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Strutture di controllo
Process synchronization Operating System Strutture di controllo Marco D. Santambrogio – Ver. aggiornata al 13 Agosto 2014 © 2005 William Fornaciari
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Obiettivi Operatori Vettori Costrutti condizionali e cicli Strutture
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Tipo di dato logico È un tipo di dato che può avere solo due valori
true (vero) 1 false (falso) 0 I valori di questo tipo possono essere generati direttamente da due funzioni speciali (true e false) dagli operatori relazionali dagli operatori logici I valori logici occupano un solo byte di memoria (i numeri ne occupano 8) Esempio: a=true; a è un vettore 1x1 che occupa 1 byte e appartiene alla classe “tipo logico” >>whos a Name Size Bytes Class Attributes a x1 1 logical
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Operatori relazionali
Gli operatori relazionali operano su tipi numerici o stringhe Forma generale: a OP b a,b possono essere espressioni aritmetiche, variabili, stringhe (della stessa dimensione) OP: ==, ~=, >, >=, <, <= Esempi: 3< true (1) 3== false (0) ‘A’<’B’ true (1) Operatori relazionali possono essere usati per confrontare vettori con vettori della stessa dimensione o con scalari Nel secondo caso il risultato è un vettore di booleani che contiene i risultati dei confronti di ogni elemento del vettore con lo scalare
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Note Non confondere == e =: esattamente come in C
== è un operatore di confronto = è un operatore di assegnamento La precisione finita può far commettere errori con == e ~= sin(0) == 0 -> 1 sin(pi) == 0 -> 0 eppure logicamente sono vere entrambe!! Per i numeri piccoli conviene usare una soglia abs( sin(pi) ) <= eps
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Vettori e stringhe Esempi: [1 0; -2 1] < 0 dà [0 0; 1 0] ([false false; true false]) [1 0; -2 1] >= [2 -1; 0 0] dà [0 1; 0 1] Si possono confrontare stringhe di lunghezza uguale ‘pippo’==’pluto’ dà [ ]
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Operatori logici Forma generale: a OP1 b oppure OP2 a
a,b possono essere variabili, costanti, espressioni da valutare, scalari o vettori (dimensioni compatibili) OP1: AND (&& o &), OR (|| o |), XOR (xor) e OP2: NOT (~) Se a e b sono numerici verranno interpretati come logici: 0 come false tutti i numeri diversi da 0 come true a b a AND b a OR b NOT a a XOR b false true 7
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&& vs & e || vs | && (||) funziona con gli scalari e valuta prima l’operando più a sinistra. Se questo è sufficiente per decidere il valore di verità dell’espressione non va oltre a && b: se a è falso non valuta b a || b: se a è vero non valuta b & (|) funziona con scalari e vettori e valuta tutti gli operandi prima di valutare l’espressione complessiva Esempio: a/b>10 se b è 0 non voglio eseguire la divisione (b~=0)&&(a/b>10) è la soluzione corretta: && controlla prima b~=0 e se questo è falso non valuta il secondo termine
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Ordine tra gli operatori
Un’espressione viene valutata nel seguente ordine: operatori aritmetici operatori relazionali da sinistra verso destra NOT (~) AND (& e &&) da sinistra verso destra OR (| e ||) e XOR da sinistra verso destra
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Esempi “Hai tra 25 e 30 anni?” Con i vettori:
(eta>=25) & (eta<=30) Con i vettori: Voto = [ 12, 15, 8, 29, 23, 24, 27 ] C = (Voto > 22) & (Voto < 25) -> C = [ ] Utile per contare quanti elementi soddisfano una condizione N_votiMedi = sum (Voto > 22 & Voto < 25)
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Vettori logici e selezione (1)
