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PubblicatoMichelina Cosentino Modificato 5 anni fa
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Insegnare a scrivere in storia: un servizio alla formazione storica
XX SCUOLA ESTIVA DI ARCEVIA CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI STORIA E ITALIANO Formazione storica ed educazione linguistica nell’età della multimedialità digitale 2. Insegnare a scrivere testi in storia Istituto Comprensivo di Arcevia, Montecarotto, Serra de’ Conti Arcevia (AN) Insegnare a scrivere in storia: un servizio alla formazione storica a cura di Ivo Mattozzi [Clio ’92. Associazione di insegnanti e ricercatori in didattica della storia]
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Le mie intenzioni Che cosa ci vuole per scrivere in storia?
Per quali ragioni insegnare a scrivere in storia? Perché in storia e non semplicemente testi storici? Che cosa ci vuole per scrivere in storia? Quale rapporto tra apprendimento e scrittura? Tra oralità e scrittura? tra comprensione e scrittura? Quale comprensione occorre per la scrittura? Come si insegna a scrivere in storia
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Che cosa ci vuole per scrivere in storia?
Ingredienti nella scrittura di testi in storia Informazioni storiche valide Presenti in testi sorgenti o in memoria Abilità cognitive per organizzare le informazioni e per dare ad esse significati Abilità retoriche per montare le informazioni in modo che risultino chiare e interessanti e gradevoli Modelli testuali: si impara a scrivere mettendosi alla scuola che possono fare i testi grazie al riconoscimento di come sono scritti e alla loro valutazione.
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Il testo storico, luogo di incontro
Insegnare e apprendere a scrivere in storia Apprendere a scrivere in storia Testo storico
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Un esempio di avvio alla critica del testo
La scoperta dell'agricoltura Per mangiare gli uomini preistorici raccolgono bacche, frutti e germogli vari. Ma anche semi come il grano, l'orzo e altri cereali, che crescono spontaneamente nei campi. Oppure si nutrono di legumi, come le lenticchie e i piselli. Un giorno, probabilmente per caso, scoprono che da un seme caduto e poi sepolto nella terra può spuntare un germoglio e dopo un po' di tempo nasce una piantina. Dopo avere capito come funziona il ciclo di vita dei vegetali, i nostri antenati cominciano a mettere da parte una certa quantità di semi raccolti per poterli piantare e coltivare. L'uomo scopre così l'agricoltura: con tale scoperta termina il Paleolitico e inizia il Neolitico, cioè la "nuova età della pietra". Per coltivare le piante gli uomini cominciano ad abitare stabilmente nello stesso luogo. Diventano così sedentari Insegnante Bambini, questo è un testo stupido. Non racconta i fatti come le tracce hanno permesso agli storici di ricostruirli. Comincio io a fare la critica, cioè a dire quel che è sbagliato. Poi provate voi a fare domande rispetto a quello che il testo non dice. O dice in modo sbagliato.
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Dove crescevano cereali e legumi
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Territori cerealicoli
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Territori cerealicoli
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Il vicino Oriente dove è cominciata l’agricoltura
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Comprendere = reagire al testo
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Comprensione/scrittura
Quale rapporto Tra apprendimento e scrittura? Tra oralità e scrittura? Tra comprensione e scrittura?
