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e Cultura Medico-Sanitaria

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Presentazione sul tema: "e Cultura Medico-Sanitaria"— Transcript della presentazione:

1 e Cultura Medico-Sanitaria
Lezioni di Igiene e Cultura Medico-Sanitaria

2 Che cos’è l’igiene? L’Igiene è la disciplina che si occupa della promozione, del mantenimento e del potenziamento dello stato di salute della popolazione, intendendo per salute una condizione di completo benessere fisico, psichico e sociale (definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1948). Tale definizione sottintende che la salute è influenzata da una serie di fattori di ordine non solo strettamente medico- biologico, ma anche sociale, economico, demografico, psicologico e ambientale; questi fattori, da soli, o più spesso variamente associati fra loro, concorrono a creare situazioni di malessere o francamente patologiche e ad alterare lo stato di salute delle persone.

3 Gli strumenti dell’igiene
Strumenti investigativi Strumenti legislativi Strumenti educativi

4 Gli strumenti investigativi e l’Epidemiologia
Studi osservazionali (non modificano la storia naturale della malattia) Descrittivi (Chi? Quando? Dove?) Investigativi o analitici (Chi? Quando? Dove? Come? Perché?) Trasversali Longitudinali Retrospettivi Prospettivi Studi sperimentali (lo studio modifica la storia naturale della malattia, e pertanto viene richiesto un “nulla osta” etico alla conduzione dello studio)

5 Gli Strumenti Legislativi
Secondo la Costituzione italiana (art. 32) la tutela della salute costituisce un diritto dell’individuo ed un interesse della collettività; lo Stato deve garantire tale diritto e, nello stesso tempo, ogni cittadino deve concorrere alla protezione della salute altrui. Gli strumenti legislativi possono essere particolarmente utili nella prevenzione delle malattie; ad esempio: obbligando i cittadini a vaccinarsi contro malattie infettive (come per le vaccinazioni obbligatorie per l’infanzia), stabilendo regole per limitare le varie forme di inquinamento stabilendo i limiti per le sostanze che vengono aggiunte agli alimenti per la loro conservazione. Esempi: la nuova legislazione sul fumo di sigaretta, la normativa sulla sicurezza stradale (come l’obbligatorietà del casco per i veicoli a due ruote)

6 Gli strumenti Educativi
La salvaguardia della salute della popolazione non può prescindere dal coinvolgimento attivo e cosciente dei cittadini stessi; la lotta al fumo, all’obesità e ai principali errori nell’alimentazione, all’inquinamento urbano non possono non coinvolgere in questo senso la popolazione. L’educazione sanitaria è la disciplina che mira appunto ad informare correttamente e, soprattutto, a promuovere comportamenti utili a mantenere e potenziare lo stato di salute dei singoli e delle popolazioni. Rendere l’individuo consapevole dei diritti e dei doveri che gli provengono dalla Costituzione, stimolando in ognuno la consapevolezza che la propria integrità psichica e fisica può essere turbata dall’ambiente, dalla società, ma soprattutto dai propri comportamenti (cessazione/riduzione del fumo, stile di guida più sicuro, abitudini alimentari corrette, ecc.). Creare fra i cittadini e le diverse articolazioni dell’assistenza sociale e sanitaria un rapporto di fiducia e di scambio di esperienze e informazioni, che vada oltre il momento della malattia. L’educazione sanitaria non deve essere una conoscenza specialistica ma deve costituire uno strumento di costruzione della personalità del cittadino fin dalla formazione prescolastica e scolastica.

