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ISTITUTO COMPRENSIVO Candela
Bullismo ISTITUTO COMPRENSIVO Candela 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
Introduzione Conoscere il fenomeno per conoscerlo, prevenirlo ed eventualmente combatterlo 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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DEFINIZIONE Un’oppressione, psicologica o fisica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona - o da un gruppo di persone – più potente nei confronti di un’altra persona percepita come più debole (Farrington, 1993) 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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FORME DI BULLISMO Diretto Indiretto 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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FORME DI BULLISMO DIRETTO fisico: Consiste nel picchiare, prendere a calci e a pugni, spingere, dare pizzicotti, graffiare, mordere, tirare i capelli, appropriarsi degli oggetti degli altri o rovinarli 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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FORME DI BULLISMO INDIRETTO psicologico: L’esclusione dal gruppo dei coetanei, l’isolamento, l’uso ripetuto di smorfie e gesti volgari, la diffusione di pettegolezzi e calunnie sul conto della vittima, il danneggiamento dei rapporti di amicizia. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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IL BULLISMO AL MASCHILE E AL FEMMINILE
è un fenomeno che riguarda sia i maschi che le femmine esso però si esprime in modi differenti nei due sessi. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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IL BULLISMO AL MASCHILE
I maschi mettono in atto prevalentemente prepotenze di tipo diretto: Aggressioni fisiche, ma anche verbali 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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IL BULLISMO AL FEMMINILE
Le femmine utilizzano in genere modalità indirette: Prevaricazioni rivolte prevalentemente verso altre femmine 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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I LUOGHI DEL BULLISMO I contesti in cui gli episodi di bullismo avvengono con maggior frequenza sono gli ambienti scolastici: aule, corridoi, cortile, bagni, luoghi isolati e poco controllati come gli spogliatoi delle palestre o dei laboratori. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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PREGIUDIZI E LUOGHI COMUNI PIU’ DIFFUSI
Il bullismo è in fondo una “ragazzata” Il bullismo fa parte della crescita, è una fase normale che serve a “rafforzarsi” Chi subisce le prepotenze dovrebbe imparare a difendersi 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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La situazione italiana Alla domanda se nella tua scuola si verificano minacce o atti di prepotenza continui da parte dei compagni? (da fanto Telefono Azzurro/Eurispes del 2002) Maschi Femmine Totale Sì ,2% ,0% ,5% No ,8% ,0% ,5% TOTALE % % % 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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La situazione italiana Alla domanda se ti è capitato di minacciare o picchiare qualcuno (da fonte Telefono Azzurro/Eurispes del 2002) Maschi Femmine Totale No, mai ,2% ,3% ,4% Sì, ho minacciato ,9% ,3% ,1% Sì, ho picchiato qualcuno ,8% ,4% ,5% Sì, ho fatto entrambe le cose 23,1% ,0% ,0% TOTALE % % % 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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I PROTAGONISTI BULLI: che mettono in atto le prevaricazioni VITTIME:che subiscono le prepotenze SPETTATORI: che non prendono parte attivamente alle prepotenze, ma vi assistono 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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I TIPI DI BULLI Il bullo dominante: Soggetto più forte della vittima; Con forte bisogno di autoaffermazione che prova soddisfazione nell’umiliare gli altri; Impulsivo e irascibile; Ha difficoltà nel rispettare le regole; Assume comportamenti aggressivi non solo verso i coetanei, ma nei confronti dei genitori e insegnanti; Approva la violenza come mezzo per ottenere vantaggi; Mostra scarsa empatia cioè capacità di mettersi nei panni degli altri; Ha scarsa consapevolezza delle conseguenze delle prepotenze commesse; Il suo rendimento scolastico tende a peggiorare Il bullo gregario Aiuta e sostiene il bullo dominante Spesso è un soggetto ansioso e insicuro; Ha un rendimento scolastico basso; Gode di scarsa popolarità all’interno del gruppo dei coetanei; Crede che la partecipazione alle azioni bullistiche gli dia la possibilità di affermarsi; Non prende l’iniziativa di dare il via alle prepotenze. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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La vittima passiva/sottomessa
