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MODULO GIURIDICO NORMATIVO

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Presentazione sul tema: "MODULO GIURIDICO NORMATIVO"— Transcript della presentazione:

1 MODULO GIURIDICO NORMATIVO
AI SENSI DEL D.LGS. 81/08 ART. 37 E DELL'ACCORDO STATO REGIONI DEL 21 DICEMBRE 2011 MODULO GIURIDICO NORMATIVO EDIZIONE DEL 02/03/2017 GENOVA STEFANO GINI – RSPP ARPAT

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3 13 TITOLI 306 ARTICOLI ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO
Principi comuni Luoghi di lavoro Uso di Attrezzature e DPI Cantieri temporanei o mobili Segnaletica MMC VDT Agenti fisici Sostanze pericolose Agenti biologici Atmosfere esplosive Disposizioni penali Norme transitorie e finali ALLEGATO 306 ARTICOLI ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO Il Decreto Legislativo si compone di 13 Titoli e di 51 allegati • l primo (“Principi comuni”), il dodicesimo (“Disposizioni diverse in materia penale e di procedura penale”) ed il tredicesimo (“Norme transitorie e finali”) hanno valore generale • Ridotto sistema sanzionatorio da 1391 sanzioni a 400 • I Titoli dal II al XI svolgono di fatto una funzione sostanzialmente “compilativa” e di aggiornamento di alcune parti tecniche • Le maggiori novità del provvedimento sono presenti nel Titolo I ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO ALLEGATO 51 ALLEGATI 3

4 D.P.R. 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro
D.P.R. 164/56: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni D.P.R. 303/56: Norme generali per l’igiene del lavoro (ad eccezione dell’art. 64) D. Lgs. 626/94 4

5 D. Lgs. 277/91: Attuazione della direttiva … in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici durante il lavoro, …. D. Lgs. 493/96 : Attuazione della direttiva … prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o salute sul luogo di lavoro D. Lgs. 494/96 : Attuazione della direttiva … prescrizioni minime di sicurezza e salute da attuare nei cantieri temporanei e mobili 5

6 Il decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio, e a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati 6

7 I principali di tali destinatari sono:
Il D.Lgs. 81/08 ha confermato gli stessi destinatari degli obblighi giuridici in tema di sicurezza previsti dal D. Lgs. 626/94. I principali di tali destinatari sono: IL DATORE DI LAVORO I DIRIGENTI I PREPOSTI I LAVORATORI 7

8 DATORE DI LAVORO DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI 8

9 Potere di spesa/gestionale Massima autonomia decisionale
Soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore Soggetto al quale è attribuita la responsabilità prevenzionale contestualmente al concreto esercizio del potere organizzativo e direttivo. 9

10 Esercitano le funzioni gerarchiche più elevate, subito al di sotto del Datore di lavoro, in forza della loro posizione nell’organigramma o di deleghe o procure speciali loro attribuite. Pertanto essi hanno le medesime responsabilità dei datori di lavoro, per i compiti delegabili, nei settori aziendali di loro competenza. Persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando su di essa. 10

11 Alter ego del Datore di Lavoro
DIRIGENTE DELEGATO Alter ego del Datore di Lavoro Soggetto delegato dal datore di lavoro, con autonomia decisionale e di spesa, che, nell’espletamento delle funzioni delegate, ha poteri di organizzazione, gestione e controllo in materia di salute e sicurezza sul lavoro 11

12 E’ colui che sovrintende direttamente
all’attività lavorativa e al quale sono riservate soprattutto funzioni di VIGILANZA Elevata qualificazione tecnica Compiti di istruzione, coordinamento e controllo 12

13 LAVORATORE E’ colui che svolge un’attività lavorativa nell’ambito Dell’organizzazione 13

14 Il Datore di lavoro ha i seguenti compiti e responsabilità:
• PROVVEDE all’elaborazione del Documento di Valutazione di tutti i Rischi (DVR); • DESIGNA il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. • VIGILA, in caso di delega di funzioni, sull’operato del dirigente delegato, anche attraverso i sistemi di verifica e controllo adottati. 14

15 L’effettuazione della valutazione dei rischi
I compiti non delegabili del Datore di Lavoro sono: L’effettuazione della valutazione dei rischi L’elaborazione del conseguente documento La nomina del RSPP. 15

