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Filippo Viola - CSA di Venezia

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Presentazione sul tema: "Filippo Viola - CSA di Venezia"— Transcript della presentazione:

1 Filippo Viola - CSA di Venezia
IL TUTOR SCOLASTICO in contesti di alternanza scuola/lavoro Filippo Viola CSA - Venezia Filippo Viola - CSA di Venezia

2 Filippo Viola - CSA di Venezia
SOMMARIO Il tutor nel quadro normativo italiano Nuove figure di docente in riferimento all’emergere di nuove teorie dell’apprendimento e di nuove pratiche didattiche Nuove prospettive teoriche e progettuali della didattica e problemi di valutazione Alternanza scuola/lavoro come modello di articolazione della didattica Comunità di pratiche e apprendimento nei contesti lavorativi in una prospettiva etnografica Contesti di lavoro e modelli di gestione del “noviziato” Filippo Viola - CSA di Venezia

3 Filippo Viola - CSA di Venezia
SOMMARIO La specificità del tutor scolastico nei contesti di alternanza scuola lavoro Interazione tra tutor scolastico e studente in alternanza Interazione tra tutor scolastico e tutor aziendale Interazione tra tutor scolastico, consiglio di classe e istituzione scolastica Funzione organizzativa e progettuale del tutor scolastico Conclusioni Filippo Viola - CSA di Venezia

4 Filippo Viola - CSA di Venezia
Normativa Istituzione dell’Anno di Formazione CM. 311 (su Anno di Formazione) Legge 19 novembre 1990, n. 341 “Riforma universitaria” art. 13 O.M. n° 455 del 1997: istituisce i C.T.P. EDA docente TUTOR D.M. 26 maggio 1998 Corsi di laurea in scienze della formazione primaria e SSIS (supervisore di tirocinio e tutor d’aula) CCNI 31/8/1999, comma 3 FUNZIONI OBIETTIVO (area 2 e area 3) L funzione tutoriale A/S 2005 Filippo Viola - CSA di Venezia

5 Articolazioni della funzione docente
CRISI DEI SISTEMI DI ISTRUZIONE Filippo Viola - CSA di Venezia

6 Crisi sistemi di Istruzione
GARDNER OSSERVA Intuitive learner Scholastic learner Skilled person Filippo Viola - CSA di Venezia

7 Crisi sistemi di Istruzione
L. Resnick, in un famoso lavoro in cui analizza come si impara dentro la scuola e fuori dalla scuola osserva: le attività scolastiche sono sostanzialmente individuali; le attività scolastiche sono prevalentemente svolte senza utilizzare strumenti; le attività scolastiche sono prevalentemente simboliche e staccate da qualsiasi contesto in grado di dar loro significato, le attività scolastiche privilegiano (premiano n.d.r.) l’apprendimento di capacità individuali Filippo Viola - CSA di Venezia

8 Crisi sistemi di Istruzione
mentre fuori dalla scuola: le attività esterne alla scuola sono di frequente socialmente condivise; le attività svolte fuori della scuola implicano sovente la manipolazione di oggetti e la capacità di usare strumenti; le attività esterne sono strettamente connesse a oggetti, strumenti risultati; mentre le attività esterne alla scuola valutano oggetti, eventi risultati (prodotti). Filippo Viola - CSA di Venezia

9 Crisi sistemi di Istruzione
Risposte Didattica laboratoriale (area di progetto) Tecnologia Educativa Simulazione Filippo Viola - CSA di Venezia

10 Crisi sistemi di Istruzione – Setting tradizionale
Filippo Viola - CSA di Venezia

11 Crisi sistemi di Istruzione – Setting laboratoriale
Filippo Viola - CSA di Venezia

12 Crisi sistemi di Istruzione – Setting simulazione
Filippo Viola - CSA di Venezia

13 Contesto lavorativo (è anche contesto relazionale!)
Filippo Viola - CSA di Venezia

14 Filippo Viola - CSA di Venezia
Sogni! Filippo Viola - CSA di Venezia

15 Crisi sistemi di Istruzione – Setting programmazione
Al setting tradizionale corrisponde un approccio “scientifico- razionale” all’organizzazione didattica governata dal docente disciplinare: strutturazione sequenziale valutazione individuale e “oggettiva” degli apprendimenti basata su test Tentativo di sviluppo di una “teoria dell’istruzione” (definire obiettivi; valutare le conoscenze in ingresso; scomporre analiticamente l’obiettivo in sotto-obiettivi elementari; fornire feed-back orientativo durante il processo) In questa tradizione si sono inserite anche le tecnologie (istruzione programmata) Filippo Viola - CSA di Venezia

16 Crisi sistemi di Istruzione – Costruttivismo
Crisi del razionalismo scientifico e “liberazione” delle scienze dell’uomo dalle scienze cosiddette “dure” Nascita di nuove alleanze: biologia/scienze sociali/ tecnologie dell’informazione In ambito psico/pedagogico si delinea l’approccio costruttivista Filippo Viola - CSA di Venezia

