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PubblicatoSebastiano Castaldo Modificato 6 anni fa
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Rinvenire un oggetto dimenticato in qualche angolo della casa provoca, inevitabilmente, una serie di ricordi che tornano vivi, presenti e veri.
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La memoria apre i suoi scomparti, poi altri e altri ancora, fino a un tempo non troppo lontano, alla prima metà del ’novecento di cui ci hanno soltanto raccontato ma che sentiamo nostro, attraverso cose che appartennero ai bisnonni, in qualche caso, o ai nonni.
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Sembra di vederla, una cara vecchina che dev’essere vissuta nel nostro passato, mentre intesse la sua tela a memoria nella luce fioca del crepuscolo.
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ma anche resistenti, tanto da essere tramandati di madre in figlia.
Dai suoi gesti ripetuti nascevano preziosi capolavori di trine e merletti impalpabili e delicati ma anche resistenti, tanto da essere tramandati di madre in figlia.
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Mentre il progresso, lentamente, si faceva strada con nuovi macchinari
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cambiando aspetto alle cose.
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Oggetti che riflettono un tempo in cui il centro focale della casa era la cucina,
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con i suoi utensili
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e i vasetti di conserve fatte in casa con ingredienti provenienti quasi sempre dal proprio orticello.
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La pasticceria era necessariamente di biscotti a pasta secca, conservabili più a lungo, nelle apposite scatole di latta finemente decorate all’esterno.
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Un ripostiglio
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Attrezzi vari
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Non mancava uno spazio per un piccolo “altare” davanti al quale raccogliersi in preghiera.
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è inevitabile una punta di nostalgia
Per qualcuno di noi tutto questo non è esperienza personale ma solo memoria storica familiare, eppure è inevitabile una punta di nostalgia
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che non può essere nel modo di vivere e nella realtà di un’epoca perché non ci appartiene e, anzi, ci creerebbe sicuramente dei disagi allo stato attuale, ma per le persone care che, allora, conoscemmo appena o le avemmo vicine per un breve tratto della nostra vita.
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Se proviamo ancora emozione sfogliando un vecchio album di fotografie, dopo generazioni, questo prova che gli affetti veri del nostro passato e il loro vissuto non ci hanno mai lasciato definitivamente ma ci accompagnano nel tempo, attraverso i ricordi, come carissimi ritorni silenziosi dell’anima. Testo e grafica:
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