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Ripasso di storia guerre d’indipendenza e unità d’italia

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Presentazione sul tema: "Ripasso di storia guerre d’indipendenza e unità d’italia"— Transcript della presentazione:

1 Ripasso di storia guerre d’indipendenza e unità d’italia
Le domande della verifica sviluppate per punti

2 Domanda 1 qual è la situazione europea alla vigilia del ‘48?
Crisi economica in città e in campagna (sovrapproduzione nelle fabbriche e malattia delle patate) Proteste dei borghesi che chiedono Costituzione e Indipendenza Contadini e operai appoggiano le richieste dei borghesi Iniziano i moti del 1848: Europa (Marzo): Parigi Italia (Marzo): Napoletano, Venezia, Milano (5 giornate), Modena e Parma.

3 Domanda 2 Perché la prima guerra d’indipendenza è stata un equivoco?
23 Marzo 1848: re Carlo Alberto di Savoia dichiara guerra all’Austria e il resto dell’Italia lo appoggia Equivoco! Per Carlo Alberto era una guerra dinastica di espansione Per il resto dell’Italia era l’inizio del Risorgimento (guerra per unificare l’Italia, renderla indipendente e trasformarla in uno stato costituzionale moderno) Errori tattici di Carlo Alberto (Quadrilatero) Sconfitte italiane a Custoza e Novara Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II che firma l’armistizio con l’Austria Si torna allo status quo ante

4 Domanda 3 perché il regno di sardegna rappresenta un’eccezione nel panorama italiano dopo il ‘48?
Situazione italiana dopo il ‘48: pesante repressione austriaca crisi economica (aumento tasse, malattia della vite) Il Regno di Sardegna è un’eccezione positiva: Vittorio Emanuele secondo mantiene la costituzione concessa dal padre Massimo d’Azeglio (capo del governo) emana le Leggi Siccardi (1850) contro i privilegi del clero (la chiesa diventa nemica del Regno di Sardegna) Cavour (presidente del consiglio dal 1852) promuove lo sviluppo economico con trattati commerciali con vari paesi europei e con interventi sull’economia italiana Cavour vuole che l’Italia diventi una monarchia parlamentare, unita e indipendente, sotto la guida di Vittorio Emanuele II per ottenere questo scopo, cerca l’aiuto della Francia di Napoleone III e approfitta dell’occasione offerta dalla Guerra di Crimea ( ).

5 Domanda 4 perché cavour partecipa alla guerra di crimea?
La Russia dichiara guerra alla Turchia (1854). Inghilterra e Francia temono l’espansione della Russia, si alleano e le dichiarano guerra. Cavour manda i bersaglieri piemontesi, sotto il comando del generale Lamarmora, ad aiutare le truppe anglo-francesi. L’assedio di Sebastopoli in Crimea, importante base navale russa sul Mar Nero, porta alla sconfitta della Russia (1855). Nelle Trattative di Parigi (1856), Cavour sostiene la causa italiana Cavour firma con Napoleone III gli accordi segreti di Plombières (1858): se l’Austria attaccherà l’Italia, i Francesi interverrano. Inizia la tattica italiana di provocazione all’Austria che porta alla dichiarazione di guerra dell’Austria (30 Aprile 1859). Rispettando gli accordi di Plombières, la Francia si allea con l’Italia e inizia la Seconda Guerra d’Indipendenza

6 Domanda 5 perché la seconda guerra d’indipendenza subisce un’improvvisa battuta d’arresto?
Rispondendo alle provocazioni italiane, l’Austria dichiara guerra all’Italia (30 Aprile 1859). Rispettando gli accordi di Plombières, la Francia di Napoleone III si allea con l’Italia: inizia così la Seconda Guerra d’Indipendenza. Le truppe franco-piemontesi vincono le prime battaglie. Garibaldi guida i Cacciatori delle Alpi e libera le città lombarde. Anche le truppe dello Stato Pontificio (nemico del Regno di Sardegna dai tempi delle leggi Siccardi di d’Azeglio del 1850) vengono sconfitte Napoleone III non vuole però una guerra lunga e costosa, percò o firma con l’Austria l’armistizio di Villafranca (1859). Cavour, deluso da quello che considera un “tradimento” della Francia, si dimette ma torna al governo l’anno successivo. Intanto, Emilia Romagna e Toscana (con un plebiscito) votano l’annessione al Regno di Sardegna. A questo punto, bisogna liberare il Meridione: Crispi (democratico) pianifica un intervento di Garibaldi, che viene incaricato di far scoppiare una ribellione dei contadini siciliani contro il re Francesco II di Borbone.

7 Domanda 6 perché la spedizione dei mille è stata fraintesa e garibaldi, a un certo punto, è stato “bloccato”? Seguendo il piano democratico di liberazione del Meridione, Crispi incarica Garibaldi di sobillare i contadini siciliani, facendo scoppiare una ribellione contro il re Francesco II di Borbone. Maggio 1860: Garibaldi e i Mille (volontari) salpano da Quarto (presso Genova) e sbarcano a Marsala (presso Trapani). Sconfiggono l’esercito borbonico a Calatafimi (vicino a Trapani), reclutano volontari e giungono a Palermo. Nascono delle incomprensioni: i Garibaldini lottano per l’Unità d’Italia i contadini siciliani pensano sia una rivoluzione sociale massacro di Bronte (i contadini massacrano borghesi e nobili, i Garibaldini per punizione li fucilano) I Mille continuano la loro marcia: dopo la vittoria di Milazzo, sbarcano in Calabria. Liberata la Calabria, Garibaldi raggiunge Napoli e assume la dittatura del Regno delle Due Sicilie in nome del re d’Italia. Cavour inizia a temere che il Meridione diventi una repubblica democratica autonoma e non una parte del Regno dei Savoia. Ordina quindi a Garibaldi di fermarsi sul fiume Volturno. Intanto, Vittorio Emanuele II ha invaso parte dello Stato Pontificio. A Teano (Campania) incontra Garibaldi che gli “consegna” il Regno delle Due Sicilie (storica stretta di Mano).


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