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Il testo storico: fine del lavoro storiografico e principio dell’apprendimento
Testo: Fine del processo di costruzione della conoscenza Soggetto conoscente (storico) Mette in moto Il processo di costruzione della conoscenza Esso termina in un Mappa mentale del testo Principio di costruzione della conoscenza da parte del lettore Testo Essa è disponibile per essere elaborata in un discorso come succede negli esami e nelle lezioni i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza 19/02/2019
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Il testo storico nella trasposizione
Testo esperto o divulgativo Testo storico scolastico Può essere alla base di un processo di trasposizione o riconfigurazione che porta alla costruzione di un altro testo come quello scolastico Mappa mentale del testo L’alunno deve operare con la sua dotazione cognitiva e con le abilità apprese e con una strategia di comprensione e di apprendimento per costruire i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza 19/02/2019
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Mappa mentale del testo
Oralità e scrittura Comunicazione orale Mappa mentale del testo Permette Se non è pappagallesca, prepara la scrittura i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza 19/02/2019
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Apprendimento e ri-scrittura
Mappa mentale del testo Può essere all’origine di un Processo generativo del processo di ri-scrittura, di rielaborazione A condizione che l’apprendimento non sia meccanico, nozionistico A condizione che ci sia stata la comprensione profonda i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza 19/02/2019
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La comprensione prima di tutto
scrittura Comprensione profonda
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I livelli della comprensione
superficiale profonda scrittura Comprensione profonda del testo Comprensione profonda della storia
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La comprensione profonda come obiettivo
Se gli alunni non hanno la dotazione cognitiva per comprendere profondamente i testi storici che producono le conoscenze rischiamo di fare comunque una trasmissione di informazioni, di nozioni e di inculcare verità. Perciò vi propongo la mia riflessione sugli ostacoli che si oppongono alla comprensione della storia come disciplina. Assumo la proposta di Howard Gardner che è importante produrre una comprensione profonda delle discipline e delle conoscenze.
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Comprensione profonda
Come sapete Howard Gardner ha sostenuto in due libri le sue idee in proposito. Educare al comprendere Disciplinated mind. in italiano Sapere per comprendere. Gardner definisce che cosa significa comprendere profondamente
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Modi di pensare Le discipline sono dei modi di pensare, messi a punto dai loro cultori, che consentono a chi le pratica di conferire al mondo un senso particolare e in larga misura non intuitivo. Una volta acquisite e interiorizzate, le discipline diventano i modi in cui gli esperti costruiscono i fenomeni del loro mondo o gli schemi interpretativi di tale costruzione. Gardner
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Modi di pensare nella disciplina storia
Io auspico un’educazione che inculchi nei giovani la conoscenza dei modi di pensare delle principali discipline, ossia scienze, matematica, arti e storia. Scopo di tale immersione, giova sottolinearlo, non è di fare degli studenti altrettanti specialisti di una data disciplina, ma di consentire loro di appropriarsi di questi “modi di pensare” e, per tale via, di giungere alla comprensione del proprio mondo. In seguito, se vorranno esplorare più compiutamente queste discipline o eleggerle a campo della propria professionalità, avranno il tempo e gli strumenti per farlo. G, spc 122 e 120
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Comprendere Perché si possa parlare di comprensione, occorrerà, in particolare, che gli studenti sappiano padroneggiare nozioni, concetti e moduli argomentativi formali sviluppatisi nei secoli all’interno della disciplina in questione. Le forme scolastiche e disciplinari di conoscenza alla fine devono riconciliarsi con i precedenti, parziali (e parzialmente fuorvianti) modi di comprendere; diversamente persisterà una deleteria contrapposizione tra scuola e mente. Gardner
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L’esito della comprensione
Si realizza la comprensione di un concetto, di un’abilità, di una teoria o di un campo del sapere, quando l'individuo è in grado di applicare opportunamente tale comprensione in una situazione nuova. Nel nostro caso quando l’alunno diventa abile ad applicare tale comprensione nel compito della scrittura di un testo
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Gli ostacoli alla comprensione
Secondo Gardner ad ostacolare lo sviluppo della comprensione profonda ci sono gli stereotipi infantili : le teorie sviluppate dai bambini nei primi anni di vita, ma estremamente forti e resistenti E il modo trasmissivo di insegnamento Giustamente afferma che “nella misura in cui le discipline vengono presentate semplicemente come insiemi di fatti, di concetti o anche di teorie da affidare alla memoria, gli studenti probabilmente non si renderanno conto del loro potere”. Gardner
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Stereotipi e cattive concezioni
Io, invece, penso che la cattiva comprensione della storia sia generata, in primo luogo, da stereotipi e cattive concezioni che riguardano gli aspetti epistemologici e metodologici della storia. E attribuisco la loro genesi ai libri di testo e al modo di pensare degli insegnanti. “A molti insegnanti manca una comprensione approfondita della propria disciplina e alcuni non sono nemmeno motivati a costruirsela.” Gardner Vi mostro una risposta che ha dato una studentessa a proposito della storia e di conoscenze storiche Essa è rappresentativa di tante altre che ogni anno producono gli studenti del mio corso di storia e didattica
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Esempio di mente non disciplinata
domanda risposta Scriva una definizione di storia come disciplina di ricerca. Che cosa si intende con la parola “storia”? La storia è un insieme di avvenimenti che caratterizzano il nostro presente
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Come lo storico produce la consocenza?
