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PubblicatoVincenzo Agostini Modificato 6 anni fa
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Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
10 OTTOBRE 2018 MERCOLEDÌ - XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode. Antifona Adoriamo il Signore, il Dio che ci ha creato. SALMO 66 Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. Esultino le genti e si rallegrino, † perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra. Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Adoriamo il Signore, il Dio che ci ha creato.
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Inno Cristo, sapienza eterna, donaci di gustare la tua dolce amicizia. Angelo del consiglio, guida e proteggi il popolo che spera nel tuo nome. Sii tu la nostra forza, la roccia che ci salva dagli assalti del male. A te la gloria e il regno, la potenza e l'onore, nei secoli dei secoli. Amen.
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1^ Antifona Davanti al tuo volto, Signore, grazia e fedeltà
1^ Antifona Davanti al tuo volto, Signore, grazia e fedeltà. SALMO 88, 2-19 (I) La misericordia di Dio per la casa di Davide Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23). Canterò senza fine le grazie del Signore, * con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»; * la tua fedeltà è fondata nei cieli. «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, * ho giurato a Davide mio servo: stabilirò per sempre la tua discendenza, * ti darò un trono che duri nei secoli». I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, * la tua fedeltà nell'assemblea dei santi. Chi sulle nubi è uguale al Signore, * chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio? Dio è tremendo nell'assemblea dei santi, * grande e terribile tra quanti lo circondano. Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? * Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona. Tu domini l'orgoglio del mare, * tu plachi il tumulto dei suoi flutti. Tu hai calpestato Raab come un vinto, * con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. Tuoi sono i cieli, tua è la terra, * tu hai fondato il mondo e quanto contiene; il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati, * il Tabor e l'Ermon cantano il tuo nome. E' potente il tuo braccio, * forte la tua mano, alta la tua destra. Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, * grazia e fedeltà precedono il tuo volto. Beato il popolo che ti sa acclamare * e cammina, o Signore, alla luce del tuo volto: esulta tutto il giorno nel tuo nome, * nella tua giustizia trova la sua gloria. Perché tu sei il vanto della sua forza * e con il tuo favore innalzi la nostra potenza. Perché del Signore è il nostro scudo, * il nostro re, del Santo d'Israele. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 1^ Antifona Davanti al tuo volto, Signore, grazia e fedeltà.
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2^ Antifona Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide, Cristo, Figlio di Dio. SALMO 88, 20-30 (II)
Un tempo parlasti in visione ai tuoi santi dicendo: † «Ho portato aiuto a un prode, * ho innalzato un eletto tra il mio popolo. Ho trovato Davide, mio servo, * con il mio santo olio l'ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, * il mio braccio è la sua forza. Su di lui non trionferà il nemico, * né l'opprimerà l'iniquo. Annienterò davanti a lui i suoi nemici * e colpirò quelli che lo odiano. La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui * e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. Stenderò sul mare la sua mano * e sui fiumi la sua destra. Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, * mio Dio e roccia della mia salvezza. Io lo costituirò mio primogenito, * il più alto tra i re della terra. Gli conserverò sempre la mia grazia, * la mia alleanza gli sarà fedele. Stabilirò per sempre la sua discendenza, * il suo trono come i giorni del cielo». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 2^ Antifona Si è fatto uomo dalla stirpe di Davide, Cristo, Figlio di Dio.
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3^ Antifona Dio ha promesso a Davide, suo servo: Per sempre durerà la tua discendenza. SALMO 88, 31-38 (III) La misericordia di Dio per la casa di Davide Dalla discendenza di Davide secondo la promessa Dio trasse per Israele un salvatore, Gesù (At 13, 23). Se i suoi figli abbandoneranno la mia legge * e non seguiranno i miei decreti, se violeranno i miei statuti * e non osserveranno i miei comandi, punirò con la verga il loro peccato * e con flagelli la loro colpa. Ma non gli toglierò la mia grazia * e alla mia fedeltà non verrò mai meno. Non violerò la mia alleanza, * non muterò la mia promessa. Sulla mia santità ho giurato una volta per sempre: * certo non mentirò a Davide. In eterno durerà la sua discendenza, * il suo trono davanti a me quanto il sole, sempre saldo come la luna, * testimone fedele nel cielo». Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. 3^ Antifona Dio ha promesso a Davide, suo servo: Per sempre durerà la tua discendenza.
