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“UNITÀ E RELAZIONI SPEZZATE”
LEZIONE 10 DELLA SCUOLA DEL SABATO “UNITÀ E RELAZIONI SPEZZATE” SABATO 8 DICEMBRE 2018 4° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1
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Anche la nostra unità è basata sull’unione individuale con Cristo, è anche influenzata dalle relazioni interpersonali. La Parola di Dio ci offre esempi di problemi di interrelazione tra fratelli e ci insegna a ripristinare l'unità. Restaurare le amicizie rotte. Ebrei 15:36-39 Restaurare le relazioni rotte. Filemone 1 Restaurare l’unità rotta. 1ª Corinzi 3:5-11 Restaurazione dopo le offese. Il perdono. Luca 6:37. La restaurazione. Matteo 18:15-17.
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RESTAURARE LE AMICIZIE ROTTE
“Soltanto Luca è con me; prendi Marco e conducilo con te, perché mi è molto utile nel ministero” (2ª Timoteo 4:11) Paolo e Barnaba passarono molto tempo insieme. Ma la loro amicizia fu messa in pericolo a causa di una grave disputa su Giovanni Marco. (Atti 15:36-39) Paolo non era disposto a dare una seconda opportunità a Marco perché li aveva abbandonati nel loro viaggio precedente. Barnaba tuttavia, continuava a confidare in Marco. L’apostolo della grazia aveva bisogno di imparare a estendere la sua grazia a chi lo aveva deluso. Col passare del tempo, il ministero di Paolo fu arricchito dal ministero di Marco e cercò il suo aiuto e il la sua compagnia.
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RESTAURARE LE RELAZIONI ROTTE
“Infatti, forse per questo motivo egli è stato separato da te per breve tempo, perché tu lo riavessi per sempre” (Filemone 1:15) Onesimo lasciò il suo lavoro (schiavo) prendendo qualcosa che apparteneva al suo datore di lavoro (padrone). Filemone avrebbe potuto presentare una causa contro Onesimo. A quel tempo, poteva disporre della sua vita a suo piacimento. Se Filemone nutriva amarezza verso il suo schiavo fuggito, la sua testimonianza come dirigente della chiesa di Colossa poteva essere influenzata. Paolo intervenne come mediatore tra questi due uomini. Lui stesso era disposto a pagare quello che era stato rubato. Ma confidava nell’amore cristiano di Filemone per trattare Onesimo come un fratello (al di là del suo rapporto di lavoro).
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RESTAURARE L’UNITA’ ROTTA
Dio ci chiama a cooperare, non a competere. Non ci sono doni maggiori o minori, ma che compiono diversi propositi. Non ci sono persone superiori o inferiori, ma con diverse capacità. Non c’è posto per l’orgoglio o la sottovalutazione, perchè tutto il merito è di Dio. “Vi sono anche diversità di ministeri, ma non vi è che un medesimo Signore” (1ª Corinzi 12:5) In Corinto vi era un evidente problema di unità. (1Co. 1:11-12) Non avevano ancora capito che Dio usa diversi leader e diversi ministeri per svolgere la sua opera. E che tutti loro hanno la stessa importanza di fronte a Dio. Dal consiglio di Paolo ai Corinzi, possiamo imparare che:
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IL PERDONO “in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati” (Colossesi 1:14) Non è il nostro pentimento o la nostra confessione quella che ci concede il perdono, ma la morte di Cristo sulla croce. La confessione è solo il mezzo col quale chiedere il perdono. Dio non ci concede il perdono perché cambia il suo atteggiamento verso di noi, ma perché cambia il nostro atteggiamento verso di Lui. Ricevere i benefici del perdono divino implica che anche noi dobbiamo perdonare agli altri le loro offese. (Matteo 18:21-35) Perdonare gli altri è vitale per il nostro benessere spirituale e libera l’altro dalla nostra condanna. Elimina il nostro rancore verso l’offensore, anche quando il nostro perdono non è accettato.
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“Se i tuoi fratelli sbagliano devi perdonarli, e quando vengono a confessarti la propria colpa, non dire: «Non li ritengo abbastanza umili per perdonarli e non credo che il loro pentimento sia genuino». Chi ti ha dato il diritto di giudicarli, come se potessi leggere nel loro cuore? … Anche noi dobbiamo tutto all'abbondante grazia di Dio: col suo patto di grazia Egli ha fatto di noi i suoi figli e per grazia del Salvatore siamo stati redenti, rigenerati e resi coeredi di Cristo. Trasmettiamo perciò questa grazia agli altri!” E.G.W. (Parole di vita - pag. 167)
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LA RESTAURAZIONE “lascia lì la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta” (Matteo 5:24) Quali tre passi indica Gesù in Matteo 18: per aiutarci a risolvere i conflitti quando un altro membro della chiesa ci ferisce? Resolvere le differenze in privato e con spirito d’amore cristiano. Chiamare una o due persone neutrali per mediare nel conflitto. Convocare il Consiglio Direttivo della Chiesa allo scopo di raggiungere la riconciliazione. Questi passaggi devono essere seguiti nell'ordine indicato. Il processo termina quando la riconciliazione è stata raggiunta e l'unità restaurata. Quante più persone sono coinvolte nel processo, più difficile sarà la riconciliazione.
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“È molto importante capire che il popolo di Cristo deve essere unito in uno; poiché questa unità lega gli uomini a Dio con i legami d'oro dell'amore, e pone ciascuno sotto l'obbligo di operare per i suoi simili ... Non si devono elevare muri di divisione tra gli uomini. Cristo, come il grande centro, deve unire tutti in uno” E.G.W. (Fundamentals of Christian Education, p. 479)
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