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FL1086 - Filosofia morale Il diritto naturale dalla scolastica francescana alla riforma protestante.

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Presentazione sul tema: "FL1086 - Filosofia morale Il diritto naturale dalla scolastica francescana alla riforma protestante."— Transcript della presentazione:

1 FL Filosofia morale Il diritto naturale dalla scolastica francescana alla riforma protestante

2 Un problema attuale Il diritto naturale è la nozione fondamentale della filosofia del diritto e dell’etica cristiana Il mondo «laico» rifiuta questo concetto. Tutto si fonda su un equivoco: il diritto naturale classico e cristiano non è quello del giusnaturalismo moderno. Quando avviene dal differenziazione? In cosa consiste, essenzialmente?

3 Nascita del giusnaturalismo moderno
Heidelberg 1661: S. PUFENDORF. U. GROZIO, De iure belli ac pacis, 1625. L’interpretazione di C. THOMASIUS (1719): rifiuto della metafisica e della religione come fonti del diritto, posizione metodologica razionalista, primato della legge positiva. Tutto cambierebbe nel XVII secolo.

4 Caratteristiche della legge naturale fino al XIII secolo
Teologicità: il suo procedere da Dio, l’essere espressa nella Sacra Scrittura mediante il Decalogo e la “regola aurea” (GRAZIANO). Biologicità: il suo corrispondere a ciò che la natura ha insegnato a tutti gli animali (ULPIANO). Razionalità: il suo esprimere ciò che la ragione naturale ha costituito in tutti i popoli (CICERONE, GAIO).

5 Le cose cominciano a cambiare nell’ultimo quarto del XIII secolo
In ambito francescano comincia ad emergere una via che interpreta la teologicità in modo talmente peculiare da trascurare del tutto la biologicità e porre le basi per una riduzione del diritto naturale alla sola razionalità.

6 Interpretazioni dell’origine francescana del giusnaturalismo moderno
G. de Lagarde (1956): volontarismo, pauperismo, individualismo: Ockham ( ca.). Benedetto XVI (2006): volontarismo, anti-intellettualismo: G. Duns Scoto (1265/6-1308). F. Oakley (1999): due tradizioni: realista (Tomaso, Scoto) e nominalista (Ockham).

7 Il d. n. nella scolastica francescana
La rottura dell’equilibrio tommasiano. San Bonaventura. La crisi culminata con la condanna parigina del 1277. Giovanni Duns Scoto. Il nominalismo. Guglielmo di Ockham. Gabriele Biel.

8 Interpretazioni del rapporto tra Protestantesimo e d.n.
Nel protestantesimo antico il concetto di d.n. è ampiamente presente. Tanner (1993): sarebbe un concetto multivoco, costruzione ideologica funzionale a sistemi etici di riferimento precedentemente assunti. Oakley (1961): tutti i Riformatori sarebbero nominalisti e quindi ostili alla legge naturale. Heckel (1962), la teologia dei riformatori condurrebbe ad una nuova concezione del diritto: lex divina e legge naturale, sebbene entrambe fondate nella volontà di Dio, si differenzierebbero come la lex spiritualis e la lex saeculi. Grabill (2006): guardarsi dalle caricature dell’etica protestante che disprezzerebbe la legge naturale per volgersi alla sola scriptura come rivelazione dell’indiscutibile ed imperscrutabile volontà del Dio legislatore: ciò corrisponde piuttosto alla teologia degli anabattisti del XVI secolo, ma è assai lontana da quella dei giuristi e teologi calvinisti dell’epoca.

9 Il d.n. nella Riforma protestante
La Riforma luterana: M. Lutero, F. Melantone. La Riforma calvinista: G. Calvino, G. Zanchi, G. Althusius.


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