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PubblicatoSerafina Romeo Modificato 5 anni fa
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Fin dalla antichità l’uomo ha osservato il cielo, in cerca di risposte e credendo che i corpi celesti potessero influenzare il proprio destino
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Aristotele: grande filosofo naturalista greco
( a.c) “Il cosmo è un insieme finito di sfere in rotazione collocate una dentro l’altra, tutti gli astri sono inseriti in queste sfere e tutti insieme formano un sistema meccanico, al centro del quale vi è la terra. Il cerchio e la sfera sono le figure dominanti in quanto rappresentano la perfezione”
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Tolomeo (90 – 168 d.c) Più influente astronomo dell’antichità autore di un’opera immensa: Almagesto Il sistema tolemaico è complesso ed estremamente esatto,si avvale di artifici matematici per giustificare ciò che l’osservazione pone in discussione Spiegazione del movimento retrogrado dei pianeti mediante l’epiciclo e il deferente (verso est)
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LA RIVOLUZIONE e il coraggio delle idee
Il sistema tolemaico grazie al suo potere di predizione e alla sua capacità di salvare le apparenze mediante gli artifici necessari, venne sostenuto e apprezzato fino al Rinascimento Prima del Rinascimento, lo studioso della natura era il filosofo naturale, un erudito che non aveva bisogno della matematica per cercare di stabilire una conoscenza del mondo, ma che doveva solo dotarsi dell’apparato concettuale aristotelico di tipo deduttivo e qualitativo… poco idoneo alla fisica Nel Rinascimento (XIV - XVI secolo) sorse un grande interesse per ciò che accadeva fuori dalle aule, ad esempio nei laboratori artigianali; la scoperta di materiali mai usati prima e lo studio di nuovi fenomeni osservati dagli artigiani finì per convincere gli intellettuali che era necessario mettere in discussione la visione aristotelica della Natura. Renè Descartes ( ) rivendica la libertà di pensiero e la necessità di prescindere dall’autorità per riuscire a raggiungere la verità ferma certezza della matematizzazione della realtà Francis Bacon ( ) rimprovera ai seguaci di Aristotele di aver dimenticato l’importanza del contatto con la realtà l’importanza dell’esperienza…. Galileo Galilei ( ) sfida alla autorità tramite la capacità di osservare e sperimentare nasce il METODO SCIENTIFICO
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Copernico (1473 – 1543) Il sistema tolemaico era troppo complicato e non rispecchiava la visione armonica del cosmo dei filosofi greci Vuole offrire un sistema più semplice e coerente con la tradizione classica “In mezzo a tutto si trova la posizione del Sole. Chi metterebbe quindi questa lampada in un altro luogo migliore rispetto a quello più bello dei templi, dal quale può illuminare allo stesso tempo?” De revolutionibus orbium coelestium 1542 Con il Sole al centro, la Terra deve necessariamente muoversi: movimento di rotazione movimento di traslazione (rivoluzione) movimento oscillatorio orbite circolari
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Il cosmo è INFINITO, esistono molteplici mondi, con Soli e pianeti
Conseguenze del copernicanesimo La Terra in movimento rappresenta una idea rivoluzionaria OBBLIGA a porsi domande sulla natura delle forze che regolano il movimento PRENDE FORMA UNA NUOVA FISICA I primi sostenitori: Thomas Digges - astronomo Giordano Bruno ( ) – filosofo Tycho Brahe ( ) -ASTRONOMO A metà strada tra Tolomeo e Copernico Le sue scrupolose osservazioni (1572 supernova 1577 cometa) e precise misurazioni dei fenomeni celesti portano Il cosmo è INFINITO, esistono molteplici mondi, con Soli e pianeti al crollo della visione aristotelica del Cosmo.
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Giovanni Keplero ( ) “TUTTO È IN ARMONIA CON TUTTO” Il Cosmo è un sistema armonico regolare e simmetrico Diventa aiutante di T. Brahe Studia il moto di Marte Prima legge di Keplero o legge delle orbite: i pianeti si muovono attorno al Sole descrivendo orbite ellittiche di cui il Sole occupa uno dei due fuochi. Seconda legge di Keplero o legge delle aree: il raggio che unisce il Sole al pianeta (raggio vettore) descrive aree uguali in tempi uguali.
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Terza legge di Keplero o legge dei periodi: I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal Sole t2 /d3 = k Le tre leggi di KEPLERO
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