI SETTIMANA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE

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Presentazione sul tema: "7 MAGGIO 2018 LUNEDÌ - VI SETTIMANA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE"— Transcript della presentazione:

1 7 MAGGIO 2018 LUNEDÌ - VI SETTIMANA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE
INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Il Signore è veramente risorto, alleluia. SALMO  66  Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto;  perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  Esultino le genti e si rallegrino, † perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio,  ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Il Signore è veramente risorto, alleluia.

2 Inno Ecco il gran giorno di Dio, splendente di santa luce: nasce nel sangue di Cristo l'aurora di un mondo nuovo. Torna alla casa il prodigo, splende la luce al cieco; il buon ladrone graziato dissolve l'antica paura. Gli angeli guardano attoniti il supplizio della croce, da cui l'innocente e il reo salgono uniti al trionfo. O mistero insondabile dell'umana redenzione: morendo sopra il patibolo Cristo sconfigge la morte. Giorno di grandi prodigi! La colpa cerca il perdono, l'amore vince il timore, la morte dona la vita. Irradia sulla tua Chiesa la gioia pasquale, o Signore, unisci alla tua vittoria i rinati nel battesimo. Sia lode e onore a Cristo, vincitore della morte, al Padre e al Santo Spirito ora e nei secoli eterni. Amen.

3 1^ Antifona Porgi a me il tuo orecchio, Signore, vieni presto a liberarmi. Alleluia.
SALMO 30, (I) Supplica fiduciosa nell'afflizione Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46). In te, Signore, mi sono rifugiato, † mai sarò deluso; * per la tua giustizia salvami.  Porgi a me l'orecchio, * vieni presto a liberarmi.  Sii per me la rupe che mi accoglie, * la cinta di riparo che mi salva.  Tu sei la mia roccia e il mio baluardo, * per il tuo nome dirigi i miei passi.  Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, * perché sei tu la mia difesa.  Mi affido alle tue mani; * tu mi riscatti, Signore, Dio fedele.  Tu detesti chi serve idoli falsi, * ma io ho fede nel Signore. Esulterò di gioia per la tua grazia, † perché hai guardato alla mia miseria, * hai conosciuto le mie angosce;  non mi hai consegnato nelle mani del nemico, * hai guidato al largo i miei passi. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Porgi a me il tuo orecchio, Signore, vieni presto a liberarmi. Alleluia.

4 2^ Antifona Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo, Signore. Alleluia.
SALMO 30, (II) Supplica fiduciosa nell'afflizione Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46). Abbi pietà di me, Signore, sono nell'affanno; † per il pianto si struggono i miei occhi, * la mia anima e le mie viscere.  Si consuma nel dolore la mia vita, * i miei anni passano nel gemito;  inaridisce per la pena il mio vigore, * si dissolvono tutte le mie ossa.  Sono l'obbrobrio dei miei nemici,  il disgusto dei miei vicini, † l'orrore dei miei conoscenti; * chi mi vede per strada mi sfugge.  Sono caduto in oblio come un morto, * sono divenuto un rifiuto.  Se odo la calunnia di molti, * il terrore mi circonda;  quando insieme contro di me congiurano, * tramano di togliermi la vita.  Ma io confido in te, Signore; † dico: «Tu sei il mio Dio, * nelle tue mani sono i miei giorni».  Liberami dalla mano dei miei nemici, * dalla stretta dei miei persecutori:  fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo, * salvami per la tua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Fa' splendere il tuo volto sul tuo servo, Signore. Alleluia.

5 3^ Antifona Benedetto il Signore: il suo amore per me ha fatto meraviglie. Alleluia.
SALMO 30, (III) Supplica fiduciosa nell'afflizione Padre nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46). Quanto è grande la tua bontà, Signore! * La riservi per coloro che ti temono,  ne ricolmi chi in te si rifugia * davanti agli occhi di tutti.  Tu li nascondi al riparo del tuo volto, * lontano dagli intrighi degli uomini;  li metti al sicuro nella tua tenda, * lontano dalla rissa delle lingue.  Benedetto il Signore, † che ha fatto per me meraviglie di grazia * in una fortezza inaccessibile.  Io dicevo nel mio sgomento: * «Sono escluso dalla tua presenza».  Tu invece hai ascoltato la voce della mia preghiera * quando a te gridavo aiuto.  Amate il Signore, voi tutti suoi santi; † il Signore protegge i suoi fedeli * e ripaga oltre misura l'orgoglioso.  Siate forti, riprendete coraggio, * o voi tutti che sperate nel Signore. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Benedetto il Signore: il suo amore per me ha fatto meraviglie. Alleluia.