16 l’applicazione a tutte le attività aziendali delle misure di prevenzione e protezione, delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza stabilite in conseguenza della valutazione dei rischi; l’effettuazione dell’informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, con particolare riferimento ai rischi derivanti dalla mansione e alle misure di prevenzione e protezione previste a fronte di tali rischi la nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria in tutti i casi previsti e la richiesta dell’osservanza degli obblighi previsti a suo carico 16

17 La designazione dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure per la gestione delle emergenze La fornitura ai lavoratori dei necessari dispositivi di protezione individuale L’effettuazione della vigilanza sulla corretta applicazione delle norme di legge e aziendali di sicurezza 17

18 dare attuazione, anche per il tramite dei loro preposti, nelle strutture di competenza, ai documenti di valutazione dei rischi; garantire il rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza dei lavoratori relativa ai contratti di appalto e d’opera; impartire disposizioni ai propri preposti, affinché quest’ultimi vigilino sul rispetto, da parte dei singoli lavoratori di tutte le procedure e istruzioni di lavoro in sicurezza e sia fatto uso appropriato delle attrezzature e dei dispositivi individuali e collettivi di protezione 18

19 attivare la necessaria formazione, informazione e addestramento dei propri preposti e dei lavoratori, anche tramite le competenti strutture aziendali; supportare il datore di lavoro per l’effettuazione e aggiornamento della valutazione dei rischi e del relativo documento, per quanto di competenza. 19

20 Deve adempiere a tutti gli obblighi prescritti dalla normativa vigente per la sicurezza, secondo quanto previsto nelle rispettive deleghe in particolare, deve: 20

21 supportare il datore di lavoro nell’effettuazione e aggiornamento della valutazione dei rischi e relativa elaborazione del documento di valutazione dei rischi; curare il buon funzionamento e i controlli del modello di organizzazione e di gestione della sicurezza, ivi inclusa l’attività del Medico Competente e la nomina dello stesso; 21

22 curare lo svolgimento delle attività di natura organizzativa relativa alla gestione delle emergenze, primo soccorso, riunioni periodiche di sicurezza, consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; verificare il rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi ad attrezzature, impianti e a luoghi di lavoro, interfacciandosi con le ditte terze competenti; 22

23 curare l’acquisizione e conservazione dei documenti e certificazioni obbligatorie di legge anche tramite le società terze competenti per gli impianti, attrezzature e ambienti; curare la formazione e l’informazione dei preposti e dei lavoratori, anche tramite le strutture aziendali competenti; dare istruzioni, in materia di sicurezza sul lavoro, ai dirigenti con responsabilità di strutture organizzative. 23

24 curare l’acquisizione e conservazione dei documenti e certificazioni obbligatorie di legge anche tramite le società terze competenti per gli impianti, attrezzature e ambienti; curare la formazione e l’informazione dei preposti e dei lavoratori, anche tramite le strutture aziendali competenti; dare istruzioni, in materia di sicurezza sul lavoro, ai dirigenti con responsabilità di strutture organizzative. 24

25 I principali obblighi del preposto sono:
SOVRINTENDERE E VIGILARE sulla osservanza da parte dei lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale In caso di persistenza della inosservanza degli obblighi di legge, INFORMARE I LORO SUPERIORI DIRETTI 25

26 SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE al Datore di lavoro o al Dirigente ogni anomalia (cattivo stato manutentivo, malfunzionamenti, rotture, ecc.) di opere, impianti, macchine e attrezzature utilizzate dai lavoratori a lui gerarchicamente sottoposti, nonché ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza FREQUENTARE APPOSITI CORSI DI FORMAZIONE secondo quanto previsto dalla legge 26

27 SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE
al Datore di lavoro o al Dirigente ogni anomalia (cattivo stato manutentivo, malfunzionamenti, rotture, ecc.) di opere, impianti, macchine e attrezzature utilizzate dai lavoratori a lui gerarchicamente sottoposti, nonché ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza FREQUENTARE APPOSITI CORSI DI FORMAZIONE secondo quanto previsto dalla legge 27

28 I progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia. 28

29 attrezzature di lavoro, DPI ed impianti
Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro, DPI ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. 29

30 Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici, per la parte di loro competenza, devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti. 30

31 Il lavoratore è colui che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro, pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere 31

