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PubblicatoFranca Baldi Modificato 6 anni fa
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Immagini usate per la grafica: da internet non a scopo di lucro
Con questa pps, rinnovo il mio disprezzo per chi abbandona o sevizia gli animali. Vergognatevi… Immagini usate per la grafica: da internet non a scopo di lucro
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Quel maglioncino caldo
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Poi non ce l’ho fatta più e mentre mi lasciavo lusingare dall’oblio,
ho sentito la tua voce: forza “belvaccia” un ultimo sforzo, sono qui… c’era la nebbia ed ero ormai, solo un pugno di pelo fradicio e paralizzato dal terrore. Gli ultimi flebili guaiti, con la speranza che la mia mamma mi sentisse e venisse ad aiutarmi... Ti sei tolta il maglioncino e mi hai avvolto, era morbido, caldo, profumato e stretto tra le tue braccia, pensavo di essere già in paradiso! Avevo paura dell’acqua. Non ho mai dimenticato quel fossato grande e freddo dove mi avevano scaraventato,
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maledire chi mi aveva scagliato in quell’acqua gelida Non maledirlo,
Ho sentito la tua voce maledire chi mi aveva scagliato in quell’acqua gelida Non maledirlo, è solo un misero che non merita nulla, nemmeno il tuo disprezzo... Se non ha avuto un briciolo di cuore per un cucciolo indifeso che aveva l’unica colpa di essere nato, immagina cosa prova per chi gli vive accanto… non farlo più ti prego, pensa solo alla realtà infelice di quella persona…
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Penso a quelle bottiglie accartocciate con le crocchette dentro,
che lanciavi lontano: quante corse per riportartele, certo che le avresti svuotate per me! Non mi importavano gli abiti lussuosi o quei pantaloni logori, io ti amavo così com’eri! A volte penso a quell’angolo di giardino dove ti sedevi, ti lambivo le mani quando eri malinconica e saltavo sulle tue ginocchia quando sorridevi. Penso ai nostri giochi…
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Sono passati gli anni, sono diventato vecchierello,
quanta fatica per camminare! Non capivo il senso del discorso, mi bastava esserti accanto. Ero felice, non chiedevo di più. Mi accucciavo ai tuoi piedi e ti ascoltavo parlare a voce alta. Ma c’era la tua tenerezza e quelle carezze mi appagavano di ogni sforzo.
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Ho sofferto anch’io sai? Poi, anche per me è arrivato il momento…
Avevi gli occhi tristi quando lasciai il tuo mondo non sopportavo divederti così: quelle lacrime che scendevano piano, mi graffiavano il cuore. Dopo tanti anni di fedeltà assoluta, di coccole, di gioia al solo vederti, non avrei voluto lasciarti…
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aspettano “quel maglione caldo”, dietro le sbarre di un canile?
sai quanti sfortunati aspettano “quel maglione caldo”, dietro le sbarre di un canile? Ti chiedo solo di non continuare a rimpiangermi… Non hanno un certificato genealogico ma hanno il pedigree del cuore!
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o meglio lasciati scegliere, stringine uno tra le braccia
Vai, scegli, o meglio lasciati scegliere, stringine uno tra le braccia come hai fatto con me e sistemalo nella mia cuccia, ti amerà come ti ho amato io scorderà ogni cattiveria e perdonerete ogni grettezza …
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E stai serena, perché qui tutto è diverso!
Un’eterna primavera con tanti amici che corrono in un immenso giardino fiorito, mi sento ancora cuccioletto, non ho più dolori e non ci sono mani brutali o fossati gelidi, Anche se devo ammettere … Sono felice ora ed è la vita che avrei voluto anche per te, perché sai… Qualche volta … Un poco mi manchi … Non ci sono infami in paradiso! Testo e grafica @author rights reserved Sonoro: Ernesto Cortazar Secret of my heart
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