domanda risposta 3. Come immagina che lo storico lavori per produrre la conoscenza del passato? Prende in considerazione tutte le informazioni, gli oggetti e le documentazioni ritrovate, fa una divisione tra ciò che è più e ciò che è meno rilevante. Cerca di fare una ricostruzione cronologica degli eventi e di spiegare il perché degli fenomeni ponendosi queste domande: chi, cosa, come quando, e perché.
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La mente scolarizzata Come vedete, le risposte sono parziali, banali. Dopo 11 anni di studio della storia gli studenti italiani manifestano la incomprensione della disciplina: hanno una mente scolarizzata ma non disciplinata. E la riprova della loro incomprensione della disciplina sta nelle risposte che danno alla domanda : “quali sono gli aspetti del mondo attuale che derivano dai processi importanti di trasformazioni storiche?” nessun significato per il presente è assegnato a fenomeni che hanno riguardato tutta l’umanità
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Circa le conoscenze evocate dai concetti
Processi storici Aspetti del mondo attuale Ominazione Neolitizzazione Romanizzazione La giurisprudenza italiana attuale si basa sulle leggi dell’antica Roma Processi di formazione delle religioni Le crociate Formazione dell’Europa Il patto di Shengen ovvero l’abbattimento delle frontiere Colonizzazioni Influenza linguistica dei paesi colonizzati Applicazioni di invenzioni e tecnologie radar Formazione dello stato L’unità d’Italia Rivoluzione industriale Formazione degli stati nazionali Globalizzazione Innovazione e sviluppo continuo
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Una questione di testi e di teste e di cura dell’apprendimento
Possiamo rendere “intelligente” la lettura di un testo banale? O rendere più intelligenti gli alunni grazie alla comprensione profonda? Una questione di testi e di teste e di cura dell’apprendimento 19/02/2019 i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza
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Attività inferenziali per la comprensione profonda
Testo Analisi del testo Questioni della comprensibilità e della comprensione Attività inferenziali per la comprensione profonda titolo Gli Assiri Che cosa è tematizzato? Di che si parla? del popolo. Ma quali attese genera il nome? Gli alunni dovrebbero aspettarsi che segua una descrizione di aspetti di civiltà, poiché hanno studiato la civiltà dei Sumeri ed hanno imparato che lo studio deve mettere capo ad un quadro di civiltà. Invece segue una rappresentazione appiattita solo sull’attività guerriera. Conviene proporre agli alunni di elaborare un questionario rispetto al semplice nome di un popolo. Che cosa si aspettano di venire a sapere? Dove vivevano? In quale periodo? Abitavano città? Come si procuravano il cibo? Che sapevano fabbricare? Quali relazioni avevano con altri popoli? Sapevano scrivere? Avevano scuole? In che credevano? … Alla fine dello studio dovranno fare il bilancio delle risposte avute e mancate da parte del testo. frase1 Durante l'età del ferro in Mesopotamìa vivevano gli Assiri. La difficoltà di comprensione sta nel nome del periodo. Se il lettore non sa a quale arco cronologico corrisponda non può collocare nel tempo e in rapporto ad altri popoli già studiati. E che cosa può capire con “vivevano in Mesopotamia”? che la Mesopotamia era abitata tutta dagli Assiri. Dal punto di vista linguistico, questo è il significato. Gli alunni devono usare la linea del tempo e la carta geostorica per integrare e capire il testo. Ma la relazione con la frase 5 fa capire che in Mesopotamia vivevano sia gli Assiri sia altre popolazioni. L’alunno dovrebbe essere capace di usare le conoscenze già studiate e la frase n. 5 per capire che gli Assiri erano uno dei popoli che vivevano in Mesopotamia e che ne occupavano solo una parte. Devono formulare e rispondere alla domanda: “in quale parte della Mesopotamia vivevano?” Una carta geostorica può dar conto della compresenza di popoli e di entità politiche in Mesopotamia.