32 Art. 20 – Obblighi dei lavoratori “Ogni lavoratore deve
prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni (….omissis) DOBBIAMO IMPARARE AD OPERARE PER LA NOSTRA SICUREZZA Il Decreto legislativo 81/08 ci obbliga ad essere protagonisti della nostra sicurezza 32

33 CONTRIBUIRE, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza suoi luoghi di lavoro OSSERVARE le disposizioni e le istruzioni impartite da datore di lavoro, dirigenti preposti in merito alla protezione collettiva ed individuale 33

34 UTILIZZARE in modo appropriato i D.P.I.
UTILIZZARE correttamente macchinari, attrezzature, sostanze, preparati pericolosi, mezzi di trasporto, dispositivi di sicurezza UTILIZZARE in modo appropriato i D.P.I. SEGNALARE immediatamente al datore di lavoro, dirigente o preposto le deficienze delle apparecchiature, dei D.P.I. e le condizioni di pericolo 34

35 ADOPERARSI direttamente in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente; NON RIMUOVERE O MODIFICARE senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; NON COMPIERE DI PROPRIA INIZIATIVA operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; 35

36 PARTECIPARE ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
SOTTOPORSI ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente 36

37 TRA CANDIDATI R.S.U. all’interno dell’azienda (> 15 lav)
E’ ELETTO: TRA CANDIDATI R.S.U. all’interno dell’azienda (> 15 lav) DIRETTAMENTE all’interno dell’azienda o di più aziende del territorio o comparto (< 15 lav) 1 R.L.S. < 200 ADDETTI 3 R.L.S. > 200 E < 1000 ADDETTI 6 R.L.S. > 1000 ADDETTI RICEVE, A RICHIESTA, COPIA DEL DVR REGISTRO INFORTUNI DUVRI È CONSULTATO SU: VALUTAZIONE DEI RISCHI DESIGNAZIONE DI RSPP E ASPP E DEGLI ADDETTI AI SERVIZI DI EMERGENZA ORGANIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE HA ACCESSO: 1) LUOGHI DI LAVORO 2) DOCUMENTAZIONE DELLA RELAZIONE CON AUTORITA’ COMPETENTI INOLTRE: FORMULA OSSERVAZIONI IN OCCASIONI DI VISITE DELLE AUTORITA’ COMPETENTI PARTECIPA ALLA RIUNIONE PERIODICA DI SICUREZZA AVVERTE IL RESPONSABILE DELL’AZIENDA DEI RISCHI RILEVATI PUÒ FAR RICORSO ALLE AUTORITA’ COMPETENTI RICEVE INFORMAZIONI SU: VALUTAZIONE DEI RISCHI MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZ. SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI MACCHINE E IMPIANTI ORGANIZZAZIONE E AMBIENTI DI LAVORO INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI 37

38 Insieme di persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali nell’azienda 38

39 Collabora all’attività di prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, in posizione di staff con il datore di lavoro, mediante proposte e suggerimenti 39

40 Costituisce lo strumento tecnico-operativo che il datore di lavoro e gli altri soggetti obbligati utilizzano per adempiere ai propri doveri di prevenzione 40

41 l'individuazione dei fattori di rischio
41

42 la valutazione dei rischi e l'individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale. 42

43 la proposta di programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
l’elaborazione delle misure di prevenzione e protezione e delle procedure di sicurezza per le varie attività aziendali, e il loro controllo la proposta di programmi di informazione e formazione dei lavoratori; la partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di sicurezza. 43

44 Persona designata dal datore di lavoro in possesso di attitudini e adeguate capacità, in grado di gestire e coordinare il Servizio 44

45 Medico di qualificata professionalità
identificato nell’ambito di ciascuna organizzazione e in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente, collabora col Datore di lavoro e col Servizio di Prevenzione e Protezione, ai fini della valutazione dei rischi e per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria e degli altri compiti previsti dalla normativa vigente. 45

46 Effettuare gli accertamenti sanitari
Obblighi del Medico competente: Effettuare gli accertamenti sanitari Esprimere parere di idoneità alla mansione specifica al lavoro. Istituire e aggiornare, per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, una cartella sanitaria e di rischio Collaborare con il datore di lavoro all’organizzazione del pronto soccorso 46

47 5. Visitare congiuntamente al RSPP gli ambienti di lavoro almeno due volte all’annoFornire informazioni ai lavoratori sul significato degli accertamenti sanitari 47

