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NUOVO EQUILIBRIO ECONOMICO

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Presentazione sul tema: "NUOVO EQUILIBRIO ECONOMICO"— Transcript della presentazione:

1 NUOVO EQUILIBRIO ECONOMICO
La storia economica dell’ultimo secolo può essere letta come il divenire di una geografia di crescenti interrelazioni fra differenti sistemi economici Comparsa di un nuovo equilibrio economico mondiale in seguito a: 1) Nascita grandi organizzazioni mondiali di Bretton Woods 2) Diffusione imprese multinazionali 3) Crescente mobilità capitale finanziario 4) Diffusione modello capitalistico concorrenziale

2 GLOBALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
No concetto nuovo ma già usato negli anni ‘70 Impatto dirompente nel dibattito degli ultimi anni Idea priva di una definizione condivisa In prima approssimazione definibile come ampliamento, intensificazione e accelerazione delle relazioni, interconnessioni e interdipendenze fra differenti aree del pianeta Interrelazione che si riferisce a tutti gli ambiti delle attività umane, dagli aspetti culturali a quelli economici, dalla moda alla politica, dai fenomeni terroristici a quelli finanziari

3 GLOBALIZZAZIONE DELL’ECONOMIA
La crescente interconnessione delle economie nazionali no novità storia economica Tutto il ‘900 caratterizzato da crescente integrazione internazionale tramite flussi finanziari, commerciali e tecnologici Peculiarità globalizzazione: distinzione fra aspetti qualitativi e quantitativi Aspetti quantitativi: progressiva estensione geografica e intensificazione flussi economici: internazionalizzazione (1900) Globalizzazione: affianca a tali trasformazioni quantitative altri aspetti di natura qualitativa, in particolare l’integrazione funzionale distribuita a livello internazionale e l’emergere di nuovi attori politici e regolamenti di portata planetaria No condizione data ma processo in evoluzione

4 SCHEMA CONCETTUALE (Amin e Thrift)
5 aspetti principali che rivestono un ruolo fondamentale nel determinare la riorganizzazione dell’economia mondiale: Crescente centralità reti finanziarie Crescente importanza economia della conoscenza Internazionalizzazione tecnologica Diffusione oligopoli transnazionali Diplomazia economica transnazionale e orientamento globale strategie economiche nazionali

5 ALTRE DEFINIZIONI Pierre Veltz: riconduce il fenomeno a un sensibile aumento delle interdipendenze territoriali (globalizzazione geografica) Deaglio: l’economia mondiale si organizza come un’economia d’arcipelago che connette orizzontalmente tra loro zone di attività legate da flussi e relazioni funzionali In questa prospettiva lo sviluppo è legato ad una dialettica spaziale locale-globale La globalizzazione non annulla la distanza: la distanza fisica continua a rappresentare qualcosa di reale nella nostra quotidianità

6 FORME E SQUILIBRI GLOBALIZZAZIONE
La globalizzazione del XXI sec si caratterizza per la varietà e l’interdipendenza reciproca delle sue manifestazioni: Globalizzazione tecnologico-economica: riguarda tutte le fasi del circuito economico (fattori produttivi, produzione, distribuzione, consumo) Globalizzazione capitali finanziari: operatori sparsi in tutto il mondo collegati per via telematica alle aziende mondiali (rischi speculazione) Globalizzazione imprese: imprese multinazionali, reti globali d’impresa, globalizz. produzione) Globalizzazione commerciale: WTO, libera circolazione merci e investimenti diretti (coesistenza globalizzazione e regionalizzazione)

7 FORME E SQUILIBRI GLOBALIZZAZIONE
5) Globalizzazione tecnologie trasporti e telecomunicazioni 6) Globalizzazione sapere scientifico- tecnologico 7) Globalizzazione ambientale: global change 8) Globalizzazione culturale: fenomeni di omologazione, perdita biodiversità culturale, scomparsa modi di vita e produzioni locali 9) Globalizzazione geopolitica e geostrategica: crescente interdipendenza delle decisioni e degli avvenimenti politici

8 ALTRI SETTORI Problemi connessi alla mancanza di globalizzazione in altri settori: Globalizzazione istituzioni: UN e altri capacità limitate Globalizzazione mercato del lavoro: diversa tutela

