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PubblicatoBonaventura Bernardo Mancini Modificato 6 anni fa
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Firenze, 5 aprile 2018 Raffaele Ciambrone DG Studente - MIUR
Progettare e realizzare attività di Ricerca-Azione in contesti multiculturali Seminario regionale USR Marche Firenze, 5 aprile 2018 Raffaele Ciambrone DG Studente - MIUR .
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L’immigrazione in Europa
Oltre 21 milioni di persone con cittadinanza non europea Francia, Gran Bretagna e Germania i Paesi con esperienza di immigrazione pluridecennale
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Studenti stranieri in Italia
studenti con cittadinanza non italiana nelle scuole statali e paritarie (dati a.s. 2016/2017). Provengono da 191 Paesi. 9.4% percentuale di studenti stranieri Erano lo 0,47 % nel 1994/1995 (nel 1989: , di cui europei)
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Neo arrivati e nati in Italia
23,654 N.A.I. (2.9% degli studenti stranieri). I nati stranieri in Italia nel 2015 (dati ISTAT) rappresentano quasi il 20% di tutti i nati ( nati da un genitore o da entrambi i genitori stranieri, sul totale di nati in Italia).
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Studenti stranieri nelle scuole italiane
Su 100 studenti stranieri, quasi 90 frequentano scuole del Centro-Nord, poco più di 10 quelle del Sud. 2855 scuole con almeno 30% di studenti stranieri e, di queste, 563 con oltre il 50%. Le 10 province con la più alta percentuale (+ 50%): Prato, Piacenza, Reggio Emilia, Brescia, Mantova, Milano, Parma, Grosseto, Macerata, Verona. Le province con i numeri più alti in assoluto: Milano, Brescia, Torino, Roma.
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Le nazionalità più presenti
Romania:157,153 studenti (19.5% di tutti gli studenti stranieri in Italia) Albania:108,331 (13.4%) Marocco: 101,584 (12.6%) Da questi tre Paesi proviene il 45.5% di tutti gli studenti con cittadinanza non italiana.
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Esiti e ritardo scolastico
In media, il 62,7% degli studenti stranieri di 15 anni è in ritardo e il crescere dell’età aumenta il loro disagio scolastico. Per tutti gli ordini di scuola e per tutti gli anni di corso la percentuale di ripetenti stranieri è superiore a quella degli italiani. Negli istituti tecnici rappresentano il 38,56% sul totale degli studenti stranieri (pari a ); negli istituti professionali rappresentano il 36,9% (pari a ); nei licei rappresentano il 24,5% (pari a ).
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Esiti e ritardo scolastico
Il tasso di ammissione complessivo degli studenti stranieri nelle scuole secondarie di II grado è dell’78, 8%, contro il 90,1% degli italiani (a.s. 2014/2015). (tasso di non ammissione rispetto agli Italiani: + 7,1% al primo anno di corso, + 4,9% al secondo anno di corso, e + 5,8% al terzo anno di corso). Nella scuola secondaria di secondo grado sono in ritardo il 65,1% degli studenti stranieri contro il 23, 3% degli italiani. Tassi di ripetenza elevati, in particolare nel primo anno delle scuole secondarie di primo grado e nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado.
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Esiti e ritardo scolastico
Gli studenti stranieri iscritti ai licei sono più numerosi nella fascia di età considerata regolare (14/18 anni) - mentre per gli istituti professionali la presenza di studenti che superano i 18 anni di età è consistente: sono quasi su , di cui ben superano i 20 anni. Le recenti valutazioni dell’apprendimento, effettuate dall’INVALSI e dall’OCSE, segnalano un avvicinamento progressivo degli studenti di seconda generazione ai livelli di apprendimento degli italiani.
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Governance Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione Osservatorio nazionale per l’integrazione degli studenti stranieri e l’intercultura L’Osservatorio si divide in 5 gruppi di lavoro: L2, formazione, curricoli, nuove generazioni, periferie Programma FAMI – Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, cofinanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea
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La via italiana …. L’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri ha elaborato un documento di riferimento per le politiche d’integrazione scolastica: “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” (2007) Si ispira a quattro principi generali: universalismo, scuola comune, centralità della persona in relazione e intercultura.
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La via italiana… dieci linee d’azione riconducibili a tre grandi macro aree: a) azioni per l’integrazione; b) azioni per l’interazione interculturale; c) gli attori e le risorse. .
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Le dieci linee d’azione
le pratiche di accoglienza e di inserimento nella scuola; l’italiano seconda lingua; la valorizzazione del plurilinguismo; la relazione con le famiglie straniere e l’orientamento; le relazioni a scuola e nel tempo extrascolastico; gli interventi sulle discriminazioni e sui pregiudizi; le prospettive interculturali nei saperi e nelle competenze (il curricolo); l’autonomia e le reti tra istituzioni scolastiche, società civile e territorio; la centralità dei dirigenti scolastici; la formazione dei docenti e del personale non docente. .
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Le nuove linee guida del 2014
importanza strategica dell’italiano L2, anche nel secondo ciclo, per l’acquisizione della lingua per lo studio; necessità di un orientamento che coinvolga le famiglie, attento a favorire scelte libere da condizionamenti sociali, coerenti con le effettive vocazioni degli studenti; ruolo dei CPIA nella promozione di percorsi integrati tra istruzione, qualificazione professionale, orientamento al lavoro; attenzione al tema dell’integrazione dei bambini e ragazzi Rom (di cittadinanza italiana e non); attenzione al tema delle seconde generazioni e della cittadinanza e l’indicazione della metodologia didattica della “peer education”.
