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STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA E STEATOEPATITE

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Presentazione sul tema: "STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA E STEATOEPATITE"— Transcript della presentazione:

1 STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA E STEATOEPATITE
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIRURGICHE E GASTROENTEROLOGICHE SEZIONE DI GASTROENTEROLOGIA Direttore: Prof. G.C. Sturniolo STEATOSI EPATICA NON ALCOLICA E STEATOEPATITE Francesco Paolo Russo Diego Martines

2 DEFINIZIONE E DIMENSIONE DEL PROBLEMA
La “Non alcoholic Fatty Liver Disease” comprende uno spettro di patologie, tutte accomunate dalla presenza di grasso negli epatociti: Steatosi epatica (accumulo di lipidi) Steatoepatite (steatosi + necroinfiammazione) Steatosi associata a fibrosi epatica Steatosi associata a o evoluta in cirrosi

3 DEFINIZIONE E DIMENSIONE DEL PROBLEMA
Soggetti astemi o con minimo introito alcolico (20-30 g di etanolo/die) Prevalenza in Italia: %, 50-70% nei soggetti obesi e/o diabetici Steatoepatite presente nel 3-10% della popolazione dei paesi occidentali Spesso associata alla “sindrome dismetabolica”

4 CRITERI PER LA DIAGNOSI DI SINDROME METABOLICA
Obesità viscerale (circonferenza addominale > 102 cm M 0 88 cm F) Iperglicemia (>110 mg/dl), o precedente diagnosi di diabete Bassi livelli di colesterolo HDL (<40 mg/dl M 0 < 50 F), o in terapia per Ipertrigliceridemia (>150mg/dl) Ipertensione arteriosa (>130/85 mmHg)

5 CONDIZIONI CHE DETERMINANO L’ACCUMULO DI GRASSO NEL FEGATO
Alterazioni di tipo nutrizionali - Malnutrizione proteico-calorica - Nutrizione parenterale totale - Rapida perdita di peso - Chirurgia gastrointestinale per l’obesità Disordini metabolici acquisiti - Obesità - Diabete mellito - Dislipidemie - Sindrome metabolica Farmaci (elenco non eaustivo) - Corticosteroidi - Estrogeni - Fans - Amiodarone - Tamoxifene - Metotrexate - Antivirali Disordini metabolici congeniti - Abeta-lipoproteinemia - Glicogenosi - Galattosemia Quelle elencate di seguito sono le condizioni che più frequentemente possono dare origine ad accumulo di grasso nel fegato: Gravidanza

6 STORIA NATURALE Gruppo di patologie, non unica entità patologica
Decorso benigno nella maggior parte dei pazienti Prognosi peggiore se istologicamente presenza di necrosi associata ad infiammazione (steatoepatite), Evoluzione in cirrosi % (dati ancora da verificare)

7 DALLA STEATOSI ALLA STEATOEPATITE
Fegato steatosico più sensibile e suscettibile Steatoepatite: compare dopo esposizione ad una seconda noxa patogena, es. modificazione flora batterica intestinale, esposizione a farmaci etc. Alterazione dello stato ossidativo con aumentata produzione di Specie Reattive dell’ossigeno (ROS) Esistono delle condizioni predisponenti che portano dalla steatosi alla steatoepatite?

8 DALLA STEATOSI ALLA STEATOEPATITE
Obesità CIRROSI Insulino resistenza Stress ossidativo STEATOSI STEATOEPATITE TNF-α Meccanismo patogenetico che dalla steatosi può portare alla cirrosi seconda noxa patogena: es. modifiche della flora batterica intestinale o xenobiotici Sono verosimilmente necessari multipli fattori concorrenti nel determinare L’evoluzione della malattia, al di la dell’obesità o della sindrome metabolica, tra i quali quelli indicati ed una predisposizione individuale

9 DIAGNOSI ESAMI BIOUMORALI Aumento AST, ALT, GGT, ALP
anamnesi negativa per abuso alcolico, patologie virali, autoimmuni, da accumulo, tossiche, congenite etc ESAMI STRUMENTALI Ecografia epatica: fegato iperecogeno, bright liver (fegato “brillante”) Gli esami bioumorali e le indagini strumentali da eseguire nel sospetto diagnostico di patologia steatosica di natura non alcolica ESAME ISTOLOGICO Biopsia epatica: gold standard per diagnosi di steatoepatite non alcolica

10 VALUTAZIONE ISTOLOGICA
Valutazione istologica della NAFLD Steatosi macrovescicolare Grado 0:<5% Grado 1: fino a 33% Grado 2: dal 33 al 66% Grado 3:>66% Attività necroinfiammatoria (infiammazione globulare, infiammazione portale, degenerazione balloniforme, corpi di Mallory, necrosi cellulare Grado 0: assente Grado 1: lieve Grado 2: moderata Grado 3: severa Fibrosi Stadio 0: assente Stadio 1: perisinusoidale o periportale Stadio 2: perisinusoidale + periportale Stadio 3: fibrosi a ponte Stadio 4: cirrosi NAS: NAFLD Activity Score NAS > 5 NASH NAS > 3 NASH < 5 borderline NAS < 3 non NASH Kleiner DE, Hepatology 2005 Classificazione attualmente in uso nella valutazione dell’attività di malattia e dello stadio della Stessa.

11 Percorso diagnostico Transaminasi persistentemente elevate in soggetti negativi per patologie epatiche Esami I livello E.O. prevede Esami II livello Gl, colesterolo, trigliceridi, LDL, FA, GGT, ANA, AMA, SMA, Bil, Emocromo, Fe, Sat transferrina, Ferritina, IgA anti-endomisio, ecografia Valutazione dei segni di danno epatico cronico (epatomegalia, splenomegalia, segni cutanei). Calcolo del BMI, misura della circonferenza addominale e della pressione arteriosa In questa diapositiva è indicato il percorso diagnostico da seguire in pazienti con casuale riscontro di ipertransaminasemia Esami III livello Ceruloplasmina, Cu, mutaz HFE, OGTT con determinazione insulinemia basale e a 120 min Biopsia epatica: se esami biochimici persistentemente alterati malgrado dieta ipolipidica (o ipocalorica nei pz in sovrappeso) per 4 mesi

12 Possibili approcci terapeutici
Calo ponderale graduale e moderato nel tempo Controllo metabolico diabete, dislipidemie Uso di agenti insulino sensibilizzanti Farmaci ipolipemizzanti Uso di agenti antiossidanti Citochine Riequilibrio flora batterica intestinale


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