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PubblicatoVirginio Ottavio Silvestri Modificato 6 anni fa
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GESTIONE DELLE VACCINAZIONI NELL’AMBULATORIO DEL MMG
Dott.ssa Carmela Vita “ Con l’eccezione dell’acqua potabile, nessun altro strumento ha avuto maggiore effetto dei vaccini sulla riduzione di mortalità nelle popolazione” Platkin, 1994 I vaccini rimangono a oggi tra gli interventi preventivi più efficaci per chi si occupa di Sanità Pubblica e costituiscono uno strumento fondamentale di promozione della salute. Nel nostro paese esiste una consolidata e positiva tradizione di raccomandazione ed obbligo di copertura vaccinale, che ha collocato l’Italia in una posizione di avanguardia rispetto ad altri paesi del mondo occidentale. Basti pensare ai casi della poliomielite (in obbligo dal 1966 con la Legge 4 Febbraio n.51) e della difterite (in obbligo dal 1939 con la Legge 6 Giugno n.891), eradicati in Italia ben prima di altri paesi. Il coraggioso esempio di strategia vaccinale nei confronti delle epatite B (in obbligo dal 1991 con la Legge 27 Maggio n.165) che ha consentito di abbattere dell’80% dell’incidenza nei gruppi di età destinatari delle vaccinazioni. Per proseguire con un altro esempio di strategia vaccinale che più da vicino riguarda i medici di medicina generale ,la campagna di vaccinazione antinfluenzale.
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•Sviluppare un’anagrafe vaccinale dei propri assistiti
Il medico di medicina generale (MMG) occupa una posizione strategica sia perché collocato ai vertici della fiducia del cittadino/paziente sia per le conoscenze che possiede della storia clinica e personale dei propri assistiti. Il counselling vaccinale risulta per tanto, insieme all’esecuzione materiale dell’atto vaccinale tra i principali compiti dell’MMG in questo ambito. La tabella che segue illustra alcuni punti che il medico deve prendere in considerazione per offrire un counselling vaccinale nel proprio ambulatorio: •Promuovere il counselling vaccinale nei confronti dei candidati alle vaccinazioni •Somministrare il vaccino antinfluenzale e, nel corso della medesima campagna, valutare le idonee co- somministrazioni di altri vaccini indicati •Sviluppare all’interno del proprio software di gestione dell’anagrafe dei pazienti un sistema di reminder e recall atto a una facile identificazione e richiamo della popolazione selezionata •Sviluppare un’anagrafe vaccinale dei propri assistiti •Segnalare nei modi previsti le reazioni avverse da vaccino •Educare il paziente sulla salute relativa ai viaggi internazionali, valutando caso per caso il rischio di esposizione alle malattie •Assicurare ai servizi vaccinali attività di consulenza pre-vaccinale per valutare casi problematici. Tenendo conto del seguente schema vaccinale che è stato stilato sulla situazione epidemiologica del nostro paese (Italia)
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Schedula vaccinale riassuntiva per l’adulto per vaccino suddiviso per gruppi di età
19-49 anni 50-64 anni Più di 65 anni Tetano-Difterite (Td) 1 dose booster ogni 10 anni Morbillo-Parotite-Rosolia 1 dose Varicella 2 dosi (4-8 settimane ) I vaccini sotto la linea tratteggiata sono per gruppi specifici Influenza 1 dose annuale Pneumococco (polisaccaridico) 1 dose (eventualmente ripetibile dopo 5 anni) Epatite A 2 dosi (0,6-12oppure 0,6-18 mesi ) Epatite B 3 dosi (0,1-2,4-6 mesi )
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VACCINAZIONE ANTI -HPV
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Per una medicina sempre più di iniziativa
Grazie
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