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2 Erano abili guerrieri e organizzarono un fortissimo esercito. Leggendo questa frase il lettore attribuisce al popolo solo questa caratteristica. La comprensione storica richiede che il lettore faccia inferenze: se c’erano guerrieri ed esercito, dovevano esserci capi che organizzavano. Ma dovevano esserci anche donne e bambini e attività produttive per poter allevare e far crescere guerrieri. E armi fabbricate. 3 Usavano frecce, lance e spade di ferro; in battaglia erano invincibili. Questa rinforza la comprensione della prima Inferenze: tra di loro c’era chi sapeva lavorare il ferro
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La loro arma più potente era il carro da guerra trainato da cavalli.
4 La loro arma più potente era il carro da guerra trainato da cavalli. Questa pure. L’informazione può essere meglio compresa con l’aiuto di una immagine che rappresenti il carro. C’era chi sapeva fabbricare carri e praticavano l’allevamento degli animali 5 Con le loro invasioni gli Assiri seminavano il terrore tra le popolazioni della Mesopotamia. Se facevano invasioni, vuol dire che si muovevano dal loro territorio verso altri territori. Vuol dire che c’erano altri popoli che vivevano in Mesopotamia: quali erano? i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza 19/02/2019
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6 Dopo aver sconfitto il nemico, distruggevano le città e uccidevano gli abitanti. La comprensione linguistica porta a pensare che facessero tabula rasa, e che dopo le loro vittorie non c’erano più altri abitanti. Ma che interesse avevano a fare ciò? Chi erano i nemici? Quali erano le città? 7 Gli Assiri, sotto la guida del re Assurbanipal, conquistarono l’ impero babilonese e l’intera Mesopotamia, formando un grande regno, con capitale Ninive. La comprensione richiede che il lettore pensi gli Assiri governati da re (dunque, il regime di governo era la monarchia) e che si sappia la differenza tra impero e regno. L’alunno deve comprendere che capitale è la città in cui si concentrano i governanti dello stato, coloro che fanno le leggi, comandano l’esercito, riscuotono le tasse, fanno rispettare le leggi, esercitano il potere religioso. La comprensione scatta se il lettore pensa che c’era l’impero babilonese contemporaneo al popolo assiro e se colloca Ninive in rapporto al territorio mesopotamico. Ma come deve capire “grande regno” : grande per estensione (è la interpretazione indotta), ma grande anche per quantità di popolazione e composta di popoli diversi? Ma allora anche l’entità statuale assira è un “impero”. Inoltre sapere che c’è una città capitale deve far scattare l’inferenza che anche gli Assiri avevano sviluppato una civiltà urbana.
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I livelli della comprensione
Riscrittura Scrittura Comprensione profonda della storia
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La questione della scrittura
19/02/2019 i. mattozzi, il testo fine e principio di costruzione della conoscenza
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Il posto della scrittura
Comprensione di un testo + riscrittura Comprensione di più testi + scrittura Comprensione di un testo + Riscrittura Tema / saggio breve (Lotti) Ricerca storico-didattica + Scrittura
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Il processo della scrittura a scuola.
Si impara a scrivere da modelli di testo se si impara ad imitarli Comprendere → rappresentare →riscrivere → pianificare una trasposizione → tematizzare → scrivere → integrare risorse digitali → rileggere per valutare la correttezza e l’efficacia comunicativa →revisionare struttura → revisionare frasi
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Il processo della scrittura a scuola
comprendere Riconoscimento della struttura tematica rappresentare Schematizzazione della struttura tematica, della organizzazione temporale e spaziale, delle spiegazioni, delle concettualizzazioni ecc. pianificare una trasposizione Delimitare il fuoco tematico. Dare un ordine modulare alle conoscenze che comporranno l’intero testo. Definire le integrazioni necessarie e opportune. tematizzare Articolare la divisione in sottotemi (paragrafi ecc.). scrivere Chiarire il tema e dare senso e valore alla conoscenza. Elaborare le informazioni e i significati nei singoli sottotemi.