Gli operatori relazionali possono essere usati per generare direttamente un vettore logico (cioè un vettore di valori logici), che poi si può usare a sua volta per selezionare gli elementi di un vettore espressioni vengono quindi usate come una sorta di “filtro” Esempio: troviamo tutti gli elementi di un vettore x minori del corrispondente elemento in un array y della stessa dimensione di x >> x = [6,3,9]; y = [14,2,9]; >> a=x<y a = >> z=x(a) z = 6 >> >> x = [6,3,9]; y = [14,2,9]; >> x(x<y) ans = 6 >> più concisamente
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Vettori logici e selezione (2)
Altro modo di creare un array logico: confrontando con una costante Mediante un array logico è possibile selezionare gli elementi di a ai quali applicare una certa operazione. Esempio: operazione di sqrt e anche operazione di assegnamento >> a= [1 2 3; 4 5 6; 7 8 9]; >> b=a>5 b = >> a(b) ans = 7 8 6 9 >> sqrt(a(b)) ans = 2.8284 2.4495 3.0000 >> a(b)=sqrt(a(b)) a = >> NB: i due vettori a sx e a dx di ‘=‘ devono avere uguale dimensione poi … versione linearizzata: elementi ottenuti con scansione di a da alto a basso e da sinistra a destra
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Vettori logici e selezione (3)
la scansione per selezionare gli elementi segue la forma linearizzata della matrice (per colonne dall’alto al basso e considerando le colonne da sinistra a destra). Esempio: >> a=[1 2 3;4 5 6;7 8 9] a = >> b=a' b = >> a(a>5) ans = 7 8 6 9 >> b(b>5) ans = 6 7 8 9 >> a(a>5)=b(b>5) a = poi …
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Find ind = find(x) restituisce gli indici degli elementi non nulli dell’array x. x può essere un’espressione logica. Esempio a = [ ] find(a>5) -> ans = 2 3 5 NB: find restituisce gli indici e non i valori degli array mentre usando i vettori logici come indici si ottengono i valori Esempio: (NB: tutti i valori diversi da zero corrispondono a true) x = [5, -3, 0, 0, 8];y = [2, 4, 0, 5, 7]; v = y(x&y) -> v = [2 4 7] ind = find(x&y) -> ind = [1 2 5] i valori di y(k) per quei k tali che x(k)&y(k), cioè x(k) e y(k) sono entrambi non nulli gli indici k tali che x(k)&y(k),
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Funzioni logiche Nome della funzione Elemento restituito all(x)
un vettore riga, con lo stesso numero di colonne della matrice x, che contiene 1, se la corrispondente colonna di x contiene tutti elementi non nulli, o 0 altrimenti; NB: applicato a un vettore dà un solo valore logico, 1 sse tutti gli elementi sono veri any(x) un vettore riga, con lo stesso numero di colonne della matrice x, che contiene 1, se la corrispondente colonna di x contiene almeno un elemento non nullo, 0 altrimenti; NB: applicato a un vettore dà un solo valore logico, 0 sse tutti gli elementi sono falsi isinf(x) un array delle stesse dimensioni di x con 1 dove gli elementi di x sono ‘inf’, 0 altrove isempty(x) 1 se x è vuoto (cioè uguale a []), 0 altrimenti isnan(x) un array delle stesse dimensioni di x con 1 dove gli elementi di x sono ‘NaN’, 0 altrove finite(x) un array delle stesse dimensioni di x, con 1 dove gli elementi di x sono finiti, 0 altrove ischar(x) 1 se x è di tipo char, 0 altrimenti isnumeric(x) 1 se x è di tipo double, 0 altrimenti isreal(x) 1 se x ha solo elementi con parte immaginaria nulla, 0 altrimenti
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Il costrutto if if espressione1 I rami elseif e else non sono obbligatori! istruzione 1-1 istruzione elseif espressione2 Le istruzioni 1-1 e 1-2 vengono istruzione 2-1 eseguite solo se vale espressione 1 istruzione 2-2 Le istruzioni 2-1 e 2-2 vengono eseguite solo se vale espressione else istruzione k-1 Le istruzioni k-1 e k-2 vengono istruzione k-2 eseguite solo se non vale nessuna delle espressioni sopra indicate end
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Il costrutto switch L’istruzione condizionale switch consente una scrittura alternativa ad if/elseif/else Qualunque struttura switch può essere tradotta in un if/elseif/else equivalente switch variabile (scalare o stringa) case valore1 istruzioni caso 1 case valore2 istruzioni caso 2 ... otherwise istruzioni per i restanti casi end
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Il ciclo while while espressione