6 V. Esultano il mio cuore e la mia carne, alleluia, R
V. Esultano il mio cuore e la mia carne, alleluia, R. nel Dio vivente, alleluia. Prima Lettura: Dalla prima lettera di san Giovanni, apostolo 2, Il comandamento nuovo Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. Da questo sappiamo d'averlo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: «Lo conosco» e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato. Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento antico, che avete ricevuto fin da principio. Il comandamento antico è la parola che avete udito. E tuttavia è un comandamento nuovo quello di cui vi scrivo, il che è vero in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e la vera luce già risplende. Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. Chi ama suo fratello, dimora nella luce e non v'è in lui occasione di inciampo. Ma chi odia suo fratello è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi. Responsorio R. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. * Chi ama suo fratello, dimora nella luce, alleluia. V. Da questo sappiamo d'aver conosciuto Cristo: se osserviamo i suoi comandamenti. R. Chi ama suo fratello, dimora nella luce, alleluia.

7 Seconda Lettura: Dal trattato «Sulla Trinità» di Didimo di Alessandria
Seconda Lettura: Dal trattato «Sulla Trinità» di Didimo di Alessandria. (Lib. 2, 12; PG 39, ) Lo Spirito Santo, ci rinnova nel battesimo Lo Spirito Santo, che è Dio insieme col Padre e col Figlio, ci rinnova nel battesimo, e dal nostro stato di imperfezione ci riporta alla primitiva bellezza e ci riempie della sua grazia, tanto che non possiamo più ammettere in noi nulla di indecoroso. Egli ci libera dal peccato e dalla morte, e da terreni che siamo, cioè fatti di polvere e terra, ci rende spirituali, ci permette di partecipare alla gloria, divina, di essere figli ed eredi di Dio Padre, di renderci conformi all'immagine del Figlio suo, suoi fratelli e coeredi, destinati ad essere un giorno glorificati e regnare con lui. Invece della terra ci dà generosamente il cielo e il paradiso. Ci rende ormai più onorati degli angeli. Spegne la fiamma terribile e inestinguibile dell'inferno per mezzo delle divine acque del fonte battesimale. Gli uomini infatti vengono concepiti due volte, una volta corporalmente e una volta dallo Spirito divino. Di entrambi questi concepimenti scrissero molto bene i sacri autori. Citerò il loro nome e la loro dottrina. Giovanni dice: «A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio; a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue né da volere di carne, né da volere d'uomo, ma da Dio sono stati generati» (Gv 1, 13). Quanti, dice, credettero in Cristo, hanno ricevuto il potere di diventare figli di Dio, cioè dello Spirito Santo, e di essere così partecipi della natura di Dio. Infatti per dimostrare che colui che genera è lo Spirito Santo Dio, soggiunge per bocca di Gesù: «In verità, in verità ti dico: se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Gv 3, 5). Il fonte battesimale, infatti, partorisce, cioè fa emergere visibilmente, il nostro corpo visibile per il ministero dei sacerdoti. Ma, sul piano spirituale, colui che battezza è lo Spirito Santo, del tutto invisibile. Egli battezza in se stesso e rigenera per il ministero degli angeli sia il corpo che l'anima. Anche il Battista in un particolare momento della storia della salvezza e in un modo consono all'espressione «con acqua e in Spirito Santo» dice: «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Mt 3, 11; Lc 3, 16). Come un vaso di argilla il corpo umano ha bisogno per prima cosa di venir purificato dall'acqua, quindi di essere reso saldo e perfetto per mezzo del fuoco spirituale cioè di Dio che è fuoco divorante. Poi deve accogliere in sé lo Spirito Santo, dal quale riceve la sua perfezione e da cui viene rinnovato: infatti il fuoco spirituale è anche in grado di irrigare e l'acqua spirituale può anche far divampare.   Responsorio R. Farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito; * cresceranno come salici lungo acque correnti, alleluia. V. L'acqua che io darò diventerà sorgente che zampilla per la vita eterna; R. cresceranno come salici lungo acque correnti, alleluia.

8 Orazione Donaci, o Dio misericordioso, di poter gustare in ogni tempo i frutti della Pasqua, che si attua nella celebrazione dei tuoi misteri. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.


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