9 IL CONCETTO DI SISTEMA MONDO
Divisione internazionale del lavoro: distribuzione delle attività economiche e produttive nello spazio mondiale Perché alcuni settori industriali o fasi del ciclo produttivo si concentrano in determinate regioni geografiche? L’export dei paesi più poveri comprendeva soprattutto materie prime e semilavorati, mentre quelli più ricchi si riferivano a prodotti industriali con elevato contenuto tecnologico Il sistema-mondo (un unico sistema, in cui il trasferimento di surplus non presuppone unitarietà politica, ma meccanismi di mercato) si articola in Centro, Semiperiferia, Periferia (WALLERSTEIN)

10 DIVISIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO
Frammentazione dei processi produttivi a scala mondiale Decentramento territoriale di attività industriali (generalmente a opera di grandi imprese multinazionali), trasferite dai paesi del Nord a quelli del Sud Motivazioni: 1) disponibilità di un bacino di lavoratori industriali di livello globale (sud-est asiatico in particolare) 2) possibilità di frammentare i processi produttivi, conseguenza della divisione tecnica in compiti sempre più specifici a partire dal fordismo 3) presenza di una rete di trasporto e comunicazione efficiente

11 ATTORI DI TALE SISTEMA MONDO
Organismi di Bretton Woods: Fondo Monetario Internazionale (FMI)/International Monetary Found (IMF) Banca per la ricostruzione e sviluppo  Banca Mondiale (World Bank, WB) International Trade Organization  Gatt  World Trade Organization (WTO) Attori privati con un rilevante grado di potere Grandi imprese multinazionali Agenzie di rating

12 Fondo Monetario Internazionale-FMI (International Monetary Found-IMF)
Conferenza di Bretton Woods 1944 Originariamente creato per regolare i fenomeni di natura monetaria Col tempo => finanziamento debito pubblico dei paesi del Sud e Piani di aggiustamento strutturali (linee di intervento per lo sviluppo economico cui devono sottostare i paesi per avere accesso ai finanziamenti del FMI e BM)

13 Banca Mondiale-BM (World Bank-WB)
Conferenza di Bretton Woods 1944 Originariamente Banca per la Ricostruzione e lo sviluppo: risanamento economie Stati coinvolti nella WWII Anni ‘70: progetti di sviluppo dapprima con finanziamento di grandi opere, recentemente per la lotta alla povertà

14 Organizzazione Mondiale per il Commercio-OMC (World Trade Organizzation-WTO)
Conferenza Bretton Woods 1944: Organizzazione internazionale per il commercio (ITO) 1948: accordi commerciali volontari del GATT (General Agreement on Tariffs and Trade) 1995: WTO, organismo sovrannazionale preposto alla regolazione del commercio globale

15 WTO: FUNZIONI E POTERI Risoluzione controversie internazionali
Potere sanzionatorio Regolazione scambi beni industriali, prodotti agricoli e servizi Difesa proprietà intellettuale Riduzione barriere al commercio mondiale Liberalizzazione scambi Proibizione restrizioni all’importazione, introduzione dazi e discriminazione di determinati prodotti o paesi

16 AGENZIE DI RATING Rating: giudizio di solidità e rischiosità dei titoli azionari delle imprese e delle obbligazioni di interi paesi Giudizio espresso con lettere (AAA, CCC) Distinzione titoli solidi, rischiosi e speculativi Due agenzie dominano il panorama del rating: Moody’s e Standard and Poor’s, cui si aggiunge Fitch Potere economico straordinario anche perché agenzie private Pesante influenza sulle dinamiche dei mercati finanziari

17 CRITICHE AL SISTEMA Squilibri globalizzazione: persistere estrema povertà denota un cattivo funzionamento del sistema Pericoli liberismo: aumento povertà a causa dei piani di aggiustamento subordinati all’adozione di un modello statunitense (Washington consensus) Viscosità processi decisionali organizzazioni internazionali: in realtà decidono solo alcuni (G8) Erosione cittadinanza e diritto alla città: Stati nazionali non più potere economico, dunque cittadini no diritti Mancanza controllo su operato attori economici Prevalere ragioni economiche su ambiente, pace, diritti civili


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