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integrare risorse digitali
Le risorse digitali permettono di esaltare la efficacia comunicativa: le immagini cartografiche chiariscono le contestualizzazioni e le relazioni spaziali, le immagini di grafici temporali chiariscono l’organizzazione temporale; le immagini di tracce possono rendere nitide il rapporto tra tracce e costruzione della conoscenza; rileggere per valutare correttezza, qualità, efficacia comunicativa Mettersi dalla parte del lettore e valutare se la strutturazione è gradevole e motivante, se le frasi sono corrette, se possono indurre il fraintendimento, se ci sono vuoti e salti di informazioni. Revisionare. Una questione di testi e di teste Insegnare a scrivere mette in gioco la qualità dei testi storici e promuove lo sviluppo cognitivo di teste ben attrezzate per pensare la storia.
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Esercizi di riscrittura
Introduzione L’esempio fa capire come e con quali esiti Esercizi di riscrittura
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Le operazioni cognitive per tessere le informazioni
Quali operazioni della mente (cognitive) lo storico ha messo in atto per collegare tutti gli elementi informativi che ha a disposizione nel suo schedario ? Andiamo a individuarne le principali esplorando il testo Come gli elementi compositivi sono connessi gli uni altri per formare il testo ? 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Le operazioni per intessere le informazioni
I cereali, prima selvatici, vengono poco a poco coltivati mediante l'utilizzazione razionale dell'acqua, sia essa di fonte o di fiume; e per la stessa stabilità della coltivazione si formano aggregati di abitazioni in forma di villaggi. Il più vasto ed esemplare è Giarmo, al margine orientale dell'area mesopotamica: un villaggio che sorge intorno al 7000 a.C. e dura fin verso il 6300, è esteso circa due ettari e presenta ben sedici livelli di sovrapposizione. (….) Moscati Quali operazioni mentali, cognitive riconoscete? Di organizzazione spaziale localizzazione Di organizzazione temporale Datazione durata Di organizzazione spaziale estensione i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi 19/02/2019
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L’organizzazione temporale e spaziale complessa del testo
Il più vasto ed esemplare è Giarmo, al margine orientale dell'area mesopotamica: un villaggio che sorge intorno al 7000 a.C. e dura fin verso il 6300, è esteso circa due ettari e presenta ben sedici livelli di sovrapposizione. (….) Se … due fenomeni urbani precoci già ricordati, l'uno contemporaneo o quasi a Giarmo e l'altro addirittura anteriore, non comparissero d'improvviso nell'area circonvicina. Il caso pressoché contemporaneo è quello di Catal Huyuk, in Anatolia, dove una città fiorisce all'incirca dal 6500 al 5500 a.C. Il caso anteriore è quello di Gerico, in Palestina, dove l'aggregato urbano ha il suo inizio intorno alla data straordinariamente alta dell'8000 a.C. per continuare nei millenni successivi. Una sorgente è il segreto di Gerico, la premessa di una cultura che ha aspetti straordinari. Di organizzazione temporale contemporaneità successione Di organizzazione spaziale localizzazione Di organizzazione spaziale localizzazione Di organizzazione temporale datazione durata 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Informazioni extratesto- L’area di cui si parla nel testo di Moscati
Giarmo, in Mesopotamia, nell'attuale Iraq, abitato da circa centocinquanta persone, era composto da case con i pavimenti di argilla battuta e le pareti di canne intrecciate e di fango. Gli abitanti avevano costruito per le loro necessità forni rudimentali e cisterne. Catal Huyuk Gerico 8000 Giarmo 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Informazioni extra Il sito preistorico di Gerico