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Diversi da chi? Ribadire l’inserimento immediato degli alunni neoarrivati. Rendere consapevoli dell’importanza della scuola dell’infanzia. Contrastare il ritardo scolastico. Accompagnare i passaggi; adattare il programma e la valutazione. Organizzare un orientamento efficace. Sostenere l’apprendimento dell’italiano L2. Valorizzare la diversità linguistica. Prevenire la segregazione scolastica. Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo. Promuovere l’educazione interculturale nelle scuole.
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Italiano L2 italBase e Italstudio
L’alfabetizzazione linguistica riguarda principalmente i neo arrivati in Italia, ultratredicenni, provenienti da Paesi di lingua non latina Per gli studenti stranieri nati in Italia, le necessità di intervento vertono su: povertà lessicale, uso di forme dialettali, scarsa conoscenza della grammatica, etc. .
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Azioni MIUR L’insegnamento dell’italiano come L2 per studenti stranieri delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con particolare attenzione ai neoarrivati. L’accoglienza e il sostegno linguistico per i minori stranieri non accompagnati
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Azioni 2016 Avviare e realizzare un Piano pluriennale per l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda per alunni e studenti stranieri, prevedendo interventi intensivi di insegnamento attraverso corsi e laboratori in orario scolastico e sostegno linguistico in orario extrascolastico. Interventi di potenziamento dei percorsi di sensibilizzazione ai temi dell’integrazione e contrasto alla discriminazione in ambito scolastico. Perseguire nelle scuole la diffusione e l’adozione di strategie curricolari, di metodologie didattiche e di approcci valutativi rispettosi delle differenze culturali e adeguati alle esigenze degli alunni e studenti stranieri, anche valorizzando la dimensione plurilingue e internazionale degli studenti di origine non italiana. Interventi di prevenzione dell’insuccesso e del ritardo scolastico degli alunni e studenti stranieri. Interventi di promozione del coinvolgimento attivo delle famiglie di migranti alla vita scolastica, valorizzando la capacità di accoglienza e di comunicazione da parte delle scuole.
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Azioni MIUR Interventi di valorizzazione dell’identità culturale e delle esperienze di peer education, attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti e in particolare delle seconde generazioni. Interventi volti a sviluppare/rafforzare le reti tra gli Istituti Scolastici e ad istituire sportelli e punti di riferimento anche attraverso il coinvolgimento di mediatori culturali e di associazioni del terzo settore. Interventi di rafforzamento delle attività e dei servizi di orientamento a sostegno del percorso scolastico e nella fase di transizione all’istruzione superiore e, da questa, al mondo del lavoro. Promozione, in ambito UE, di partenariati didattici e scambi culturali internazionali.
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Il programma FAMI Il programma FAMI (Fondo Asilo Migrazioni e Integrazione) è gestito dal Ministero dell'Interno, con Autorità Responsabile presso il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione. Il fondo è cofinanziato dall'Unione Europea ed è destinato alle politiche di integrazione dei migranti. .
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Progetti FAMI 1) L'Europa inizia a Lampedusa, per azioni di sensibilizzazioni rivolti agli studenti italiani ed europei, collegate alla Giornata nazionale in memoria delle vittime delle migrazioni - che si celebra il 3 ottobre - istituita con legge 21 marzo n. 45. stanziamento euro 2) Piano pluriennale di formazione per la qualificazione del sistema scolastico stanziamento 4 milioni di euro .
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Progetti FAMI 3) progetto sperimentale per la creazione di mediatori interculturali (MICSE) stanziamento 2,5 milioni di euro 4) Qualificazione del sistema scolastico in contesti multiculturali stanziamento 13 milioni di euro Il progetto è stato inserito in un bando multiazione emanato dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, individuato quale Autorità Delegata. In questo caso, le relative somme sono gestite dalle Regioni e non dal MIUR. Il bando – del valore complessivo di 32 milioni di euro – si è articolato in quattro azioni, una dedicata al sistema scolastico e ha previsto la partecipazione obbligatoria delle scuole. .
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Progetti FAMI 5) Azioni e strumenti di governo per la qualificazione del sistema scolastico in contesti multiculturali. Stanziamento 3 mln di euro 6) Azioni a sostegno dei Minori Stranieri non Accompagnati (in corso di approvazione) .
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Progetto FAMI 740 Piano pluriennale di formazione per dirigenti, insegnanti e personale ATA di scuole ad alta incidenza di alunni stranieri 1000 Dirigenti Scolastici delle scuole a più alta incidenza di stranieri docenti dei diversi ordini e gradi utilizzabili come risorse esperte su reti territoriali di scuole. 2000 unità di personale ATA .
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Ripensare e rinnovare la didattica
La presenza di alunni, studenti, famiglie di origini diverse può essere davvero, come indicano le nostre ultime Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, del Febbraio 2014, “un’occasione per ripensare e rinnovare l’azione didattica a vantaggio di tutti, un’occasione di cambiamento per tutta la scuola”.
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Grazie per l’attenzione
Italian Ministry of Education
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