È un soggetto debole; È an20sioso e insicuro; È sensibile, prudente, tranquillo, fragile, timoroso; È incapace di comportamenti assertivi; Ha una bassa autostima; Spesso è solo, escluso dal gruppo dei coetanei; Ha bisogno di protezione; Se attaccato è incapace di difendersi; Nega l’esistenza del problema; Non parla con nessuno delle prepotenze subite perché si vergogna, per timore di “fare la spia” e per paura che le prepotenze diventino ancora più gravi. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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La vittima provocatrice
È generalmente un maschio; È irrequieto, iperattivo, impulsivo; Ha problemi di concentrazione; Assume comportamenti e abitudini che causano tensione e irritazione nei compagni; È ansioso ed insicuro; Ha una bassa autostima; È preoccupato per la propria incolumità fisica. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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Gli “spettatori” Sostenitore del bullo Difensore della vittima /soprattutto femmine) Maggioranza silenziosa: esterno, indifferente, outsider Agisce in modo da rinforzare il comportamento del bullo (per es.incitandolo, ridendo o anche solo rimanendo a guardare); Prende le parti della vittima difendendola, consolandola o cercando di interrompere le prepotenze; Davanti alle prepotenze non fa nulla e cerca di rimanere al di fuori della situazione 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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Le strategie che gli “spettatori” possono utilizzare per fermare le prepotenze possono essere più o meno dirette STRATEGIE DIRETTE: Richiedere l’aiuto di un adulto; Esprimere apertamente a livello verbale la disapprovazione per i comportamenti prevaricatori (per es. dicendo esplicitamente al bullo di smetterla); Cercare di aiutare la vittima a sottrarsi alla situazione; Sollecitare i compagni a non appoggiare i bulli. STRATEGIE PASSIVE: Rifiutare di prendere parte alla situazione; Esprimere a livello non verbale il rifiuto di prendere parte alle prepotenze; Aprire il proprio gruppo alla vittima. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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CONSEGUENZE PER I BULLI
A BREVE TERMINE: Basso rendimento scolastico; Disturbi della condotta per incapacità di rispettare le regole; Difficoltà relazionali. A LUNGO TERMINE Ripetute bocciature e abbandono scolastico; Comportamenti devianti e antisociali: crimini,furti,atti di vandalismo, abuso di sostanze; Violenza in famiglia e aggressività sul lavoro. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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CONSEGUENZE PER LE VITTIME
A BREVE TERMINE: Sintomi fisici:mal di pancia,mal di stomaco,mal di testa (soprattutto alla mattina prima di andare a scuola); Sintomi psicologici: disturbi del sonno, incubi, attacchi d’ansia; Problemi di concentrazione e di apprendimento, calo del rendimento scolastico; Riluttanza nell’andare a scuola, disinvestimento nelle attività scolastiche; Svalutazione della propria identità, scarsa autostima. A LUNGO TERMINE Psicopatologie: - depressione; - comportamenti autodistruttivi e autolesivi; Abbandono scolastico; A livello personale: -insicurezza,ansia,bassa autostima,problemi nell’adattamento socio-affettivo; A livello sociale: -ritiro, solitudine, relazioni povere. 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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Alcuni suggerimenti Prendere consapevolezza del problema “BULLISMO” Non minimizzare il problema Favorire il dialogo Non arroccarsi su posizioni estreme nei confronti del proprio figlio Valorizzare il dialogo scuola-famiglia Prestare attenzione al vissuto emotivo del proprio figlio Invitare il proprio figlio a chiedere aiuto Trovare una soluzione al problema insieme al proprio figlio Confrontarsi con altri genitori Potenziare l’autostima del proprio figlio Lavorare verso l’autostima del proprio figlio Aiutare il proprio figlio a prendere consapevolezza dei suoi atteggiamenti Favorire momenti di socializzazione positiva Far intraprendere ai bambini attività extrascolastiche Ridurre il senso di colpa Rivolgersi ad esperti 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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GRAZIE arrivederci 28/12/2018 dr.Potito CAUTILLO, psicologo-psicoterapeuta
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