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PubblicatoDaniela Antonia Castaldo Modificato 5 anni fa
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LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER LA POLITICA DI COESIONE PER IL POST 2020
Presentazione alla MISSIONE PICCOLA INDUSTRIA BENEVENTO Bruxelles, 11 luglio 2018 Martin Bugelli DG Regio
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Proposta CE per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027
Fa seguito al “pacchetto” del dicembre 2017 che disegnava una tabella di marcia per l'approfondimento dell'UEM ed è frutto del dibattito avviato dalla Commissione oltre un anno fa con il Libro Bianco sul futuro dell'Europa e con i documenti di riflessione per il rafforzamento del progetto europeo Traduce in termini finanziari le priorità politiche dell'UE informate al principio del «valore aggiunto europeo» e fissa gli importi massimi annui della spesa dell'UE, complessivamente e per le principali categorie/rubriche di spesa
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Proposta CE per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027
Tiene conto delle nuove sfide (sicurezza, migrazioni, cambiamenti climatici) e introduce nuovi strumenti, tra cui il Programma di sostegno alle riforme strutturali e la Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti La Commissione propone un bilancio per i sette anni di € mld a prezzi correnti (1,11% del RNL dell’UE27), di cui 442 mld alla rubrica 2 «Cohesion and value», 373 mld alla Coesione sociale, economica e territoriale (29% del bilancio complessivo)
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Proposta CE per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027
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Proposta CE per il Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027
E’ possibile combinare gli investimenti provenienti da più programmi per potenziare l’impatto del bilancio UE. E’ accresciuta la flessibilità (all’interno e tra programmi) e sono rafforzati gli strumenti di gestione delle crisi e di eventi imprevisti (sicurezza, migrazioni) E’ rafforzato l’orientamento alla performance, con un minor numero di indicatori, ma di migliore qualità E’ rafforzata la protezione del bilancio dai rischi finanziari connessi a carenze generalizzate per quanto riguarda lo Stato di diritto (Rule of Law) La proposta della CE si ispira ai seguenti principi:
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La politica di coesione nel Quadro Finanziario Pluriennale 2021 – 2027
La Commissione riconosce il valore aggiunto della politica di coesione, quale strumento per la convergenza economica e sociale delle regioni, con effetti di ricaduta e stimoli economici in tutta l’UE. Allo stesso tempo, sono ridotte le risorse destinate alla politica di coesione, come pure alla politica agricola comune La rubrica 2 del Bilancio («Coesione e valori») è ampliata accanto alla sotto-rubrica «sviluppo regionale e coesione», compaiono gli strumenti per il rafforzamento dell’UEM (Programma di sostegno alle riforme e Funzione europea di stabilizzazione degli investimenti) e in maniera distinta il FSE+ Il metodo di allocazione è in via di definizione, ma il prodotto interno lordo continuerà a costituire il principale criterio per l'assegnazione dei fondi. Saranno presi in considerazione altri fattori come la disoccupazione (in particolare quella giovanile), i cambiamenti climatici e l'accoglienza e integrazione dei migranti.
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Allocazione delle risorse
Il modello di ripartizione delle risorse è unico per Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Fondo di coesione e Fondo sociale europeo (FSE) La quota di risorse destinata al FSE a livello di Stato membro non verrà determinata dal modello, ma sarà il risultato di un confronto a livello bilaterale tra Commissione e Stato membro Politica di coesione più moderna, agevole e flessibile, mantenendo il sostegno a tutte le regioni e la concentrazione dei fondi su quelle più povere (75% dei fondi) Confermata la suddivisione in tre categorie di regioni: meno sviluppate, in transizione e più sviluppate
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Si snellisce molto l’accordo di partenariato, che viene definito una volta per tutte a inizio periodo e non deve più riportare: le analisi dei fabbisogni la valutazione ex ante la verifica dell’addizionalità l’approccio allo sviluppo territoriale Sparisce anche la riserva di performance, ma resta il quadro di riferimento delle performance di attuazione dei programmi, fondato su un set di indicatori comuni più chiaro e definito Si riducono i tassi di cofinanziamento dal 75-85% al 70% per le regioni meno sviluppate dal 60% al 55% per le regioni in transizione dal 50% al 40% per le regioni più sviluppate
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Obiettivi Tematici e concentrazione tematica
11 obiettivi sono stati simplificati e consolidati in 5 : Un’ Europa più SMART (una trasformazione economica piu intelligente e innovativa) Un’ Europa più VERDE, che usa meno carbonio (compresa l’economia circolare, transizione di energie, adattamento al clima e gestione dei rischi) Un’ Europa più CONNESSA (trasporti e tecnologie digitali) Un’ Europa più SOCIALE (Pilastro europeo dei diritti sociali) Un’ Europa più vicina a suoi CITTADINI (sviluppo sostenibile delle aree urbane, rurali e costiere, e iniziative locali) Obiettivi trasversali– Capacità amministrativa, cooperazione trans- frontaliera e trans-regionale.
