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IL PRIMO VIAGGIO MISSIONERIO DI PAOLO
LEZIONE 7 DELLA SCUOLA DEL SABATO IL PRIMO VIAGGIO MISSIONERIO DI PAOLO SABATO 18 AGOSTO 2018 3° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1
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Iconio. Atti 14:1-7. Lavorare per Israele. Listra e Derbe. Atti 14:8-20. Lavorare tra i gentili. Antiochia. Atti 13:1-3. Preparazione per il viaggio. Antiochia di Pisidia. Atti 13:13-52. La predicazione di Paolo. Reazioni dei giudei e gentili. Ritorno ad Antiochia. Atti 14:21-28. Consolidare le chiese. Salamina e Pafo. Atti 13:4-12. Elima e Sergio, opposizione e conversione. Nel cronogramma divino, era giunto il momento in cui Saulo doveva viaggiare per il mondo annunciando il Vangelo, edificando nuove chiese in tutto il vasto impero romano.
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PREPARAZIONE PER IL VIAGGIO
Atti 13:1-3 PREPARAZIONE PER IL VIAGGIO “Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». (Atti 13:2) Benché Gesù gli avesse già comunicato la sua intenzione di mandarlo a predicare ai gentili (Atti 22:21), Paolo aspettò che lo Spirito Santo gli indicasse con chiarezza il momento di iniziare quest’opera. Dopo un periodo di preghiera e digiuno, lo Spirito Santo indicò alla chiesa di Antiochia che inviasse la prima formazione missionaria: Barnaba e Paolo. Attraverso l’imposizione delle mani, gli concessero questa autorità per questa missione. Sebbene, inizialmente, fosse Barnaba a capo della squadra, presto fu Saulo (chiamato Paolo in Atti 13: 9) a guidare la spedizione missionaria.
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OPPOSIZIONE E CONVERSIONE
Atti 13:4-12 OPPOSIZIONE E CONVERSIONE “Allora il proconsole, visto ciò che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore.” (Atti 13:12) Sotto la guida dello Spirito Santo, Paolo, Barnaba e Giovanni Marco scesero fino a Seleucia e da lì si imbarcarono su una nave per andare all’isola di Cipro. Questo luogo era ben conosciuto da Barnaba (nativo di Cipro). Inoltre fu uno dei primi luoghi in cui arrivarono i primi cristiani. Furono gli uomini di Cipro i primi che parlarono ai gentili in Antiochia (Atti 11:19-20). Qui incontrarono un’aperta opposizione da parte di un mago giudeo chiamato Elima. Quando il proconsole Sergio Paolo vide che Elima era cieco di fronte a Paolo, accettò senza riserve il Vangelo (al quale era già profondamente interessato).
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LA PREDICAZIONE DI PAOLO
Atti 13:13-52 LA PREDICAZIONE DI PAOLO “noi vi annunziamo la buona novella della promessa fatta ai padri” (Atti 13:32) Lasciando Cipro arrivarono a Perge, e poi ad Antiochia di Pisidia (nell’attuale Turchia). In Perge, Giovanni Marco decise di abbandonare il gruppo, intimorito dalle difficoltà del viaggio. Il primo sabato trascorso in Antiochia, furono invitati a predicare nella sinagoga della città. Paolo evidenziò tre punti essenziali: Ricordò la guida di Dio dall’uscita dell’Egitto fino a Davide. (v ) Presentò Gesù come il compimento delle promesse messianiche. (v ) Invitò ad accettare la salvezza offerta da Gesù. (v )
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LE REAZIONI DEI GIUDEI E GENTILI
“Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose.” (Atti 13:42) Tra quelli che ascoltarono il messaggio di Paolo nella sinagoga, vi erano gentili che non avevano accettato completamente il giudaismo (talvolta frenati dall’obbligo di essere circoncisi). Queste persone parlarono della buona novella a famigliari e amici. In questo modo, il sabato seguente “quasi tutta la città si unì” per ascoltare Paolo. Davanti all’accoglimento dell’Evangelo da parte dei gentili, i giudei diventarono gelosi e riuscirono a mandare via Paolo e Barnaba dalla città.
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Atti 14:1-7 LAVORARE PER ISRAELE “Or la popolazione della città fu divisa: gli uni parteggiavano per i Giudei e gli altri per gli apostoli” (Atti 14:4) Arrivati a Iconio, gli apostoli continuarono a seguire lo stesso programma usato in Antiochia: predicare prima ai giudei. Come risultato, “molti ebrei e greci credettero”. Ma, i giudei che non credettero, cominciarono a creare problemi. Paolo e Barnaba dovettero fuggire dalla città per evitare il linciaggio! Benché la maggior parte dei giudei rifiutarono sistematicamente l’Evangelo, Paolo non perse mai la speranza di vedere che molti giudei avrebbero accettato Gesù. (Romani 9-11)
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Atti 14:8-20 LAVORARE TRA I GENTILI «Quando la folla vide ciò che Paolo aveva fatto, alzò la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli dèi sono discesi fino a noi, in forma umana». E chiamavano Barnaba Giove, Paolo Mercurio, perché era lui che parlava di più.» (Atti 14:11-12) Il viaggio continuò verso la regione di Listra e Derbe. In Listra, Paolo vide uno zoppo che aveva fede sufficiente per essere guarito. Vedendo il miracolo, i licaonici scambiarono Paolo e Barnaba per dei che avevano preso forma umana. Quando gli apostoli si resero conto di quello che stava succedendo, a fatica riuscirono ad evitare che gli si offrissero dei sacrifici. I giudei provenienti da Antiochia e Iconio approfittarono della situazione per mettere i gentili contro gli apostoli. Paolo fu lapidato, ma, miracolosamente ne uscì vivo.
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Atti 14:21-28 CONSOLIDARE LE CHIESE “E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia” (Atti 14:21) Terminato il loro viaggio, ritornarono indietro verso il luogo di origine. Perché non tornarono direttamente in Antiochia? Desideravano consolidare le chiese che recentemente avevano create, incoraggiando e fortificando i nuovi convertiti. Li avvisarono delle difficoltà imminenti. Constituirono anziani. Pregarono e digiunarono con loro. Li affidarono al Signore. Ritornati ad Antiochia, raccontarono del loro viaggio ai credenti. Questa fu un’occasione di grande gioia per l’intera chiesa.
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“Paolo non dimenticò le chiese che aveva istituito
“Paolo non dimenticò le chiese che aveva istituito. Dopo aver fatto un viaggio missionario, lui e Barnaba ritornarono sui loro passi e visitarono le chiese che avevano fondato, scegliendo tra i membri degli uomini che potessero essere preparati per la predicazione dell’Evangelo. […] Parte del lavoro dell'apostolo fu quello di educare dei giovani per l'ufficio al ministero. […] Gli operai di esperienza oggi fanno un nobile lavoro quando invece di sovraccaricarsi di responsabilità preparano giovani operai e danno loro degli incarichi” E.G.W. (Gli uomini che vinsero un impero - pag. 116)
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