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CORSO DI STORIA CONTEMPORANEA Docente Prof. Ventrone
Francia (cap. 3) II SEMESTRE A.A Facoltà di Scienze Politiche
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novità RF e napoleoniche
3.1 La Francia restaurata compromesso tra AR/ novità RF e napoleoniche Restaurazione borbonica = Luigi XVIII ( ) Carta costituzionale octroyée: Parlamento: Camera alta (per diritto ereditario) + Camera dei deputati (elettiva ma con suffragio ristretto) iniziativa legislativa, nomina e revoca dei ministri spettano al re esclusa qualunque forma di sovranità popolare riconosciuti alcuni principi fondamentali: eguaglianza + libertà di coscienza + di stampa confermati Codici napoleonici + Sistema amministrativo accentrato componente nostalgica A/R e legittimista = ambienti rurali e periferici + “emigrati” rientrati in Francia
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BENJAMIN CONSTANT MADAME DE STAËL
3.2 Teorici del liberalismo moderato a sostegno del regime borbonico BENJAMIN CONSTANT MADAME DE STAËL Discorso sulle libertà degli antichi e dei moderni (1819) Considerazioni sui principali eventi della Rivoluzione francese (1818) Libertà = non solo partecipazione al potere politico, ma affermazione della libertà nella società civile (fede, pensiero, espressione, movimento, proprietà, voto, petizione ad autorità, iniziativa economica e sociale) necessità riconnettersi alle conquiste del 1789 (monarchia costituzionale + diritti civili), ma evitando degenerazioni successive (Terrore giacobino e autoritarismo napoleonico) Rappresentanza + sfera di libertà individuale (vs controllo totale da parte collettività e potere politico (privacy) Pro modello costituzionale inglese “il più bel monumento di giustizia e grandezza morale esistente in Europa” (M. De Staël) Garanzie per l’individuo contro l’autorità dispotica regia o democratica ma sempre suffragio censitario
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rivoluzione e barricate a Parigi (27-28 luglio 1830)
3.3 Monarchia di Luglio Stretta del 1830: sospese le libertà costituzionali + sciolte la Camera dei deputati + modificata la composizione dell’elettorato Carlo X (1824) = pro ristabilire una monarchia di AR: indennizzo agli emigrati + centralità della Chiesa + restituzione all’aristocrazia degli antichi privilegi rivoluzione e barricate a Parigi (27-28 luglio 1830) Insorti pro Repubblica, ma leader moderati (tra cui Constant e Thiers) inducono le Camere ad offrire la Corona a Luigi Filippo D’Orléans
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3.4 La monarchia di Luglio “re dei francesi per volontà della nazione” + tricolore come vessillo nazionale Costituzione monarchica modificata in senso liberale, Luigi Filippo D’Orléans: suffragio ristretto, ma ridotti i requisiti di censo soluzione orleanista: regime alto-borghese = oligarchia finanziaria: alta nobiltà perde prestigio consigli comunali = elettivi Al voto percentuale > della popolazione (anche elementi piccola borghesia e artigiani) membri della Camera Alta di nomina regia difficoltà = mantenere successi del evitare successivi sviluppi democratici e repubblicani non intervento a sostegno dei moti insurrezionali negli altri paesi (es. Belgio-Polonia)
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destituzione del I ministro Guizot e abdicazione di Luigi Filippo
3.5 La Seconda Repubblica : miseria e aspirazione a un diverso regime politico = insurrezioni represse (es. rivolta dei canuts) Vasto fronte di opposizione: liberali progressisti repubblicani democratici (Alexandre Ledru Rollin) bonapartisti socialisti (Louis Blanc) cattolici e legittimisti 1848: la Guardia nazionale si schiera con i dimostranti nasce la Seconda Repubblica abrogate limitazioni a libertà di riunione e stampa abolita schiavitù nelle colonie abolita pena di morte per reati politici affermato diritto al lavoro ateliers nationaux ridotta giornata lavorativa destituzione del I ministro Guizot e abdicazione di Luigi Filippo
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Elezioni per Assemblea costituente:
