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LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA

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Presentazione sul tema: "LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA"— Transcript della presentazione:

1 LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA
01/01/2019 Il Centro LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA Il trattamento Gli interventi L’esperienza dell’ Ambulatorio Ansia di Arezzo nel metodo di G.Andrews di Erica Elisei e Alessandra Pecorari Gli incontri

2 LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA
STUDIO O.M.S. LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA Da uno studio condotto dalla O.M.S. il carico globale di malattia per disturbi d’ansia (disabilità riferita agli anni di vita) è, per quanto riguarda la salute della popolazione generale, superiore a quello dei Disturbi Schizofrenici, che sono molto meno diffusi nella popolazione. 01/01/2019

3 Il Centro Disturbi d’Ansia
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA Inizio attività: Operatori: 2 infermiere N° Utenti trattati: 542 N° Gruppi condotti: 45 Metodo trattamento: Educativo e cognitivo comportamen tale secondo G.Andrews Il Centro per i disturbi d’ansia è stato attivato nel infermieri della Salute mentale dal 2000 ad oggi conducono gruppi terapeutici con approccio cognitivo comportamentale. N° utenti trattati N° gruppi condotti Si basa sul metodo educativo e cognitivo-comportamentale di Gavin Andrews ed è molto diffuso nei paesi anglosassoni. In Italia è stato promosso per iniziativa dell’ Istituto Superiore di Sanità. E’ applicato in molti DSM, in Toscsna a Grosseto ed Arezzo. 01/01/2019

4 Il Centro Disturbi d’Ansia
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA N°Utenti e Gruppi periodo Il Centro per i disturbi d’ansia è stato attivato nel infermieri della Salute mentale dal 2000 ad oggi conducono gruppi terapeutici con approccio cognitivo comportamentale. N° utenti trattati N° gruppi condotti Si basa sul metodo educativo e cognitivo-comportamentale di Gavin Andrews ed è molto diffuso nei paesi anglosassoni. In Italia è stato promosso per iniziativa dell’ Istituto Superiore di Sanità. E’ applicato in molti DSM, in Toscsna a Grosseto ed Arezzo. 01/01/2019

5 A cosa serve il trattamento
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA Ha lo scopo: - di insegnare a gestire la preoccupazione e l’ansia imparando a modificare il modo di pensare e di reagire agli eventi; - di imparare nuovi metodi di autocontrollo: respirazione lenta e rilassamento muscolare progressivo. A cosa serve il trattamento Ha lo scopo: - di insegnare a gestire la preoccupazione e l’ansia imparando a modificare il modo di pensare e di reagire agli eventi; - di imparare nuovi metodi di autocontrollo: respirazione lenta e rilassamento muscolare progressivo. 01/01/2019

6 Tipologia d’intervento
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA - Individuale per situazioni di urgenza; - Trattamento breve di gruppo (5 incontri); - Trattamento di gruppo di 1° livello (12 incontri); - Trattamento di gruppo di 2° livello (16 incontri). Tipologia d’intervento - Individuale per situazioni di urgenza; - Trattamento breve di gruppo (5 incontri); - Trattamento di gruppo di 1° livello (12 incontri); - Trattamento di gruppo di 2° livello (16 incontri). 01/01/2019

7 LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA
Modalità di relazione LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA Il trattamento è di tipo interattivo ed impegna gli utenti alla partecipazione attiva e consapevole non soltanto durante gli incontri. A questo fine viene consegnato un quaderno d’informazione e d’uso per gli esercizi e i compiti che verranno svolti a casa. 01/01/2019

8 Contenuto degli incontri
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA a) Informazioni sul disturbo da trattare e sul modello stress-vulnerabilità-coping e sui meccanismi neurofisiologici dell’ansia. b) Esercizi di controllo del respiro. c) Esercizi di rilassamento muscolare. d) Esposizione alle situazioni stressanti e relativo coping (esposizione graduale). e) Esercizi cognitivo-comportamentali individuali e di gruppo. f) Esercizi di problem-solving. Contenuto degli incontri: a) Informazioni sul disturbo da trattare e sul modello stress-vulnerabilità-coping e sui meccanismi neurofisiologici dell’ansia. b) Esercizi di controllo del respiro. c) Esercizi di rilassamento muscolare. d) Esposizione alle situazioni stressanti e relativo coping (esposizione graduale). e) Esercizi cognitivo-comportamentali individuali e di gruppo. f) Esercizi di problem-solving. 01/01/2019

9 Trattamento di 2° livello
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA L’approfondimento dell’approccio cognitivo è centrato: sui pensieri automatici “caldi”, caldi perchè carichi di emozioni spiacevoli e prospettive catastrofiche. 01/01/2019

10 Trattamento di 2° livello
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA L’approfondimento è focalizzato sulle situazioni e relazioni in cui si manifestano questi pensieri caldi e sulla individuazione di pensieri alternativi e di nuove strategie comportamentali. Lo strumento del lavoro è il “registro del pensiero”. Gli utenti vi scrivono le loro esperienze a casa e poi le riportano negli incontri successivi. La discussione e l’elaborazione in gruppo aiuta a trovare pensieri alternativi in un’atmosfera di condivisione e di comprensione reciproca. 01/01/2019

11 VALUTAZIONE ESITO DOPO UN ANNO
LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA N° 78 UTENTI NON DUPLICATI ANNI In letteratura Piacentini et Al anno 2003, ha riportato su 74 pz. un miglioramento dell’ 80% che si mantiene a 2 anni. 01/01/2019

12 LA GESTIONE DEI GRUPPI DI UTENTI NEI DISTURBI DI ANSIA
G R A Z I E AMBULATORIO DISTURBI D' ANSIA E DEPRESSIONE 01/01/2019


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