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PubblicatoMaurizio Raimondi Modificato 5 anni fa
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ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI VICENZA Vicenza, 13 marzo 2003
MANTOVANI MERLIN & TONELLOTTO ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI VICENZA Vicenza, 13 marzo 2003 LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI Avv. Federico Peres – Avv. Marina Zalin Butti & Partners - Avvocati Via Leoncino, 10 – Verona Avv. Marco Tonellotto Mantovani Merlin & Tonellotto – Studio Legale Associato C.so SS. Felice e Fortunato, Vicenza
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LA CIRCOLAZIONE DEI SITI CONTAMINATI
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DI VICENZA la bonifica dei siti contaminati 13 marzo 2003 ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI RESPONSABILITA’ DELLA CONTAMINAZIONE E PROPRIETARIO DEL SITO CONTAMINATO LA CIRCOLAZIONE DEI SITI CONTAMINATI
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (1)
Il D.P.R. n. 915/82 - art. 9 “E’ vietato l’abbandono, lo scarico o il deposito incontrollato dei rifiuti in aree pubbliche e private soggette ad uso pubblico. In casi di inadempienza il sindaco allorchè sussistano motivi sanitari, igienico o ambientali, dispone con ordinanza, previa fissazione di un termine per provvedere, lo sgombero di dette aree in danno dei soggetti obbligati”.
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (2)
La disciplina normativa di cui al D.P.R. n. 915/82 distingueva le seguenti attività illecite: abbandono di rifiuti deposito incontrollato di rifiuti discarica abusiva stoccaggio non autorizzato di rifiuti
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (3)
Art. 18 l.n.349/1986 il danno ambientale soggetti legittimati titolare diritto al risarcimento condotta elemento soggettivo quantificazione del danno impiego somme recuperate
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (4)
Art. 3 comma 32 l.n. 549/95 legge finanziaria per il 1996 l’utilizzatore a qualsiasi titolo o, in mancanza, il proprietario dei terreni sui quali insiste la discarica abusiva, è tenuto in solido agli oneri di bonifica, al risarcimento del danno ambientale e al pagamento del tributo e delle sanzioni pecuniarie ai sensi della presente legge, ove non dimostri di avere presentato denuncia di discarica abusiva ai competenti organi della regione,prima della contestazione della violazione di legge
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (5)
Sull’art. 3 comma 32 l.n. 549/1995 La norma è vigente (non ricorre un’ipotesi di abrogazione tacita) intende responsabilizzare il soggetto che ha la materiale disponibilità del fondo diversa è la ratio rispetto al D.M. n. 471/99 alcune disposizioni regolamentari a livello locale la richiamano espressamente
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (6)
Giurisprudenza proprietario - concorso di reato - mancata segnalazione ordine di sgombero - proprietario non responsabile subentro nella proprietà - passività ambientali responsabilità del curatore fallimentare causa di esclusione - tutto il possibile per evitare il danno
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (7)
La normativa di riferimento oggi vigente: art.17 D.Lgs. n.22/97 (legge quadro) D.M. n. 471/99 (Regolamento di attuazione) D.M. n. 468/01 (Programma nazionale di bonifica dei siti) Le molte “correzioni” normative già apportate (legge 388/00; legge 93/01; legge n. 443/01) Il collegato ambientale alla finanziaria 2002 e le bonifiche
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (8)
L’art. 17 del D. Lgs. n. 22/97 (legge quadro) Definizione di sito contaminato Limiti di accettabilità come criterio per definire la contaminazione (“anche uno solo”) Limiti di accettabilità come obiettivo “normale” della bonifica Analisi di rischio come giustificazione di una bonifica “meno spinta” Individuazione del soggetto obbligato alla bonifica Posizione del proprietario non responsabile Competenze dello Stato, delle regioni e degli enti locali Sanzione penale Possibilità di contributi pubblici
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (9)
Il D.M. n. 471/99 (regolamento attuativo) Limiti di accettabilità della contaminazione (differenziati) Procedure per il prelievo e l’analisi dei campioni (il problema della media) Criteri generali per la progettazione delle bonifiche: piano della caratterizzazione, progetto preliminare e progetto definitivo Procedura di autodenuncia del sito contaminato: caratteristiche ed effetti giuridici
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (10)
Il D.M. n. 468/01 (programma nazionale di bonifica) Individuazione degli interventi prioritari di interesse nazionale Individuazione dei possibili beneficiari dei contributi pubblici (e il problema delle “virgole”) Ruolo della regione per l’allocazione dei contributi pubblici Monitoraggio e controllo sull’attuazione del programma