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CONCENTRAZIONE TEMATICA del FESR
Mantenere la spesa concentrata sulle aree cruciali di crescita e lavoro A livello nazionale basato su RNL pro capite => flessibilità 6% del budget per lo sviluppo urbano, da attuarsi tramite partenariati a livello locale Per paesi con: minimo % OT1 (Un Europa più smart) minimo % OT2 (Un Europa più verde, meno carbonio) RNL più di 75% 35% 30% RNL fra % 45% RNL più di 100% 60% OT1 + OT2 min. 85%
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Creare condizioni per il successo
Enabling conditions (prima condizionalità ex-ante") Meno numerose, più chiare, più legate alla politica Seguite per tutto l’periodo di programmazione e non solo all’inizio. EU Governance Semestre Europeo Condizionalità macroeconomica Strumento di supporto per le riforme Rule of law
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PRINCIPALI NOVITÀ l’IVA (che diviene ammissibile per i progetti il cui costo totale è inferiore ai 5 milioni di euro e non ammissibile per tutti gli altri), i progetti generatori di entrate (per i quali non ci saranno più regole specifiche) i grandi progetti (per i quali non ci saranno più procedure di approvazione speciali, mentre i progetti cosiddetti “di importanza strategica” verranno seguiti dai Comitati di sorveglianza dei programmi)
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SEMPLIFICAZIONE L’infrastruttura legale– 7 Fondi, 1 Regolamento.
Un regolamento dimezzato come lunghezza Un manuale di 50 azioni per la semplificazione
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SEMPLIFICAZIONE – Rimborso all’ AdG (dalla Commissione Europea)
Cosa c’é di nuovo? Un rimborso sulla base di costi unitari, assi pre- stabiliti etc. Assistenza tecnica proporzionale all’implementazione, in forma di finanziamento non abbinato alle spese fatte Un finanziamento legato ai risultati e raggiungimento degli obiettivi Cosa faremo meno? Le nuove modalità di rimborso riducono il lavoro amministrativo, e le ricevute e fatture da presentare. Example layout with three columns
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SIMPLIFICAZIONE – Rimborso ai beneficiari (dall’ AdG)
Cosa c’é di nuovo? Un’ estensione dell’uso obbligatorio degli SCOs per operazioni fino a EUR di spesa totale Una rata fissa del 7% della spesa diretta ammissibile per coprire costi indiretti Un metodo già esistente (off-the-shelf) per calcolare i costi del personale Cosa non faremo più? Meno limitazioni abbinate agli appalti pubblici quando si applicano i simplified cost options (SCOs) Un metodo di calcolo con un tasso fisso specifico per stati membri (flat rate) per il rimborso di costi indiretti, (anche se i metodi del possono sempre essere utilizzati) La conservazione di fatture e pezze contabili per SCOs
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Ammissibilità Cosa c’é di nuovo? Cosa non faremo più?
Flessibilità in caso di disastri naturali Regole separate e chiare sulla durabilità e rilocazione Per operazioni di meno di 5 MLN EUR di costo totale costs, l’IVA è ammissibile. In tutti gli altri casi l’IVA è inammissibile. Cosa non faremo più? regole specifiche su operazioni che generano ricavi Valutazione e adozione di ‘grandi progetti’ sostituita da ‘operazioni di importanza strategica’ seguiti dal CdS. Obblighi specifici e dettagliati per i PPP
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Allocazione per Stato Membro
(miliardi, prezzi 2018) Variazione dal periodo (%) Intensità Del sostegno (EUR/pro capite) BG 8.9 8 178 15 RO 27.2 196 17 HR 8.8 -6 298 LV 4.3 -13 308 HU 17.9 -24 260 -22 EL 19.2 254 12 PL 64.4 -23 239 LT 5.6 278 -12 EE 2.9 317 PT 21.2 -7 292 -5 SK 11.8 310 CY 0.9 2 147 SI 3.1 -9 213 -11 CZ 17.8 242 -25 ES 34.0 5 105 3 MT 0.6 197 -28 IT 38.6 6 91 FR 16.0 34 FI 1.6 42 BE 2.4 31 SE 2.1 DE 15.7 -21 27 -20 DK 14 -3 AT 1.3 21 -4 NL 1.4 IE 1.1 33 -17 LU 0.1 16 -14 EU27 331 -9.9 106
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Continuiamo a concentrare sulle regioni più povere
Fondo di Coesione 13% 22% Regioni meno sviluppate 62% 53% Transizione 14% 10% Più sviluppate 11% 15% Totale 100% Quota CF + meno sviluppate 75% 74%
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Tempistica
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Grazie per la vostra attenzione!
MARTIN BUGELLI Programme Manager – EU policies European Commission Directorate-General for Regional and Urban Policy Italy and Malta Unit (REGIO G.4)
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