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I’LL DO MY BES(T) istituto comprensivo di signa a.s. 2017/2018

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Presentazione sul tema: "I’LL DO MY BES(T) istituto comprensivo di signa a.s. 2017/2018"— Transcript della presentazione:

1 I’LL DO MY BES(T) istituto comprensivo di signa a.s. 2017/2018
1^ giornata di formazione e conoscenza

2 I nostri allievi Alunni con B.E.S.
Direttiva del MIUR sui B.E.S. del 27/12/2012:Istituzionalizzati Handicap (L. 104/92) Stranieri (varia legislazione corrente) DSA (L. 170/10)Non istituzionalizzati Disturbi del comportamento (anche ADHD) Apprendimenti precoci Svantaggio socioculturale, familiare, affettivo

3 Tuteliamo e valorizziamo: PEI e PDP
Sono gli strumenti fondamentali che contraddistinguono ciascuna istituzione scolastica veramente inclusiva che si pone come obiettivo il successo formativo di tutti gli alunni, ciascuno secondo i propri punti di forza e debolezza, secondo i propri tempi e stili di apprendimento Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) E' il documento ufficiale che accompagna gli alunni in situazione di disabilità certificata con L L'integrazione e inclusione scolastica degli alunni disabili certificati con L. 104 deve passare necessariamente attraverso la stesura, l'approvazione e la realizzazione del PEI.

4 IL PEI – LEGGE 104/1992 art. 12 comma 5
Diagnosi Funzionale potenzialità di sviluppo su cui elaborare l'intervento educativo Profilo Dinamico Funzionale le possibilità di recupero In che modo ci aiutiamo ? Interventi che tengano conto delle difficoltà e delle potenzialità dell'alunno A cosa serve ? Interventi finalizzati alla realizzazione del diritto all'istruzione, all'integrazione e all'inclusione scolastica

5 Prego, venga pure in classe, nessun disturbo, anzi… (DSA)

6

7 La mente, tesoro inesplorato
La dislessia la mente di un dsa watch?v=ZllhBhIR0BA watch?v=ZEa99OpS9EU

8 La scuola di tutti e di ciascuno
“..…l’uomo è come un albero.Se ti metti di fronte per vedere se crescee di quanto sia cresciuto, non vedrai nulla.Ma curalo in ogni momento, liberalo dal superfluo e tienilo pulito… ed esso, a tempo debito, comincerà a crescere” Giuseppe Bertagna La scuola ha un problema solo. I ragazzi che perde.Se si perdono i ragazzi più difficili, la scuolanon è più scuola. Chi era senza basi, lento, svogliato, si sentiva il preferito,veniva accolto come voi accogliete il primo della classe.Sembrava che la scuola fosse tutta per lui. Finché non aveva capito, gli altri non andavano avanti. Don Lorenzo Milani (da Lettera a una Professoressa, 1977)

9 LE PAROLE CHIAVE La scuola inclusiva favorisce l’apprendimento di tutti, perché al centro dell’azione educativa c’è l’alunno-individuo, con le proprie diversità e caratteristiche. La diversità è intesa come ricchezza, non come mancanza…. Inclusione a scuola come? accoglienza; accettazione; senso di appartenenza e riconoscimento delle particolarità di ciascuno perché? per sviluppare al meglio: l’aspetto affettivo-relazionale l'aspetto cognitivo

10 L’accoglienza implica la possibilità di operare scelte progettuali, organizzative, metodologiche- didattiche adatte a ciascun allievo presuppone la collaborazione tra i docenti del C.d.C., la cooperazione/alleanza scuola-famiglia conduce alla personalizzazione del percorso formativo dell’alunno con metodologie e strategie didattiche opportune

11 Che cosa significa personalizzare ?
Personalizzare significa: tener conto delle caratteristiche peculiari dell’alunno e accompagnarlo in modo consapevole a riconoscere se stesso; aiutarlo ad essere protagonista ed artefice del proprio destino; adottare metodi e strategie didattiche che gli consentano di realizzare quanto sopra.

12 Le strategie metodologico-didattiche
Apprendimento cooperativo e collaborativo Potenziamento delle strategie logico-visive Empatia e intelligenza emotiva

13 L’INCLUSIONE NELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Comprensivo opera per favorire l’Inclusione attraverso le seguenti azioni: Riunioni con i docenti e con le F.S., poiché l’Inclusione è argomento che riguarda tutti gli ambiti disciplinari Convocazione del GLI ( Gruppo di Lavoro per l’Inclusività ) che ha il compito di rilevare gli alunni con BES presenti nell’Istituto e valutare il livello di incluisività, definire il sostegno per gli alunni con H, elaborare il PAI (piano Annuale per l’Inclusione). Il PAI, da redigere entro giugno, è deliberato a giugno dal Collegio dei Docenti ed è un documento in cui si esplicitano le linee culturali, pedagogiche, operative e di gestione delle risorse della scuola è parte integrante del POF. Collaborazione con i C.T.S. ( Centri territoriali di supporto ) di Empoli e di Sesto Fiorentino. Si tratta di Centri che attivano reti di Scuole e servizi nell’ottica dell’inclusione degli alunni con BES attraverso corsi di formazione per l’uso delle nuove tecnologie; Collaborazione con l’Amministrazione Comunale per l’attivazione di progetti di natura socio- culturale aventi lo scopo di prevenire la dispersione scolastica e favorire l’inclusione (Cooperativa G. di Vittorio per Gabbiano/Albatros e Coop. Cepiss per Scuola Aperta, Pro-loco). Inoltre, presso la Scuola A. Paoli è operante lo sportello di “Centro Ascolto” gestito dallo psicologo dell’ Istituto. Attiva corsi di recupero disciplinare e PON per l’inclusione ( in questo a.s. è stato attivato il PON “italiano…in gioco” per la scuola Primaria e “Italiano …insieme” per la secondaria.

14 …Non insegno mai nulla ai miei allievi, cerco solo di metterli in condizioni di poter imparare. Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà la sua vita a credersi stupido… A. EINSTEIN


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