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V. Luce e sapienza per chi è semplice R
V. Luce e sapienza per chi è semplice R. la rivelazione della tua parola. Prima Lettura: Dalla prima lettera a Timoteo di san Paolo, apostolo 4, 1 - 5, 2 Il vescovo, maestro di sana dottrina e uomo di pietà Carissimo, lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza. Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità. Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Proponendo queste cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. Rifiuta invece le favole profane, roba da vecchierelle. Esercitati nella pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura. Certo questa parola è degna di fede. Noi infatti ci affatichiamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono. Questo tu devi proclamare e insegnare.
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Prima Lettura: Dalla prima lettera a Timoteo di san Paolo, apostolo 4, 1 - 5, 2 Il vescovo, maestro di sana dottrina e uomo di pietà Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. Fino al mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. Non trascurare il dono spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri. Abbi premura di queste cose, dèdicati ad esse interamente perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. Non essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i più giovani come fratelli; le donne anziane come madri e le più giovani come sorelle, in tutta purezza. Responsorio R. La pietà è utile a tutto, e porta con sé la promessa della vita. Noi ci affatichiamo e combattiamo, * perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente. V. Perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, R. perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente.
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Seconda Lettura: Dalla «Lettera ai cristiani di Tralle» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire (Capp. 8, 1 - 9, 2; 11, , 3; Funk, 1, ) Rinascete nella fede che è la carne del Signore e nella carità che è il suo sangue Rivestitevi di umiltà e rinascete nella fede che è la carne del Signore. Rinnovatevi nella carità che è il sangue di Gesù Cristo. Nessuno abbia qualcosa contro il suo prossimo. Non date pretesto ai pagani di disprezzare la moltitudine che vive in Dio, a causa di pochi stolti. Guai all'uomo per colpa del quale il mio nome è disprezzato, dice il Signore (cfr. Is 52, 5). Chiudete le orecchie quando qualcuno vi parla d'altro che di Gesù Cristo, della stirpe di David, figlio di Maria, che realmente nacque, mangiava e beveva, che fu veramente perseguitato sotto Ponzio Pilato, che fu veramente crocifisso e morì al cospetto del cielo, della terra e degli inferi, e che poi realmente è risorto dai morti. Lo stesso Padre suo lo fece risorgere dai morti e farà risorgere nella stessa maniera in Gesù Cristo anche noi, che crediamo in lui, al di fuori del quale non possiamo avere la vera vita. Fuggite, dunque, queste male piante. Esse portano frutti di morte, e se qualcuno ne gusta, subito muore. Queste non sono piante del Padre. Se lo fossero, apparirebbero come rami della croce e il loro frutto sarebbe incorruttibile. Cristo chiama voi a comportarvi come sue membra autentiche, a unirvi cioè alla sua passione mediante il frutto genuino della croce, che è la fede sincera. Allora formerete un'unità perfetta con lui; il capo infatti non può rimanere separato dalle membra. Lo ha rivelato lo stesso Signore. Vi saluto da Smirne, insieme alle chiese di Dio che si trovano qui con me e mi sono di grande conforto, sia per il corpo che per lo spirito.
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Seconda Lettura: Dalla «Lettera ai cristiani di Tralle» di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo e martire (Capp. 8, 1 - 9, 2; 11, , 3; Funk, 1, ) Rinascete nella fede che è la carne del Signore e nella carità che è il suo sangue Le catene che porto ovunque per amore di Gesù Cristo, mentre prego di poter giungere a Dio, vi esortano: Perseverate nella concordia e nella preghiera in comune. E' necessario che ciascuno di voi, e soprattutto i presbiteri, confortino il vescovo ad onore del Padre, di Gesù Cristo e degli apostoli. Spero che vogliate leggermi con carità, perché questa lettera non diventi una testimonianza contro di voi. E pregate per me, che ho bisogno della vostra carità e della misericordia di Dio per divenire degno di aver parte all'eredità che sto per conseguire, e non essere trovato reprobo. Vi saluta anche la carità dei cristiani di Smirne e di Efeso. Ricordate nelle vostre preghiere la chiesa di Siria della quale non sono degno di portare il nome, essendo l'ultimo di tutti. Vi saluto in Gesù Cristo. Siate sottomessi al vescovo come alla legge di Dio e così pure al collegio dei presbiteri. Amatevi tutti a vicenda con cuore indiviso. La mia vita è offerta in sacrificio per voi, non soltanto ora, ma anche quando avrò raggiunto Dio. Sono ancora esposto al pericolo, ma il Padre è fedele in Gesù Cristo e darà compimento alla mia preghiera e alla vostra. Possiate un giorno trovarvi uniti in lui, senza macchia. Responsorio R. Dio vi ha chiamati con il Vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. * Perciò state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese. V. Il Signore odia ogni abominio; esso non è voluto da chi teme Dio. R. Perciò state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese.
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Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
Orazione O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
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