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (11)
La prima “correzione” normativa: legge n. 388/2000 Sanatoria degli illeciti ambientali pregressi: contenuto, limiti e modesta portata (il problema della prescrizione dei reati) Il concetto di “costi sopportabili” nella disciplina delle bonifiche: il riferimento al fatturato annuo e quello al mancato blocco delle attività produttive
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (12)
La seconda “correzione” normativa: legge n. 93/2001 Bonifica dei siti anche in presenza di sequestro penale Bonifica di tutti i siti, “indipendentemente dalla tipologia, dalle dimensioni e dalle caratteristiche” dei siti stessi e dell’inquinamento (contrasto con la disciplina dei “costi sopportabili”?) Novità in materia di terre e rocce da scavo
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (13)
La terza “correzione” normativa: legge n. 443/2001 Interpretazione autentica: le terre e rocce da scavo (di solito) non sono rifiuti La condizione essenziale per l’esenzione: rispetto dei limiti per i siti contaminati, da valutare sulla media dell’intera massa e nel sito di destinazione Due possibili (e assai diverse) interpretazioni della norma di favore (un altro problema di “virgole”) Interpretazione restrittiva: solo per le contaminazioni verificatesi in occasione dell’attività di scavo Interpretazione estensiva: anche per le contaminazioni verificatesi nell’attività di scavo Ma cosa sono le terre e rocce da scavo?
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (14)
L’ultima (?) correzione: il “collegato” alla finanziaria 2002 Campo di applicazione della norma: siti di importanza nazionale Individuazione, con procedura garantita, del soggetto al quale affidare la bonifica Gli accordi di programma per la realizzazione degli interventi La disponibilità e la possibile destinazione delle aree dopo la bonifica L’esproprio delle aree inquinate da bonificare ed il relativo costo L’esclusione del responsabile dell’inquinamento da questa procedura Rischi di contenzioso
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (15)
Alcune problematiche di carattere civile (cenni e rinvio) il destinatario dell’ordinanza di bonifica la differenza rispetto all’ipotesi di abbandono di rifiuti senza contaminazione: responsabilità Il proprietario non responsabile i vizi del consenso nella vendita l’inadempimento contrattuale (vizi e difetti della cosa venduta – aludi pro alio) illeciti extra-contrattuali ante D.Lgs. n. 22/97 decadenza e prescrizione
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (16)
Alcun problematiche di carattere penale (cenni) data della contaminazione e applicabilità del reato di omessa bonifica L’aggravamento (in assenza di interventi) della contaminazione pregressa costituisce autonoma fonte di responsabilità penale? la (apparente?) sanatoria prevista dalla legge finanziaria per il 2001
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ASSETTO NORMATIVO E CAMPO DI ATTUAZIONE (17)
Alcun problematiche di carattere amministrativo (cenni e rinvio) Per quali contaminazioni deve essere ordinata la bonifica? La comunicazione di avvio del procedimento (art. 7 legge n. 241/1990) I destinatari: soggetti tenuti alla bonifica (uno o più) e soggetti notiziati Si può ordinare la messa in sicurezza al proprietario non responsabile? L’esecuzione in danno del provvedimento che ordina la bonifica La difficile (ma indispensabile) istruttoria tecnica preventiva ai provvedimenti che ordinano la bonifica La difficile (ma indispensabile) istruttoria tecnica preventiva all’impugnazione dei provvedimenti che ordinano la bonifica Bonifiche, interesse pubblico e “effetto galleria”: tornare all’analisi di rischio
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (1)
La progettazione delle bonifiche Piano della caratterizzazione Progetto preliminare Progetto definitivo Tempistica della progettazione nella legge quadro e nel Regolamento attuativo
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (3)
Le competenze degli enti Competenza fondamentale del Comune: approvare i progetti Competenza fondamentale della provincia: collaudare gli interventi Competenze della regione: in particolare, il caso della bonifica che riguarda più comuni
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (4)
Interventi di bonifica che non richiedono autorizzazione Le norme del regolamento Le prime attuazioni regionali: il caso della regione Veneto Distinzione tra interventi di bonifica e smaltimenti di rifiuti
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (5)
Gli interventi ad iniziativa degli interessati Art. 9 D.M. n. 471/99: la cd. “autodenunzia” A quali situazioni si applica?