3.6 Elezioni per Assemblea costituente: sconfitte le forze di estrema sinistra: suffragio universale porta alle urne l’elettorato rurale conservatore = vincono repubblicani moderati Chiusura degli ateliers nationaux = insurrezioni di giugno e repressioni (generale Cavaignac) Nuova Costituzione democratica prevede: presidente della Repubblica (potere esecutivo), eletto direttamente dal popolo Assemblea legislativa monocamerale ed elettiva Luigi Napoleone Bonaparte: presa su vasti strati della popolazione
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Democrazia e Liberalismo
3.7 Democrazia e Liberalismo In comune = centralità dell’individuo MA Democrazia: esiste legame solidaristico con la collettività (luogo in cui si realizza la “personalità” di ognuno) Liberalismo: autonomo + autosufficiente + ha capacità di gestire razionalmente i propri interessi portando benefici all’intera comunità Sforzo per cancellare le differenze sociali Ruolo attivo dello Stato Accento sui diritti ma anche sui doveri
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Limitazione dei diritti elettorali
3.8 Piena libertà di iniziativa e di attività economica Piena disponibilità della proprietà + liberazione da ogni vincolo che ne limiti utilizzo, vendita, acquisto, circolazione LIBERALISMO Riduzione al minimo del ruolo dello Stato Imposte indirette anziché dirette Limitazione dei diritti elettorali Per la limitazione dei diritti elettorali
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DEMOCRAZIA Suffragio universale
3.9 Suffragio universale Riforma agraria e redistribuzione della terra Tassazione progressiva del reddito e della ricchezza DEMOCRAZIA Imposizione diretta Vincoli alle attività economiche ed alla proprietà nel nome dell’equità sociale Intervento dello Stato nella vita economica e sociale
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Come distinguere Democrazia e Liberalismo?
3.10 Come distinguere Democrazia e Liberalismo? In comune Libertà civili e politiche + libere elezioni + costituzione scritta + garanzie costituzionali e personali + sistema rappresentativo + alternanza al potere + tutela delle minoranze + equilibrio ed autonomia dei poteri costituzionali MA la Democrazia si distingue per: L’uguaglianza (e applicazione immediata dei principi) L’universalità dei diritti Sovranità popolare e non più sovranità nazionale Il Lib. è per la Monarchia; la Dem. è per la Repubblica
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Il potere del presidente si rafforza:
3.11 Il potere del presidente si rafforza: intervento militare contro Repubblica romana repressione delle manifestazioni di protesta dei democratici escluse dal voto le fasce più povere della popolazione elezioni 1849: solida vittoria del fronte clerico-conservatore 1851: la Camera si rifiuta di cambiare la norma che vietava la rielezione del presidente Colpo di stato di Bonaparte: Il 2 dicembre la Camera è occupata dall’esercito e sciolta d’autorità Napoleone III “imperatore dei francesi per grazia di Dio e volontà della nazione” 1852 due plebisciti = restaurazione dell’impero + a Bonaparte = compito di redigere una nuova costituzione
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Il bonapartismo tra autoritarismo e modernizzazione
3.12 Il bonapartismo tra autoritarismo e modernizzazione Concentrazione nelle mani del capo del potere politico, giudiziario e militare Fondamento popolare del regime e rapporto diretto capo / popolo Grandi opere pubbliche di trasformazione della città: i boulevards di Haussmann a Parigi Impulso all’industrializzazione (costruzione ferrovie) e creazione di istituti finanziari specializzati Fase “liberale” dell’Impero (anni’60): amnistia ai condannati politici + < controlli sulla stampa + ministri = responsabili di fronte alle Camere Politica estera filo-inglese + sostegno al Piemonte contro Impero asburgico + > influenza francese in Europa e nel mondo (acquisizione Algeria, Indocina, Cocincina = attuale Vietnam sud)
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