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Nel frattempo Cartagine:
Cerca di riorganizzarsi Tenta di sottomettere alcune zone della Spagna, ricche di miniere e risorse. A questo punto Roma stipula con Cartagine un trattato (226 a.C.) con cui viene stabilito che: La zona a sud del fiume Ebro (in Spagna) verrà controllata dai Cartaginesi La zona a nord dai Romani
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
e/extrakit_filter/14799/extrakit/ /annibale_roma.mp4 Nel 219 a.C. i Cartaginesi rompono l’accordo e assediano Sagunto, alleata di Roma: inizia la SECONDA GUERRA PUNICA I Cartaginesi sono guidati da ANNIBALE BARCA educato sin da piccolo all’odio nei confronti di Roma
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FONTI Polibio (206 a.C. – 124 a.C.) Storie – Opera storiografia sulle guerre puniche Tito Livio (59 a.C. – 17 d.C.) Ab urbe condita – Storia di Roma dalla fondazione al 9 d.C. Silio Italico (25 d.C. – 1010 d.C.) Punica – poema epico sulla seconda guerra punica
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
Annibale crede che la strategia migliore sia allearsi con tutte le popolazioni italiche soggiogate a Roma. Con un esercito di soldati e cavalieri e qualche elefante si muove contro Roma, supera le Alpi e si scontra subito contro gli eserciti romani sul fiume Ticino nel 218 a. C. Roma perde e il console Gneo Cornelio Scipione è costretto a rifugiarsi a Piacenza. I Galli, da poco sottomessi (222 a.C. Casteggio), si uniscono ad Annibale, che continua la sua marcia contro Roma
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
Pochi mesi dopo, sul fiume Trebbia, Annibale sconfigge ancora una volta Roma, per poi infliggere una tremenda umiliazione lungo le rive del lago Trasimèno nel 217 a. C. Vengono uccisi i consoli e a Roma si nomina un dictator con pieni poteri militari: Q. Fabio Massimo detto “Il Temporeggiatore” che non riesce a portare a termine la guerra.
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
Annibale si muove verso la Puglia, evitando di colpire direttamente Roma, perché resta legato al suo vecchio progetto di sollevare tutte le popolazioni italiche contro il nemico comune. Terminato il mandato deI Temporeggiatore, i nuovi consoli romani, LUCIO EMILIO PAOLO e MARCO TERENZIO VARRONE, decidono di combattere, ma Annibale li sconfigge a Canne nel 216 a.C. Annibale continua a non marciare su Roma; a lui si uniscono anche Siracusa e Filippo V di Macedonia.
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
Roma passa alla controffensiva: mentre le truppe di Annibale svernano a Capua, una parte dell’esercito romano fu inviato in Spagna e in Sicilia. Il piano di Annibale a poco a poco fallisce perché, grazie al solido sistema politico basato sul consenso e grazie al buon trattamento ricevuto, gli alleati italiani di Roma e i popoli sottomessi la sostengono.
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La seconda guerra punica
nel 212 a. C. Roma attacca Siracusa, alleata di Annibale e, nonostante le macchine da guerra inventate da Archimede (gli specchi ustòri), la espugna e la saccheggia Capua viene riconquistata e punita in maniera esemplare a Roma si mette in evidenza il genio politico-militare di Publio Cornelio Scipione, che conquista la capitale punica in Spagna, Cartagèna, nel 210 a. C.
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La seconda guerra punica 218 a.C. – 202 a.C.
Il nuovo console in carica PUBLIO CORNELIO SCIPIONE ordina di spostare la guerra in Africa. (204 a.C.) Egli è molto lungimirante perché, attaccando Cartagine, fa allontanare Annibale dall’Italia Nel 202 a.C. avviene lo scontro decisivo nella battaglia di ZAMA (in Tunisia): i Cartaginesi vengono duramente sconfitti. Scipione viene soprannominato Africano, Annibale si uccide per non cadere prigioniero dei Romani
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La conquista dell’Oriente
Intorno al 200 a. C. Filippo V di Macedonia cerca di conquistare l’intera Grecia e le città greche chiedono aiuto a Roma contro di lui: è il casus belli che serve a Roma per entrare nella politica orientale nel 197 a. C. a Cinocèfale i Romani vincono facilmente l’esercito macedone e – molto intelligentemente – dichiarano di aver restituito la libertà alle città greche allo stesso modo, nel 168 a. C. sconfiggono a Pìdna Perseo, figlio di Filippo V, ma questa volta chiedono in riscatto 1000 ostaggi greci
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La conquista dell’Oriente
tali ostaggi sono uomini politici, intellettuali, letterati, filosofi, che arrivano a Roma e, pur senza volerlo, diffondono la cultura greca a Roma uno dei maggiori fu Polibio, importante storico, che entra a far parte del circolo degli Scipioni la Macedonia diventa provincia romana e ciò comporta l’arrivo a Roma di molte ricchezze e innumerevoli opere d’arte nel 146 a. C. Roma rade al suolo Corinto e trasforma la Grecia nella provincia dell’Acàia
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La fine di Cartagine – Terza guerra punica (149 a.C. – 146 a.C.)
nel 149 a. C. i Cartaginesi riprendono le armi contro Massinìssa, re della Numìdia e offrono a Roma il casus belli della terza guerra punica nel 146 a. C. Cartagine viene rasa al suolo e creata la provincia d’Africa nel 133 a. C. Scipione Emiliano si reca a Numanzia e, dopo un breve assedio, la conquista con la creazione della provicnia di Spagna. il potere di Roma ora si estende su buona parte del Mediterraneo
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Situazione al III secolo a. C.
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Situazione al II secolo a. C.
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Situazione al 140 a. C.
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