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (6)
Gli interventi effettuati da regioni e comuni Responsabile non individuabile e proprietario non provvede Responsabile individuabile, ma non provvede (né provvedono altri)
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (7)
Allegato 1: 1^ parte valori di concentrazione limite accettabili nel suolo e nel sottosuolo in relazione alla destinazione d’uso; 2^ parte, criteri per la valutazione delle acque superficiali; 3^ parte, valori di concentrazione limite acque sotterranee; Allegato 2: prelievo e analisi campioni; Allegato 3: messa in sicurezza d’emergenza, bonifica con misure di sicurezza, messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (8)
I diversi interventi previsti dal d.m. n. 471/99 bonifica e ripristino ambientale bonifica con misure di sicurezza e ripristino ambientale messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
Gli interventi immediati Entro 48 ore: comunicazione da parte del responsabile entro 48 ore successive: comunicazione degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza adottati e in fase di esecuzione entro 30 giorni: il Comune verifica l’efficacia degli interventi
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
LE RESPONSABILITA’ PENALI CONNESSE ALLA CONTAMINAZIONE DEL SITO art. 51 bis D.Lgs. 22/1997 – introdotto dal D.Lgs. 389/1997: Chiunque cagiona l’inquinamento o un pericolo concreto ed attuale di inquinamento, previsto dall’art. 17 comma 2 (superamento, anche accidentale, dei limiti), è punito con la penale dell’arresto e dell’ammenda se non provvede alla bonifica secondo il procedimento di cui all’art. 17. La pena è aumentata se l’inquinamento è provocato da rifiuti pericolosi Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
LE RESPONSABILITA’ PENALI CONNESSE ALLA CONTAMINAZIONE DEL SITO PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9) art. 58 commi 1 e 4 D.Lgs. 152/1999 : Chiunque con il proprio comportamento omissivo o commissivo, in violazione delle disposizioni di cui al decreto provoca: 1. un danno alle acque, al suolo, al sottosuolo ed alle altre risorse; ovvero 2. determina un pericolo concreto ed attuale di inquinamento è punito con la penale dell’arresto e dell’ammenda se non provvede alla messa in sicurezza, alla bonifica ed al ripristino ambientale secondo il procedimento di cui all’art. 17.
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
LE RESPONSABILITA’ PENALI CONNESSE ALLA CONTAMINAZIONE DEL SITO PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9) Individuazione del precetto sanzionato - rapporto tra la condotta di inquinamento e quella di omessa bonifica: È un reato a condotta mista: aver cagionato il superamento dei limiti + omessa bonifica Condotta attiva: aver cagionato il superamento e la mancata bonifica costituisce una condizione obiettiva di punibilità Condotta omissiva: integrata dalla sola inottemperanza all’obbligo di bonifica
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
LE RESPONSABILITA’ PENALI CONNESSE ALLA CONTAMINAZIONE DEL SITO Secondo la Corte di Cassazione sez. III si tratta di un reato omissivo di pericolo presunto che si consuma ove il soggetto non proceda all’adempimento dell’obbligo di bonifica secondo le cadenze previste dall’art. 17 (condotta omissiva tipica) l’inquinamento costituisce un presupposto di fatto ne consegue l’applicabilità a situazioni verificatesi in epoca anteriore al D.M. è comunque inapplicabile al proprietario non colpevole critiche: è legittima un’applicazione retroattiva ?
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PROCEDURE E COMPETENZE PER LA BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (9)
LE RESPONSABILITA’ PENALI CONNESSE ALLA CONTAMINAZIONE DEL SITO Inquinamento provocato da rifiuti pericolosi: circostanza aggravante sospensione condizionale della pena e sua subordinazione all’esecuzione degli interventi di bonifica Ambito di operatività della (apparente?) sanatoria disposta dalla legge n. 388/2000 – art. 114 commi 7 e 8 - (la legge finanziaria per il 2001)
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