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Profili giuridici del dimensionamento del piano strutturale toscano

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Presentazione sul tema: "Profili giuridici del dimensionamento del piano strutturale toscano"— Transcript della presentazione:

1 Profili giuridici del dimensionamento del piano strutturale toscano
Avv. Enrico Amante - Pontedera 25 gennaio 2011

2 La disciplina del dimensionamento
Art. 53 della legge 1/05 Il piano strutturale delinea la strategia dello sviluppo territoriale comunale mediante l'indicazione e la definizione: a) degli obiettivi e degli indirizzi per la programmazione del governo del territorio; b) delle u.t.o.e. che assicurano un'equilibrata distribuzione delle dotazioni necessarie alla qualità dello sviluppo territoriale; c) delle dimensioni massime sostenibili degli insediamenti nonché delle infrastrutture e dei servizi necessari per le unità territoriali organiche elementari, sistemi e sub-sistemi nel rispetto del PIT e del regolamento regionale, nonché sulla base degli standard di cui al dm 2 aprile 1968, n e sulla base e nel rispetto delle quantità complessive minime fissate dall'articolo 41-sexies della legge 17 agosto 1942, n (Legge urbanistica)… pontedera 25/1/2011

3 La disciplina del dimensionamento
Art. 53 della legge 1/05 Il piano strutturale delinea la strategia dello sviluppo territoriale comunale mediante l'indicazione e la definizione: e) delle prescrizioni per gli atti di cui all'articolo 52, comma 2 e degli atti comunali di cui all'articolo 10, comma 2… 4. Le prescrizioni di cui al comma 2, lettera e) definiscono e individuano: a) le quantità, con riferimento alle unità territoriali organiche elementari, sistemi e sub-sistemi, da rispettare con il regolamento urbanistico, nonché i relativi livelli prestazionali da garantire nella progressiva attuazione della strategia di sviluppo territoriale; b) gli interventi da realizzare mediante i piani complessi di cui all'articolo 56; c) i criteri e la disciplina per la progettazione degli assetti territoriali. pontedera 25/1/2011

4 La disciplina del dimensionamento
Art. 54 della legge 1/05 (RU) 5. Le previsioni di cui al comma 4 [la disciplina delle trasformazioni] ed i conseguenti vincoli preordinati alla espropriazione sono dimensionati sulla base del quadro previsionale strategico per i cinque anni successivi alla loro approvazione; perdono efficacia nel caso in cui, alla scadenza del quinquennio dall'approvazione del regolamento o dalla modifica che li contempla, non siano stati approvati i conseguenti piani attuativi o progetti esecutivi. 6. Nei casi in cui il regolamento urbanistico preveda la possibilità di piani attuativi di iniziativa privata, la perdita di efficacia di cui al comma 5 si verifica allorché entro cinque anni non sia stata stipulata la relativa convenzione ovvero i proponenti non abbiano formato un valido atto unilaterale d'obbligo a favore del comune. 7. Alla scadenza di ogni quinquennio dall'approvazione del regolamento urbanistico, il comune redige una relazione sul monitoraggio degli effetti… pontedera 25/1/2011

5 La disciplina del dimensionamento
Impostazione del dimensionamento nella legge 1/05: appartenenza alla parte strategica del PS carattere vincolante ed inderogabile del dimensionamento per il RU consustanzialità del dimensionamento degli insediamenti con quello delle dotazioni pubbliche necessarie stretto collegamento tra dimensionamento e perdita di efficacia quinquennale delle previsioni di trasformazione pontedera 25/1/2011

6 La disciplina del dimensionamento
Problematiche aperte nella legge 1/05: A) problemi sistematici Modalità di quantificazione delle dimensioni massime ad opera del PS (cosa rileva ai fini del conteggio? Solo le nuove previsioni? Od anche i trascinamenti?) Modalità di quantificazione del dimensionamento (s.u.l.; numero di alloggi; etc.). Modalità di articolazione per funzione del dimensionamento pontedera 25/1/2011

7 La disciplina del dimensionamento
Problematiche aperte nella legge 1/05: B) problemi esegetici Legittimità del prelievo integrale ad opera del primo RU Legittimità di meccanismi “perequativi” tra UTOE Rilevanza - o meno – ai fini del prelievo di dimensionamento dei c.d. trascinamenti Rilevanza – o meno – ai fini del prelievo degli interventi sull’esistente Rilevanza – o meno – ai fini del prelievo dei PMAA pontedera 25/1/2011

8 La disciplina del dimensionamento
Problematiche aperte nella legge 1/05: C) problemi “operativi” correlati Modalità di costruzione del RU ai fini del rispetto del dimensionamento (RU tendenzialmente sovradimensionato con clausola di esaurimento – problemi di contabilità) pontedera 25/1/2011

9 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 4 Disposizioni generali sul dimensionamento. 1. Ai sensi dell'articolo 53, comma 2, lettera c), della L.R. n. 1/2005, le dimensioni massime sostenibili degli insediamenti sono stabilite nel piano strutturale, in base agli obiettivi e agli indirizzi strategici definiti ai sensi dell'articolo 5. 2. La sostenibilità di cui al comma 1 deve essere comprovata dagli esiti della valutazione integrata, effettuata ai sensi dell'articolo 11 della L.R. n. 1/2005, e nel rispetto del regolamento regionale di attuazione di cui al comma 5 dello stesso articolo; a tal fine, si fa riferimento alle prescrizioni dettate dal piano strutturale, in conformità con quanto disposto all'articolo 5. 3. Gli standard di cui al decreto ministeriale 2 aprile 1968, n sono comunque da considerarsi quantità minime inderogabili. pontedera 25/1/2011