17 Filippo Viola - CSA di Venezia
Costruttivismo I concetti principali che caratterizzano l'attuale costruttivismo possono essere ricondotti a tre; la conoscenza è prodotto di una costruzione attiva del soggetto, ha carattere “situato”, ancorato nel contesto concreto, si svolge attraverso particolari forme di collaborazione e negoziazione sociale. In primo piano viene posta la “costruzione del significato” sottolineando il carattere attivo, polisemico, non predeterminabile di tale attività Filippo Viola - CSA di Venezia

18 Filippo Viola - CSA di Venezia
Costruttivismo i modelli didattici di impronta costruttivistica: mettono in risalto l’ “ambiente di apprendimento” considerano un ambiente di apprendimento come un luogo virtuale d'incontro vedono il processo didattico come non lineare bensì "emergente" e "ricorsivo"; pongono forte enfasi sul discente, sulla autodeterminazione del percorso e degli stessi obiettivi; danno forte risalto alla molteplicità delle piste percorribili ed alla varietà prospettica con cui si può vedere la conoscenza; sottolineano l’importanza della conversazione e si avvalgono sensibilmente di tecnologie, come amplificatori della comunicazione e cooperazione interpersonale. Filippo Viola - CSA di Venezia

19 Alternanza scuola lavoro
Incontro tra offerta e domanda di istruzione/formazione Orientamento Il contesto di lavoro come ambiente di apprendimento (prospettiva costruttivista) Filippo Viola - CSA di Venezia

20 Filippo Viola - CSA di Venezia
Comunità di pratiche Le "comunità di pratiche" sono le organizzazioni spontanee che si costituiscono nei contesti lavorativi a supporto di processi collettivi di condivisione e di trasmissione delle conoscenze Sono veicolo di quei saperi praticabili o osservabili in azione, ma difficilmente "insegnabili". Si studiano tramite l‘”osservazione partecipante" caratteristica dell'approccio etnografico. L'apprendimento delle pratiche è un apprendimento "situato", fortemente ancorato al contesto fisico e strumentale e al linguaggio che in esso si sviluppa. Filippo Viola - CSA di Venezia

21 Filippo Viola - CSA di Venezia
Noviziato Un principiante attraverso la “partecipazione periferica legittimata” può imparare in una molteplicità di modi: guardando gli altri in azione ricevendo informazioni linguisticamente mediate (racconti, osservazioni) ascoltando e partecipando a “conversazioni sulle pratiche” e -in situazioni protette, ma via via sempre più libere - agendo. Filippo Viola - CSA di Venezia

22 Ruolo del tutor scolastico
In una prospettiva costruttivista il tutor di scuola diventa mediatore linguistico e culturale tra tre attori: Studente Tutor aziendale Organizzazione scolastica Filippo Viola - CSA di Venezia

23 In relazione allo studente
Prepara lo studente alla particolare condizione di novizio in azienda Predispone un progetto che definisce il contesto d’apprendimento, il percorso e i compiti dei diversi attori Stabilisce il patto formativo e l’”impalcatura” di regole Valuta le condizioni di traduzione delle conoscenze e abilità scolastiche in competenze Predispone lo scaffolding emotivo Valuta pur consapevole delle difficoltà l’emergere di competenze in uscita dal percorso di alternanza Filippo Viola - CSA di Venezia

24 In relazione al tutor aziendale
Negozia lo stile di interazione con lo studente definendo le condizioni operative di attuazione della relazione di apprendistato basata sulla “partecipazione periferica legittimata” e quindi su una gestione positiva degli errori attraverso il: modelling (l'apprendista osserva ed imita il maestro che dimostra come fare); coaching (il maestro assiste continuamente secondo le necessità: dirige l'attenzione su un aspetto, dà risposte, agevola il lavoro); scaffolding (il maestro organizza il contesto perché il lavoro possa proseguire in situazione a basso rischio); fading (il maestro gestisce la transizione da una posizione più periferica a una più centrale, elimina gradualmente il supporto, in modo da dare a chi apprende uno spazio progressivamente maggiore di responsabilità). Filippo Viola - CSA di Venezia

25 In relazione all’organizzazione scolastica
Negozia il progetto attuativo con il consiglio di classe Descrive la relazione di apprendistato concordata col tutor d’azienda Predispone il rientro in classe, prevedendo le modalità di autovalutazione dello studente Informa il consiglio sulla complessità dell’esperienza di apprendimento in un contesto lavorativo anche ai fini della valutazione Filippo Viola - CSA di Venezia

26 Funzione organizzativa e progettuale
Conduce il lavoro preliminare di contatto con le aziende Realizza il progetto con attenzione particolare attenzione a descrivere il contesto d’apprendimento nei suoi aspetti fisico, strumentale, socio-relazionale Documenta l’attività Filippo Viola - CSA di Venezia

27 Filippo Viola - CSA di Venezia
Conclusioni Prova a interfacciare due mondi anche se sa che per mille ragioni questo non è assolutamente facile a farsi! Filippo Viola - CSA di Venezia

28 Filippo Viola - CSA di Venezia
;-) Filippo Viola - CSA di Venezia


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