istruzioni da ripetere finché espressione è vera end espressione deve essere inizializzata (avere un valore) prima dell’inizio del ciclo Il valore di espressione deve cambiare nelle ripetizioni Esempio: Calcoliamo gli interessi fino al raddoppio del capitale value = 1000; year = 0; while value < 2000 value = value * 1.08 year = year + 1; fprintf('%g years: $%g\n', year,value)
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Il ciclo for for indice = espressione end
istruzioni end Esempio – leggi 7 numeri e mettili in un vettore di nome number: for n = 1:7 number(n) = input('enter value '); Esempio - conto alla rovescia in secondi time = input('how long? '); for count = time:-1:1 pause(1); fprintf('%g seconds left \n',count); disp('done'); 19
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Il ciclo for Il ciclo for usa un array per assegnare valori alla variabile di conteggio Questo array può essere generato “al volo” con un’espressione del tipo “init:delta:fin” Nel primo esempio del lucido precedente l’array è [ ] L’array può anche essere inizializzato con altri meccanismi (si vedano gli esempi nel lucido seguente) Se l’array è una matrice alla variabile di conteggio vengono assegnate in sequenza le sua colonne
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Esempi Inizializzazione dell’indice del for a partire da una matrice
board = [ ; ; ]; for x = board x alla prima iterazione x e` il vettore colonna end Inizializzazione dell’indice del for a partire da una stringa for x = 'EGR106‘ disp(x) %alla prima iterazione x vale ‘E’ 1
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NB: bisogna usare la versione ‘.^’che opera elemento per elemento
Vettorizzazione (1) In molti casi è possibile sostituire un for con l’uso di un opportuno vettore. Esempio %calcolo del quadrato degli interi tra 1 e 100 for ii=1:100 square(ii)=ii^2; end %frammento di codice equivalente: vettorizzazione ii=1:100; square=ii.^2; versione equivalente che fa uso della notazione dei sottoarray n=1:100; square(n)= n .^ 2; La versione con il for può essere fino a 15 volte più lenta della versione con la vettorizzazione! NB: bisogna usare la versione ‘.^’che opera elemento per elemento
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Vettorizzazione (2) Riprendiamo l’esempio
b = a>5 sqrt(a(b)) a(b)=sqrt(a(b)) Esecuzione dello stesso calcolo con i cicli [r, c]=size(a); %usata in questo modo size dà righe e colonne di una matrice for h = 1:r for k = 1:c if a(h, k)>5 a(h, k)=sqrt(a(h, k)); end Anche qui il codice che sfrutta la vettorizzazione è molto più efficiente dell’altro
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Break e Continue I cicli contengono una serie di istruzioni che vogliamo ripetere Però potremmo aver bisogno di: Saltare all’iterazione successiva Terminare il ciclo Continue salta all’iterazione successiva Break interrompe l’esecuzione del ciclo
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Esempio Acquisiamo numeri da tastiera finché non viene inserito un numero negativo. In ogni caso non accettiamo più di mille numeri: vector = [ ]; %crea il vettore vuoto for count = 1:1000 %Raccoglierà al max 1000 valori value = input('next number '); if value < 0 break %Se value negativo usciamo dal ciclo else vector(count) = value; end vector %permette di visualizzare il contenuto di vector
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Strutture (e array di strutture)
Una struttura è un tipo di dato composto da elementi eterogenei Ogni elemento individuale è chiamato campo e ha un nome Come con gli scalari, si può passare da un elemento singolo (matrice 11) a un vettore (matrice 1n) Ci sono due modi per creare una struttura: Campo per campo mediante assegnamento Tutto in una volta mediante la funzione struct
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Creazione di una struttura campo per campo
