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PubblicatoVasco Rios Cortês Modificato 6 anni fa
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DANTE Le opere a cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda
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Titoli delle opere di Dante
OPERE SCRITTE IN VOLGARE La Vita nuova Le Rime Il Convivio La Divina Commedia OPERE SCRITTE IN LATINO Del vulgari eloquentia De monarchia Le Epistole
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La VITA NUOVA Sin da giovane Dante aveva aderito al gruppo degli intellettuali stilnovisti, accomunati dalla passione per lirica amorosa Dopo la morte di Beatrice, Dante decise di raccogliere in una raccolta le liriche più significative, facendole procedere da un commento in prosa che spiegasse l’occasione da cui i singoli componimenti erano nati
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L’opera, compiuta fra il 1293 e il 1295, fu intitolata Vita nuova ad indicare il rinnovamento spirituale determinato nel poeta da un amore eccezionale
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Dante narra di avere incontrato Beatrice all’età di nove anni, e di averne provato una tale impressione che da quel momento Amore era divenuto il signore del suo animo. Dopo nove anni Dante incontra ancora Beatrice e da allora nel saluto della “gentilissima” ripone tutta la sua felicità Però, seguendo i rituali dell’amor cortese, si sforza di tener nascosta a tutti l’identità della donna amata
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Perciò finge di rivolgere il suo amore ad altre donne che egli chiama “dello schermo” perché proteggono il suo amore dall’invidia La finzione suscita tuttavia le chiacchiere della gente e ciò provoca lo sdegno di Beatrice che gli nega il saluto La privazione del saluto della sua donna genera nel poeta uno stato di profonda sofferenza
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A questo punto Dante si rende conto che il fine del suo amore deve essere posto non più nel saluto ma nella lode della sua donna Comincia così la sezione dedicata alle rime in lode di Beatrice Dopo poco tempo però Beatrice muore Per il poeta trascorrono giorni di grande dolore ed egli trova consolazione nello sguardo pietoso di una donna gentile Beatrice gli appare in sogno perciò tutti i pensieri di Dante tornano allora su di lei
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Gli studiosi discutono sulla Vita nuova, da alcuni interpretata come reale documento autobiografico, da altri ritenuta pura trascrizione simbolica di idee e sentimenti
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Il libro è diviso in tre parti:
nella prima si tratta degli effetti che l’amore produce sull’amante nella seconda si ha la lode della donna nella terza la morte della gentilissima
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Le RIME Le Rime non sono un canzoniere organico costruito dal poeta secondo un disegno, ma una raccolta messa insieme e ordinata da moderni editori che riunisce il complesso della produzione lirica dantesca dalle prove giovanili sino a quelle dell’età matura
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Il CONVIVIO Scritto tra il 1304 e il 1307
Negli intenti dell’autore doveva essere una enciclopedia in cui raccogliere tutto lo scibile umano Con quest’opera Dante intendeva dimostrare la propria dottrina per difendere la propria fama dalle accuse ingiuste che gli erano state mosse dai concittadini che l’avevano esiliato
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Doveva comprendere quindici capitoli organizzati con la stessa struttura della Vita nuova (una serie di poesie inserite in un commento in prosa) Il progetto però non fu portato a compimento Furono composti solo i primi quattro trattati in cui venivano commentate tre canzoni
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Dante vuole offrire un banchetto di sapienza (donde il titolo) tutti coloro che non abbiano potuto dedicarsi agli studi Per questo non scrive in latino Non è però un’opera divulgativa destinata a un pubblico popolare ma si rivolge a un pubblico di elevata condizione
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Il Convivio è il primo esempio di prosa volgare italiana
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DE VULGARI ELOQUENTIA Il De vulgari eloquentia è stato scritto nello stesso periodo del Convivo
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Riprende ed amplia il discorso sulla dignità del volgare
L’obiettivo della trattazione di Dante è la lingua letteraria, non la lingua dell’uso comune
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E’ scritta in latino, quindi è destinata esclusivamente ai dotti
Doveva comprendere almeno quattro libri, ma rimase interrotta a metà circa del secondo
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Dopo aver tracciato una storia del linguaggio a partire dalla confusione babelica, Dante passa in rassegna tutti i dialetti d’Italia alla ricerca del “volgare illustre”, al quale egli mira, ma non riesce a rintracciarlo in alcuno di essi. L’elaborazione del vogare illustre toccherà allora, secondo lui, agli intellettuali sparsi nelle varie corti italiane
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DE MONARCHIA E’ un’opera scritta in latino (la data di composizione è incerta) E’ rivolta a un pubblico dotto È suddivisa in tre libri
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E’ un’opera legata alla realtà contemporanea
Nel Trecento erano precipitate in una profonda crisi le massime istituzioni (Impero e Chiesa) Questa decadenza (secondo Dante) aveva provocato l’abiezione dell’umanità, privata della guida temporale e spirituale
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Dante ritiene che entrambi i poteri derivano direttamente da Dio perciò sono autonomi (l’Impero ha per fine la felicità dell’uomo in questa vita, la Chiesa invece il raggiungimento della beatitudine eterna)
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EPISTOLE Ci son giunte tredici lettere di Dante Sono scritte in latino
Sono lettere ufficiali, quindi composte in uno stile estremamente elaborato e ricco di artifici retorici
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RICAPITOLIAMO Del vulgari eloquentia De monarchia Le Epistole
OPERE SCRITTE IN VOLGARE La Vita nuova Le Rime Il Convivio La Divina Commedia OPERE SCRITTE IN LATINO Del vulgari eloquentia De monarchia Le Epistole
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