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SAN GUGLIELMO IN IRPINIA 1
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Perché nel tuo cammino di solitudine hai deciso di fermarti così lungamente nella nostra Irpinia?
Io provengo da una terra lontana; la mia città, Vercelli, si trova in Piemonte, una regione montuosa. Quando sono arrivato in Irpinia, ho subito provato un senso di serenità, come se tutto quello che mi circondava fosse qualcosa di familiare. Dopo qualche tempo ho anche capito il perché.
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Le vostre montagne, i vostri fiumi, la flora, la fauna, la neve e i lunghi inverni, mi riportavano con la mente e con il cuore ai paesaggi e alle atmosfere della mia amata terra.
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Anche la gente irpina assomigliava molto, per forza e per carattere, agli abitanti del posto da cui provengo; forse siamo stati tutti forgiati dalle montagne che sovrastano i nostri territori, condizionando le nostre vite.
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In qualunque altro posto le persone avrebbero faticato a comprendere il senso della mia scelta di essere un eremita; qui in Irpinia, invece, dove dominavano l'operosità e il silenzio, il mio stile di vita sembrava assolutamente normale a tutti. Io non sono mai stato un uomo asociale che desiderava fuggire dalla società e dalla vita con gli altri uomini, ma solo una persona che aveva ricevuto da Dio una chiamata particolare, a vivere nel silenzio e nella solitudine una più profonda comunione con lui.
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L'incantevole terra irpina era il posto ideale per potermi dedicare esclusivamente alla ricerca di Dio attraverso una vita semplice di solitudine, di lavoro e di preghiera.
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Come hai vissuto le lunghe giornate da eremita nell'aspra terra d'Irpinia?
Trascorrevo la quasi totalità del tempo nel silenzio e nella solitudine, senza orari rigidi, pregando e assecondando i bisogni del mio animo ancora prima delle necessità del corpo. Privilegiavo il lavoro della terra, poichè, non avendo accanto una comunità religiosa, dovevo provvedere da solo al mio sostentamento. 7
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La mia vita era semplice e sobria, mi nutrivo del lavoro delle mie stesse mani e mi affidavo completamente alla Provvidenza, che non mi ha fatto mai mancare il necessario e che mi ha permesso di vivere in armonia con la natura, talvolta ostile, e con gli animali selvatici. La
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Cosa ti ha colpito maggiormente del modo di essere delle genti irpine?
Il carattere degli Irpini era indomito e fiero, strettamente dipendente dall'ambiente chiuso e ristretto delle montagne dove vivevano e influenzato dalle difficili ed aspre condizioni di vita proprie dei pastori, solitari e taciturni. La gente irpina era per natura diffidente e scontrosa ma non ostile, con un grande senso di religiosità, che si rivelava nelle piccole cose di ogni giorno e nel grande rispetto per la natura e per tutti gli animali. 9
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Serbo di voi Irpini un caro ricordo che porterò sempre nel cuore.
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Anche per questo ho voluto fondare qui l'Abbazia del Goleto, che vi ricorderà di Dio e di me.
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Presentazione a cura di Scuola Secondaria di primo grado
Roberta Capobianco Classe I A Scuola Secondaria di primo grado
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