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PubblicatoMuzio Corsini Modificato 6 anni fa
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Economia Contratti - 2 I contratti completi sono stipulati tra soggetti che possiedono razionalità ed informazione perfetta. Le parti sono in grado di prevedere tutte le situazioni future possibili nel rapporto contrattuale ed inserire nel contratto clausole per far fronte a situazioni eventuali previste e stabilire ex ante i comportamenti da seguire. I contratti incompleti sono stipulati tra soggetti che, alcuni o tutti, non hanno razionalità né informazione completa. Perciò non calcolano tutte le situazioni future possibili. Perché venga rispettato nella sua totalità il contratto avrà bisogno di un giudice o di un arbitro che decida il comportamento che le due parti dovranno assumere in circostanze non previste. L’incompletezza può dipendere anche dai costi di transazione (costi di contrattazione, costo di definizione del contratto, costi del sistema giudiziario per ottenere l’adempimento; dai costi per ottenere l’enforcement del contratto). I contratti futuri sono accordi di acquisto/vendita di particolari beni, soprattutto di natura finanziaria, come i titoli, ad un prezzo predeterminato ad una data futura. Il prezzo è concordato oggi e la consegna avverrà in una data futura. Il venditore prevede che il prezzo diminuirà, il compratore, invece, che aumenterà. L’opzione è un contratto in cui un venditore (o un acquirente) si impegna a vendere (o ad acquistare) entro una determinata data, pagando un premio anticipato, un bene ad (da) un altro soggetto (beneficiario), il quale ha la possibilità di aderire all’offerta. La transazione può riguardare merci, titoli, ecc. L’impegno contrattuale grava solo su di una parte. Il beneficiario valuta la convenienza a vendere o acquistare in base alla differenza tra prezzo immediato e prezzo futuro. I contratti impliciti sono accordi volontari in relazioni interpersonali di lungo termine stipulati anche con accordi taciti, non esplicitati nel contratto; ad es. in un contratto di lavoro può essere incluso un accordo non scritto di non licenziare i lavoratori in cambio di un livello salariale più basso. Nessuna delle parti intende violare questo contratto (è self enforcing). Così i contratti psicologici nel mercato del lavoro definiscono gli obblighi reciproci tra dipendenti e datori di lavoro. Sono definiti idiosincratici in quanto ogni individuo ha un proprio insieme di aspettative e di convinzioni sugli obblighi presenti nel suo contratto psicologico: non c’è unanimità di opinioni né di convinzioni dei dipendenti. Per questi contratti le parti effettuano investimenti specifici e non trasferibili. L’opposto sono i contratti uniformi, nei quali tutti hanno le stesse convinzioni sugli obblighi esistenti con l’organizzazione. I contratti relazionali non determinano solo uno scambio, ma istituiscono anche una relazione tra i contraenti, diversamente dai contratti che non si stipulano nell'ambito di una relazione fra le parti. Caratteristiche del contratto relazionale sono la possibilità di articolarsi in rapporti a lungo termine (contratti a lungo termine) e di essere flessibili, specialmente nell'esecuzione del contratto.
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