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PubblicatoTommasa Manca Modificato 6 anni fa
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La copertura del rischio tipico (o nesso tra colpa ed evento)
Un primo esempio: Tizio passa con il semaforo rosso e duecento metri dopo l’incrocio investe un ciclista improvvisamente entrato sulla carreggiata da un viottolo laterale.
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(Segue) il nesso tra colpa ed evento. Un altro esempio
Tizio, amministratore unico e gestore della Società Funivie Monte Bianco Srl, dopo una settimana di forti e continue nevicate, decide di aprire gli impianti sciistici per il fine settimana, nonostante l’acuto di rischio di valanghe per sovraccarico da neve segnalato dai servizi di monitoraggio nivometeorologici. Nella mattinata di domenica, si distacca un ‘seracco’ (una grossa massa di neve e ghiaccio) da un ghiacciaio che si trova proprio a monte degli impianti, che innesca una valanga che si abbatte sulle piste di sci e travolge dodici sciatori causandone la morte. Nel corso degli accertamenti peritali condotti durante il procedimento si accerta che la valanga è stata effettivamente causata dal crollo improvviso di questa seraccata, che il distacco è stato causato da un improvviso e eccezionale aumento della temperatura che si è verificato nella stessa giornata di domenica e che le peculiari condizioni nivometeorologiche del momento non hanno inciso sulla formazione e evoluzione di questa valanga effettivamente verificatasi. Tizio è responsabile di omicidio colposo plurimo, reato previsto e punito dall’art. 589, 4° comma del codice penale?
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Un altro caso. Tizio, direttore dello stabilimento Alfa dal 1965 al 1971 non rispettò le regole di sicurezza sul lavoro prescritte al tempo. (uso di mascherine e aerazione dei locali). Vi è la prova al di là di ogni ragionevole dubbio che a causa del lavoro in quello stabilimento 127 lavoratori si sono ammalati, con esito letale, di mesotelioma della pleura per inalazione delle polveri di amianto. Tuttavia gli accertamenti peritali non riescono a dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che quel mesotelioma è stato cagionato o aggravato dall’inalazione delle fibre di amianto che avrebbero dovuto essere filtrate dalle mascherine dell’epoca. Si ritiene infatti: 1. Che le fibre più altamente pericolose (o comunque parimenti pericolose) siano le microfibre. 2. che l’inalazione di queste microfibre non sarebbe comunque stata impedita dall’osservanza delle cautele imposte (e disattese) al tempo dei fatti. 3. Che non è possibile escludere BARD che il mesotelioma sia dose-grilletto e che la malattia possa essere insorta anche a causa dell’inalazione di una sola microfibra. Cosa ne sarà di Caio. Direttoree dello stabilimento dal 1971 al 1976 che per ipotesi ha omesso anche lui di adottare le prescritte ( ben più stringenti) cautele?
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Tizio e Caia sono sposati da trentacinque anni
Tizio e Caia sono sposati da trentacinque anni. Nel corso del matrimonio Tizio ha sempre costretto Caia a vivere in una condizione di vera e propria segregazione e a subire sopraffazioni e maltrattamenti continui: sradicata dal proprio paese d'origine, costretta a non uscire più di casa, a non avere contatti personali o telefonici con nessuno, Caia viene abitualmente minacciata, umiliata, insultata e malmenata. Per effetto di una denuncia che era stata presentata da Caia, Tizio trascorre un periodo in carcere. Quando Tizio fa ritorno a casa i maltrattamenti e le aggressioni nei confronti della moglie riprendono con sistematicità e con ancora maggiore violenza. Una sera Tizio aggredisce per l'ennesima volta Caia a causa di una non meglio precisata comunicazione che aveva ricevuto dall'autorità giudiziaria: ritenendola responsabile del fatto, Tizio minaccia Caia rivolgendole la frase “se devo tornare in carcere piuttosto ti ammazzo”. Quella stessa sera la donna, prima di andare a letto, ingerisce un'intera confezione di X, un farmaco betabloccante usato dal marito per problemi cardiaci. Nella notte Caia si sente male. Tizio tempestivamente chiama i soccorsi, ma Caia decede poco dopo. Nel corso delle indagini emergono i seguenti elementi: Caia non soffriva di disturbi della personalità né di depressione clinicamente accertata; Caia nutriva una profonda fede religiosa ed era cattolica osservante. Tizio è imputato per l’ipotesi aggravata di maltrattamenti contemplata dal comma 2 dell’art. 572 c.p. Il candidato esprima motivato parere sulla penale responsabilità di Tizio per il delitto di maltrattamenti aggravato dall’evento morte della vittima maltrattata (art. 572, comma 2 c.p.).
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