48 6. Consegnare, su richiesta del lavoratore sottoposto ad accertamenti sanitari, copia della documentazione della cartella sanitaria e di rischio (art. 25 lett. e), così come modificata dall’art. 15 co. 1 lett b)del D.L.vo 106/2009) 48

49 8. Compiere accertamenti ulteriori, su richiesta del lavoratore
5. Compiere accertamenti preventivi ai fini della valutazione di idoneità del lavoratore alla mansione specifica 8. Compiere accertamenti ulteriori, su richiesta del lavoratore 49

50 dal controllo degli organismi interni all’attività lavorativa;
Il rispetto della normativa in materia di igiene e sicurezza del lavoro, è garantito: dal controllo degli organismi interni all’attività lavorativa; Il primo livello di prevenzione dagli interventi ispettivi delle strutture pubbliche preposte alla vigilanza 50

51  Azienda sanitaria locale  Direzione provinciale del lavoro
I principali organismi attualmente preposti alla vigilanza in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sono:  Azienda sanitaria locale  Direzione provinciale del lavoro  INAIL - ISPESL  Vigili del fuoco 51

52 le verifiche per il rispetto delle norme antinfortunistiche;
l’adozione degli eventuali provvedimenti sanzionatori; gli accertamenti a seguito di incidenti sul lavoro 52

53 53

54 Pericolo Una situazione, una sostanza, un oggetto che, per le sue proprietà o caratteristiche, ha la capacità potenziale di causare un danno alle persone. Rischio E’ la probabilità che un pericolo possa provocare un danno alle persone. 54

55 Danno E’ la conseguenza dovuta all’esposizione o all’intervento di un pericolo al momento che concretizza la sua potenzialità causando un incidente o un infortunio. 55

56 DALLA SUSSISTENZA DEL PERICOLO
IL RISCHIO DIPENDE DALLA SUSSISTENZA DEL PERICOLO ma anche: dal tipo di mansione svolta da come viene svolta dal livello di esposizione dalla durata dell’esposizione dalle caratteristiche individuali 56

57 • Evidenza • Fattori soggettivi • Fattori culturali
• Fattori legislativi 57

58 Come fare quindi a rendere oggettiva una
valutazione facendo in modo che la soggettività della percezione non incida sul risultato finale? 58

59 Valutazione del rischio R = p x D dove: R = rischio
p = probabilità che l’evento dannoso si verifichi D = gravità dell’evento (danno) 59

60 Agiscono sulla probabilità tutti gli interventi ed accorgimenti
MISURE DI PREVENZIONE Agiscono sulla probabilità tutti gli interventi ed accorgimenti che possono ridurre la probabilità che il pericolo si trasformi in rischio; quest’ultimo, a sua volta, può essere diminuito riducendo la probabilità con cui l’evento dannoso può verificarsi e/o la sua gravità o magnitudo. 60

61 Agiscono sulla magnitudo (danno)
MISURE DI PROTEZIONE Agiscono sulla magnitudo (danno) sono gli accorgimenti, gli interventi ed i dispositivi idonei a proteggere gli operatori in caso di eventi dannosi e quindi sono idonee a ridurre i danni. 61

62 E' l‘insieme di tutte le attività volte all’identificazione dei pericoli presenti sul luogo di lavoro o che derivino dalle lavorazioni

63 La valutazione, anche nella
scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori,

64 Compresi lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo
stress lavoro-correlato, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale

65 I RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI
Scelta delle attrezzature Deve valutare nella Scelta delle sostanze e preparati pericolosi Sistemazione dei luoghi di lavoro I RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI 65

66 STRUTTURE EDILIZIE E LORO MANUTENZIONE
IMPIANTI MACCHINE ATTREZZATURE INCENDI E/O ESPLOSIONI

67 AGENTI CHIMICI AGENTI FISICI AGENTI BIOLOGICI

68 RISCHI DA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
(detti anche rischi “trasversali”)

69 elaborato ai sensi dell’art. 17, comma 1 lettera a) del D.Lgs. 81/2008
69

70 relazione su i criteri adottati per la valutazione;
misure di prevenzione e di protezione attuate e DPI adottati; programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, e i ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere; 70

71 nominativo del RSPP, del RLS o RLST e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio; individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento; 71


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