7 Salute e Malattia Se la salute è una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale … la malattia è la compromissione di tale stato che può dipendere da numerose variabili

8 Le cause delle malattie
Cause dirette (necessarie ma non sufficienti) Biologiche (agenti patogeni, difetti genetici) Chimiche (veleni organici, metalli pesanti, gas tossici) Fisiche (caldo o freddo eccessivo, radiazioni di varia natura) Cause indirette: hanno a che fare con altre sfere della vita dell’uomo, Ambientali (inquinamento, carenza igiene e presenza di vettori di infezioni, ecc.) Economico-Sociali (guerre, calamità, disponibilità economiche, nutrizione, livello di istruzione, risorse sociali, sicurezza sul lavoro) Organiche (età, sesso, predisposizioni congenite) Comportamenti e stili di vita

9 Sistemi di difesa Cute e mucose Sistema immunitario

10 Storia naturale delle malattie
È il modo in cui la malattia si sviluppa nel tempo senza interventi terapeutici Malattie acute e malattie croniche Fasi della malattia Periodo di latenza o di incubazione Esordio clinico Decorso acuto (tipico delle malattie infettive ) cronico-degenerativo (malattie non infettive) Esito

11 Prevenzione delle malattie
LA PREVENZIONE HA LO SCOPO D’IMPEDIRE L’INSORGENZA, LA PROGRESSIONE E LE COMPLICAZIONI DELLE MALATTIE Prevenzione primaria: è costituita dagli interventi tesi ad evitare l’insorgenza delle malattie e, pertanto, è rivolta ai soggetti sani Prevenzione secondaria: è tesa ad individuare i soggetti in cui la malattia è già presente, ma la persona non è a conoscenza del suo stato di malattia. Prevenzione terziaria :si identifica, in larga parte, con la riabilitazione, in quanto si prefigge lo scopo di limitare i danni in soggetti da tempo malati e di assicurare loro la miglior autonomia e qualità di vita compatibili con la malattia da cui sono affetti

12 Le malattie infettive Sorgenti d’infezione Soggetto recettivo
Catena di trasmissione Diretta da individuo ad individuo per contatto o scambio di liquidi organici verticale (dalla madre al feto) Indiretta Veicoli Aria Acqua Cibo Vettori Meccanici Obbligati

13 Le malattie infettive I portatori Manifestazioni Precoci Convalescenti
Cronici Sani Manifestazioni Sporadiche Endemiche Epidemiche Pandemiche

14 La prevenzione delle malattie infettive
Profilassi diretta: Individuazione e isolamento dei malati Disinfezione Sterilizzazione Disinfestazione Profilassi indiretta Chemioprofilassi (farmacologica) Immunoprofilassi passiva (sieri) attiva (vaccini)

15 Le malattie non infettive (o cronico – degenerative)
Sono oggigiorno quelle che maggiormente impegnano il nostro sistema sanitario (ca. 3/5 di tutte le cause di decesso) Eziologia complessa multifattoriale Più che di cause si parla di fattori di rischio La correlazione tra malattie non infettive e fattori di rischio viene stabilita sulla base di: Successione temporale Consistenza Plausibilità biologica Forza dell’associazione Effetto dose-risposta

16 La prevenzione delle malattie non infettive
Educazione alla salute Interventi a salvaguardia dell’ambiente naturale e sociale

17 Classifica Fattori di rischio  % di decessi totali (2002)  1  Pressione arteriosa elevata  12.8  2  Consumo di tabacco da fumo  8.7  3  Livelli elevati di glucosio nel sangue.  5.8  4  Mancanza di attività fisica  5.5  5  Stato di sovrappeso o obesità  4.8  6  Livelli elevati di colesterolo  4.5  7  Sesso non protetto  4.0  8  Consumo di alcolici  3.8  9  Sottopeso infantile  10  Fumo da combustibili solidi in ambiente chiuso  3.0

18 Organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale
Livello centrale Ministero della Salute alle cui dipendenze operano: Consiglio superiore di Sanità (CSS) Istituto Superiore di Sanità (ISS) Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (ASSR) Conferenza Stato-Regioni Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Commissione Unica del Farmaco (CUF)

19 Organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale
Livello periferico Aziende Sanitarie Locali (ASL) Aziende Ospedaliere Medici di Medicina Generale (MMG) Pediatri di Libera Scelta (PLS)

20 La programmazione sanitaria
Piano sanitario nazionale Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) Piano Sanitario Regionale Piano Regionale di Prevenzione (PRP) basato sul Piano Nazionale di Prevenzione (PNP)


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