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Carlo goldoni (1707 – 1793)
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LA BIOGRAFIA Nacque a Venezia nel 1707 da una famiglia borghese
Sviluppò molto presto un grande interesse per il teatro
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1734: ottenne l’incarico di scrivere testi per il teatro San Samuele
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In quel periodo compose soprattutto tragicommedie in versi e melodrammi, vicini al gusto del tempo
Novità con Momolo cortesan (1738): era sempre un copione legato all’improvvisazione degli attori, ma la parte del protagonista era integralmente scritta
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1743: La donna di garbo, la sua prima commedia interamente scritta
I debiti lo costrinsero a fuggire da Venezia Tornò nel 1748, grazie a un contratto come autore con la compagnia Medebac dal 1748 al al teatro Sant’Angelo di Venezia
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Realizzò definitivamente la sua riforma teatrale
1753 passò al teatro San Luca periodo difficile: la necessità di adattare i propri testi a un edificio teatrale e a un palcoscenico più grandi di quelli a cui era abituato, e ad attori meno disposti ad accettare il suo stile, spinsero Goldoni a esperimenti complicati, spesso fallimentari
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Dopo diverse polemiche, si trasferì nel 1762 a Parigi a lavorare per la Comedie italienne
Dal 1784 al 1787 scrisse i Memoires, pubblicati nel 1787 e dedicati a re Luigi XVI Morì in miseria nel febbraio del 1793
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LA COMMEDIA- RIPASSO Il termine indica una composizione teatrale a lieto fine che, con un linguaggio medio- basso, mette in scena personaggi comuni e situazioni della vita quotidiana Il genere era nato in Grecia (V secolo a.C.) e si era poi diffuso anche a Roma Era caratterizzato da TIPI FISSI
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Nel Medioevo si erano diffuse le rappresentazioni dei giullari
Nell’Umanesimo e Rinascimento, la commedia si diffuse nelle corti Alla fine del 1500 nacquero i primi edifici teatrali
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La commedia dell’arte Recitata da attori itineranti, ma di professione
riuniti in compagnie e sotto la direzione di un capocomico si spostavano di città in città e anche di nazione in nazione Il TESTO NON ERA SCRITTO per intero
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l’autore (di solito un attore o un “poeta di teatro”), stendeva un CANOVACCIO: trama della commedia, divisa in tre atti, nella quale indicava scena per scena i personaggi che vi prendevano parte e il riassunto del dialogo
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Gli attori erano in grado di IMPROVVISARE lo spettacolo sulla base del semplice canovaccio, e di arricchirlo con mimi e acrobazie
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i personaggi rappresentati erano quelli propri del tempo e delle regioni in cui si recitava, tipi fissi da cui hanno tratto origine le maschere di Colombina, Pantalone, Arlecchino. L’attore le portava sul viso
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Trattandosi di uno spettacolo di piazza, popolare, utilizzava come mezzo espressivo non la lingua letteraria colta, ma il dialetto regionale di ogni maschera La recita era arricchita con giochi di parole (frizzi) intercalati da scene mimiche (lazzi) la cui efficacia comica era legata alla gestualità
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La riforma di goldoni Goldoni realizzò negli anni un modello di moderna commedia borghese Nel 1750 afferma che i due libri di cui si è servito per scrivere le sue commedie sono:
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1. Il mondo il vario spettacolo della vita quotidiana, il campionario di comportamenti umani, di rapporti sociali, di vizi comuni negli uomini del suo tempo. Questo crea un grande REALISMO
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2. Il teatro il modo specifico di rappresentazione, un genere letterario che ha regole e modalità sue per mezzo delle quali è possibile raggiungere determinati effetti sul pubblico, in modo che chi guarda lo spettacolo riconosca i difetti e il vizio
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Nelle sue opere c’è un profondo intento didascalico, morale e civile
Goldoni vuole dilettare il pubblico borghese, ma anche insegnare una verità morale, criticando alcuni comportamenti, diffondendo idee e consuetudini nuove
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Goldoni afferma che la commedia è nata per correggere i vizi e mettere in ridicolo i cattivi costumi
Le stampe delle sue commedie sono precedute da avvertimenti ai lettori, (“L’autore a chi legge”)
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Che cosa cambia Il primo passo è l’introduzione di un testo scritto che gli attori devono rispettare scrupolosamente, senza improvvisare. All’inizio solo la parte del protagonista, poi tutto
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La seconda modifica è rappresentata dal passaggio dalle maschere ai caratteri: Goldoni afferma che la maschera è dannosa all’attore perché qualunque sia il sentimento da esprimere egli si trova in faccia sempre lo stesso pezzo di cuoio
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Goldoni vuole creare un comico non di situazione, ma di carattere, che porti sulla scena le passioni, le debolezze e i vizi visti nella specificità e irripetibilità di un carattere, di un individuo, non nell’astratta tipologia. I personaggi vengono quindi caratterizzati con una loro psicologia individuale
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Infine presta grande attenzione alla lingua
l’impostazione critica tradizionale opponeva commedie in dialetto e commedie in lingua dando maggior validità alle prime Goldoni sceglie un passaggio continuo dalla lingua al dialetto e viceversa, in rapporto alle situazioni in cui si trovano i personaggi
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Altre caratteristiche dei suoi testi
Il suo è un “illuminismo popolano” che accoglie, ma solo a livello di buon senso, alcuni punti fermi della nuova cultura simpatia per il borghese intraprendente, concreto ed attivo, che con la sua attività e i suoi commerci produce benessere per sé e per gli altri, in contrapposizione alla nobiltà spesso inoperosa
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Nelle sue prime commedia sono i borghesi ad assumere il ruolo centrale: all’inizio hanno una fisionomia totalmente positiva, mentre i nobili appaiono privi di solidi valori, chiusi in una vita da parassiti le commedie in cui si ridicolizzano esponenti della nobiltà non sono mai ambientate a Venezia e presentano un tono che mitiga
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Di solito, però, le sue commedie sono ambientate a Venezia o comunque in famose città italiane
I luoghi sono quelli della vita sociale: casa, piazza, locanda, campiello (piazzetta)
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Le fasi della produzione
Il primo periodo è per Goldoni un momento di sperimentazione, di ricerca: il suo primo personaggio, Momolo, nasce dal tentativo di modificare i tratti della maschera di Pantalone in questa prima fase il mercante veneziano ha un rilievo centrale, figura positiva, portatrice di tutta una serie di valori in contrapposizione alla nobiltà
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Appartiene a questo periodo La bottega del caffè. LETTURA P. 382 - 387
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La seconda fase, 1753/1758, è quella del passaggio al teatro San Luca, in cui si trovano comici meno noti e un impresario difficile (il Vendramin) il periodo inizia con La Locandiera, che fu rappresentata nel gennaio del 1753 a Venezia (letture p )
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Nella terza fase, 1759/62 Goldoni mostra uno spirito critico più lucido e distaccato verso l’ambiente veneziano; Rivede anche quel mito borghese presente in tanta della sua produzione precedente: della borghesia mette in luce le contraddizioni, l’inadeguatezza a dirigere la società La commedia più famosa di questo periodo è Gli innamorati (letture p )
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