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PubblicatoAgnello Genovese Modificato 6 anni fa
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AVVISO Il materiale riportato in queste diapositive è di esclusiva proprietà del Prof. Liborio Stuppia La pubblicazione delle diapositive su questo sito è intesa unicamente a scopo di consultazione da parte degli studenti dei corsi di Genetica Medica della Facoltà di Psicologia della Università “G. d’Annunzio” E’ proibita la riproduzione e la diffusione anche parziale del materiale contenuto in queste diapositive.
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Le malattie da espansione di triplette
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Malattie da espansioni di triplette: definizione
Patologie caratterizzate a livello molecolare da un aumento del numero di ripetizioni di specifiche triplette di DNA localizzate in geni specifici
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Il meccanismo di espansione delle triplette
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Mutazioni dinamiche Le ripetizioni trinucleotidiche sono instabili, con un progressivo aumento della possibilità di una loro espansione. Questa instabilità genetica viene definita col termine di mutazione dinamica.
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Anticipazione Fenomeno in cui il grado o la penetranza di una malattia aumenta ad ogni generazione successiva Legato al progressivo espandersi delle triplette nelle cellule germinali
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La sindrome di Martin Bell
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Sindrome di Martin Bell
Clinica: ritardo mentale, dismorfismi, macroorchidismo Incidenza:1/ maschi Gene: FMR1 (Fragile X Mental Retardation 1) Locus: Xq27.3 Meccanismo di mutazione: espansione della tripletta CGG oltre i 230 repeats, con metilazione del promotore (99%) delezioni o mutazioni puntiformi di FMR1 (1%)
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L’X Fragile
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Meccanismo della mutazione nella sindrome di Martin Bell
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Correlazione genotipo-fenotipo nella Sindrome di Martin Bell
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Trasmissione della Sindrome di Martin Bell
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La Sindrome di Martin Bell nell’infanzia
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Motivi di richiesta del test per l’X fragile
Ritardo mentale Difficoltà di apprendimento Ritardo di sviluppo psicomotorio Comportamenti simil-autistici Iperattività Familiarità per la malattia
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Distrofia Miotonica Trasmissione: Autosomica dominante
Clinica: miotonia, distrofia muscolare, cataratta, atrofia testicolare, difetti di conduzione cardiaca Incidenza: 1/8000 Locus: 19q13 Gene: DMPK Meccanismo di mutazione: espansione della tripletta CTG oltre i 37 repeats
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Correlazione genotipo-fenotipo
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Corea di Huntington Trasmissione: Autosomica dominante
Incidenza: 7: (popolazioni caucasiche) Clinica: Alterazioni motorie, cognitive e psichiatriche Insorgenza: anni Sopravvivenza: anni (morte in media a 55 anni)
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Alterazioni encefaliche nella Corea di Huntington
Degenerazione neuronale nella corteccia centrale, nel nucleo caudato e nel putamen Accumulo nei neuroni di materiale granulare e filamentoso (neuronal intranuclear inclusion, NII) Negli stadi terminali, perdita del 25% della massa encefalica
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Corea di Huntington: basi molecolari
Gene: IT15 (4p16) Proteina: Huntingtina (espressione ubiquitaria) Meccanismo di mutazione: Espansione della tripletta CAG nel primo esone da 36 a 121 repeats (v.n ). Numero di repeats correlato alla età di insorgenza ma non alla severità dei sintomi. Anticipazione legata alla trasmissione dell’allele paterno
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Il problema della consulenza nella Corea di Huntington
All’esordio della malattia, il paziente ha spesso già figli in età adulta Ogni figlio ha il 50% di possibilità di ereditare la malattia Ogni figlio conosce per esperienza il decorso della malattia La malattia non è curabile I test genetici possono indicare con certezza chi erediterà la malattia Gravi problemi psicologici
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Conclusioni Le malattie da espansione di triplette si discostano dalle malattie monogeniche classiche per la variabilità della mutazione e della gravità ed età di insorgenza della patologia Le problematiche legate alla consulenza si alcune di queste patologie richiedono un opportuno supporto psicologico per i pazienti e per le loro famiglie.
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