Esempio: la struttura studente studente.nome = ‘Giovanni Rossi’; studente.indirizzo = ‘Via Roma 23’; studente.citta = ‘Cosenza’; studente.media = 25; whos studente Name Size Bytes Class Attributes studente x struct %aggiungo un nuovo studente… -> array 1x2 studente(2).nome = ‘Giulia Gatti’; studente(2).media = 30; Nota: quando un elemento viene definito, tutti i suoi campi sono creati e inizializzati a valore nullo (vettore vuoto [])
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Creazione di una struttura mediante la funzione struct
Consente di preallocare una struttura o un array di strutture str_array = struct(‘campo1’, val1, ‘campo2’, val2, …) Esempio >> rilievoAltimetrico=struct('latitudine',20,'longitudine',30, 'altitudine', 1300) rilievoAltimetrico = latitudine: 20 longitudine: 30 altitudine: 1300
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Creazione di array di strutture
Se si allunga un array assegnando un valore a una componente di indice > dimensione corrente i nuovi elementi, in posizione precendente a quello inserito esplicitamente, vengono inizializzati al solito valore ‘nullo’ [] Esempio rilieviAltimetrici(1000)=struct('latitudine',80,'longitudine',[], 'altitudine', 1450) rilieviAltimetrici = 1x1000 struct array with fields: latitudine longitudine altitudine Array vuoto. Attenzione: se si Inserisce un valore (es. 20), questo viene assunto dal campo longitudine dell’elemento 1000, ma non dallo stesso campo degli altri elementi dell’array
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Aggiunta di campi Aggiunta di un campo: facciamo riferimento alla definizione di studente delle slide precedenti studente(2).esami = [ ]; Il campo esami viene aggiunto a tutte le strutture che fanno parte di studente Avrà un valore iniziale per studente(2). Sarà vuoto per tutti gli altri elementi dell’array
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Uso dei dati nelle strutture
Notazione con il “punto”, uguale al C. Esempi studente(2).nome studente(2).esami(2) unNome = studente(1).nome studente(2).indirizzo=studente(1).indirizzo %mean calcola la media degli elementi di un array mean(studente(2).esami) Estrazione dei valori che un campo assume in tutti gli elementi di un array di strutture (NB: ipotizziamo che le strutture dell’array studente abbiano un campo ‘media’ e che l’array abbia due componenti) a = [studente.media] a = [25 30]
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Array di strutture innestati
Un campo di un array di strutture può essere di qualsiasi tipo (come in C) E` quindi possibile avere un campo che è, di nuovo, una struttura. Esempio studente(1).corso(1).nome=‘InformaticaB’; studente(1).corso(1).docente=‘Von Neumann’; studente(1).corso(2).nome=‘Matematica’; studente(1).corso(2).docente=‘Eulero’;
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Esercizio Si sviluppi un programma in matlab che acquisisce da tastiera i dati relativi a rilievi altimetrici e stampa a video l’altitudine media di tutti quelli che hanno latitudine compresa tra 10 e 80 e longitudine tra 30 e 60
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Soluzione (1) more = input('vuoi inserire valori altimetrici? (s/n)'); ii=1; while more=='s' arch(ii).altitudine = input('altitudine '); arch(ii).longitudine = input('longitudine '); arch(ii).latitudine = input('latitudine '); ii = ii+1; more = input('vuoi inserire altri valori altimetrici? (s/n)'); end
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Soluzione (2) jj=1; for ii=1:length(arch)
%attenzione: la condizione deve essere scritta sulla stessa linea… if arch(ii).latitudine>=10&&arch(ii).latitudine<=80 && arch(ii).longitudine>=30&&arch(ii).longitudine<=60 elemSelez(jj) = arch(ii).altitudine; jj=jj+1; end disp(['la media degli elementi selezionati e` ' num2str(mean(elemSelez))]);
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Fonti per lo studio + Credits
Introduzione alla programmazione in MATLAB, A.Campi, E.Di Nitto, D.Loiacono, A.Morzenti, P.Spoletini, Ed.Esculapio Capitoli 2 e 3 Credits Prof. A. Morzenti
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