10 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 7 Quantificazione delle dimensioni mass. sost. 1. Il piano strutturale definisce le dimensioni massime sostenibili….in relazione: a) agli insediamenti esistenti ed ai relativi servizi ed infrastrutture; b) alle previsioni insediative del vigente strumento urbanistico confermate a seguito della valutazione di cui all'articolo 6; c) alle ulteriori previsioni insediative; d) alle conseguenti dotazioni di servizi e infrastrutture, esistenti e di previsione… pontedera 25/1/2011

11 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 7 Articolazioni e parametri per il dimensionamento. 1. Il dimensionamento degli insediamenti contenuto nel piano strutturale è articolato almeno nelle seguenti funzioni: a) residenziale, comprensiva degli esercizi commerciali di vicinato; b) industriale e artigianale, comprensiva delle attività commerciali all'ingrosso e depositi; c) commerciale relativa alle medie strutture di vendita; d) commerciale relativa alle strutture di grande distribuzione; e) turistico-ricettiva; f) direzionale, comprensiva delle attività private di servizio; g) agricola e funzioni connesse e complementari, ivi compreso l'agriturismo. pontedera 25/1/2011

12 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 7 Articolazioni e parametri per il dimensionamento. 2. Ai fini di una omogenea elaborazione dei piani strutturali, il dimensionamento delle funzioni di cui al comma 1 è espresso in metri quadrati di superficie utile lorda. La funzione turistico-ricettiva può essere espressa anche in numero di posti letto. 3. Ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della L.R. n. 1/2005, il dimensionamento delle funzioni è effettuato congiuntamente al dimensionamento minimo complessivo delle attrezzature e dei servizi di interesse pubblico. pontedera 25/1/2011

13 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 8 Disposizioni di raccordo tra PS e RU. 1. Le dimensioni massime sostenibili, di cui all'articolo 53, comma 2, lettera c), della L.R. n. 1/2005, e le quantità previste al comma 4, lettera a), dello stesso articolo, sono individuate all'interno dei sistemi e subsistemi considerati nella loro interezza, nonché delle singole UTOE, con esclusione di ulteriori ambiti di dettaglio. 4. In attuazione dello statuto del territorio contenuto nel piano strutturale, gli indirizzi e le prescrizioni dettate dal piano medesimo per la redazione del regolamento urbanistico e dell'eventuale piano complesso d'intervento sono finalizzati alla attuazione progressiva nel tempo delle quantità di cui all'articolo 53, comma 4, lettera a), della L.R. n. 1/2005. pontedera 25/1/2011

14 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 8 Disposizioni di raccordo tra PS e RU. 5. Nel quadro previsionale strategico quinquennale del regolamento urbanistico sono esplicitati, per ogni singola UTOE, i dimensionamenti prelevati dal piano strutturale, evidenziando altresì il saldo residuo per ciascuna delle funzioni principali di cui all'articolo 7. 6. Alla scadenza del quinquennio dall'approvazione del regolamento urbanistico, o della variante che li contempla, i dimensionamenti che abbiano perduto efficacia ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 55, commi 5 e 6, della L.R. n. 1/2005, rientrano nei quantitativi residui del piano strutturale, disponibili per la definizione del successivo quadro previsionale strategico quinquennale. pontedera 25/1/2011

15 La disciplina del dimensionamento
DPGR 9 febbraio 2007, n. 3/R - Art. 8 Disposizioni di raccordo tra PS e RU. 5. Nel quadro previsionale strategico quinquennale del regolamento urbanistico sono esplicitati, per ogni singola UTOE, i dimensionamenti prelevati dal piano strutturale, evidenziando altresì il saldo residuo per ciascuna delle funzioni principali di cui all'articolo 7. 6. Alla scadenza del quinquennio dall'approvazione del regolamento urbanistico, o della variante che li contempla, i dimensionamenti che abbiano perduto efficacia ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 55, commi 5 e 6, della L.R. n. 1/2005, rientrano nei quantitativi residui del piano strutturale, disponibili per la definizione del successivo quadro previsionale strategico quinquennale. pontedera 25/1/2011

16 La disciplina del dimensionamento
IL DPGR 3/R rafforza La consustanzialità del dimensionamento degli insediamenti con quello delle dotazioni pubbliche necessarie Lo stretto collegamento tra dimensionamento e perdita di efficacia quinquennale delle previsioni di trasformazione pontedera 25/1/2011

17 La disciplina del dimensionamento
Problematiche risolte nel regolamento 3/R A) soluzioni sistematiche Modalità di quantificazione delle dimensioni massime ad opera del PS (tessuto esistente + previsioni [trascinate ed ulteriori] + dotazioni, alla luce della valutazione) Modalità di quantificazione del dimensionamento (mq / s.u.l.) Modalità di articolazione per funzione del dimensionamento (tutte le principali funzioni) pontedera 25/1/2011

18 La disciplina del dimensionamento
Problematiche risolte nel regolamento 3/R B) soluzioni a dubbi esegetici conseguenti alla legge 1/05 Illegittimità del prelievo integrale ad opera del primo RU Illegittimità di meccanismi “perequativi” tra UTOE, salva espressa previsione del PS. Rilevanza ai fini del prelievo di dimensionamento dei c.d. trascinamenti Tendenziale irrilevanza (salva diversa previsione del PS) ai fini del prelievo degli interventi sull’esistente a parità di SUL, anche qualora comportanti mutamento della destinazione (la tematica del dimensionamento attiene alle nuove trasformazioni) pontedera 25/1/2011


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