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LA PRESA DELLA BASTIGLIA

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Presentazione sul tema: "LA PRESA DELLA BASTIGLIA"— Transcript della presentazione:

1 LA PRESA DELLA BASTIGLIA
Il re cedette, riconobbe l'Assemblea nazionale ma, nello stesso tempo, diede l'ordine all'esercito di circondare Parigi. La reazione fu immediata: gente di ogni condizione sociale ‑ artigiani, operai, negozianti ‑ scese nelle strade e nelle piazze, invase le caserme per impadronirsi delle armi. Alcune truppe dell'esercito fraternizzarono con gli insorti. Il 14 luglio, a Parigi, fu attaccata e distrutta la Bastiglia, la prigione di Stato, simbolo di tutte le ingiustizie di un potere assoluto. .

2 Presa della Bastiglia Il re come reagisce di fronte alla formazione
dell’Assemblea Nazionale Costituente? Riconoscimento dell’Assemblea Mobilitazione regia dell’esercito 14 Luglio 1789 ASSALTO DELLA BASTIGLIA

3 Perché proprio la Bastiglia?
Perché, sebbene il luogo sia insignificante (erano rinchiusi solo 7 uomini), è centrale, data la sua natura di carcere politico simbolo dell’Ancien Régime

4 Il re quel giorno era stato a caccia e sul suo diario troviamo annotato:
“14 luglio: niente”.

5 GUARDIA NAZIONALE Quali furono le conseguenze del 14 luglio?
Formazione di un esercito di volontari GUARDIA NAZIONALE (comandante è l’aristocratico La Fayette, già generale durante la Rivoluzione americana [!], che auspica una monarchia costituzionale moderata)

6 LA GRANDE PAURA L’episodio fu conosciuto in tutta la Francia e provocò sommosse e rivolte in tutte le città del paese. Nelle campagne, i contadini ‑ esasperati dalla carestia e dalla miseria ‑ si mossero contro i castelli dei nobili, bruciando e devastando tutto ciò che per loro rappresentava oppressione e sfruttamento. Per i potenti di un tempo furono mesi di paure e violenze inaudite. Le lotte contadine e le sommosse nelle città nascevano dalla volontà di abolire tutti i pesanti obblighi feudali che ancora gravavano sui contadini e dal desiderio di conquistare una nuova libertà. Per questo, l'Assemblea nazionale proclamò, nell'agosto del 1789, abolito ogni diritto feudale: i contadini non avrebbero più dovuto versare ai nobili tutti i contributi di un tempo e avrebbero potuto acquistare le terre su cui vivevano.

7 LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO
Nonostante tutti i tentativi da parte del re e della nobiltà, la Rivoluzione non si poteva più fermare. Il 26 agosto 1789 l'Assemblea nazionale approvò LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO Si tratta di un documento fondamentale fino ai giorni nostri. Si ispira ai principi illuministi e alla Dichiarazione di Indipendenza americana. Vengono proclamati nuovi principi di eguaglianza e di libertà per tutti i francesi, senza più distinzione di Ordine, religione, di ricchezza o mestiere.

8 Articolo 1 Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti.
Articolo 2 Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali dell’uomo: la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all'oppressione.


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