Gli scavi attorno a Gerico cominciarono all'inizio del XX secolo, e portarono alla luce in un primo tempo significativi resti archeologici datati agli inizi dell'VIII millennio. La città era disposta su alcune alture abitate, la più antica delle quali, Tell es-Sultan, scavata dagli archeologi nel 1952, rivelò un importante insediamento, occupato da una delle più antiche comunità agricole del mondo dal 9000 a.C. al 1500 a.C. Il livello più antico, di non vaste dimensioni, era forse costituito da un santuario, mentre quello successivo (che il carbonio radioattivo data all' a.C.) era formato da numerose costruzioni rotonde di mattoni, circondate da un fossato e da un muro spesso 3 m, con una torre in pietra (alta più di 9 m) che probabilmente serviva da controllo. A partire dal 7200 a.C. gli edifici divennero rettangolari, con pareti e pavimenti intonacati. La scoperta di teschi umani rivestiti di gesso per ritrarre i defunti, talvolta con conchiglie al posto degli occhi, sembra indicare la pratica di un culto religioso degli antenati. La città, scomparsa intorno al 2000 a.C. 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Le operazioni cognitive del lettore
Il testo è costruito in modo che la sequenza delle informazioni non coincide con l’ordine temporale: nel testo si legge prima di Giarmo, poi di Catal Huyuk, infine di Gerico. Ma nell’ordine temporale indicato dalle date la prima ad apparire sulla scena della storia è Gerico, poi Giarmo, infine Catal Huyuk. Perciò il lettore deve reagire con operazioni cognitive che danno importanza alle datazioni, e che gli fanno organizzare in successione giusta le informazioni. Inoltre deve reagire tenendo conto delle durate e deve rispondere con operazioni spaziali all’organizzazione spaziale del testo. Lo può fare più facilmente se traspone il testo discorsivo in uno schema grafico: la linea o – meglio – il grafico spazio-temporale 6500 5500 a.C 8000 6000 4000 2000 2000 7000 5000 3000 1000 1000 MILLENNI VIII VII VI V IV III II I Palestina GERICO Mesopotamia GIARMO CATAL HUYUK Anatolia 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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insegnare a scrivere in storia per formare teste e testi ben fatti
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Esempio di riscrittura del testo di Moscati
19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
Tema e titolo: I primi villaggi agricoli di anni fa nello spazio anatolico e mesopotamico Incipit, inizio : Noi viviamo in un mondo fortemente urbanizzato. Ma fino a anni fa circa, i gruppi umani vivevano di caccia e raccolta e non conoscevano l’agricoltura e non vivevano sedentari in villaggi o città . Questioni per motivare Quando fu inventata l’agricoltura? Dove e quando i gruppi umani si dedicarono all’ agricoltura e all’allevamento? Dove e quando nacquero i primi villaggi agricoli e dove? Che cosa favorì la loro invenzione? Perché proprio circa anni fa? Perché i gruppi umani ci hanno messo tanto tempo a inventare l’agricoltura e i villaggi? 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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1° blocco testuale: Il primo villaggio agricolo
Nell’antichità i vari gruppi umani erano nomadi e si spostavano periodicamente alla ricerca del cibo. Intorno all’8000 a.C. un gruppo umano si accorse che si poteva produrre il cibo piantando dei semi. Dove? Secondo le tracce scoperte dagli archeologi il primo insediamento agricolo sorse nel territorio di Gerico in Palestina attorno al 9000 a.C. Il villaggio era disposto su alcune alture e vicino ad una sorgente. Significato: Questo è il primo esempio di villaggio agricolo nella storia umana. Ed è il primo anello di un lungo processo di trasformazione dei modi di vita di grandi gruppi o di grandi popoli. Il processo è stato chiamato rivoluzione agricola. La Palestina oggi e la località di Gerico 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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2° blocco testuale: Com’era Gerico all’inizio?
Ma come era formato il primo villaggio agricolo? Era formato da numerose costruzioni rotonde di mattoni circondato da un fossato e da un muro spesso 3 metri. C’era anche una torre in pietra, che forse serviva per controllare il territorio. 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Le rivoluzioni del neolitico
Rivoluzione urbana Contenitori Mattoni Edifici Conflitto con i nomadi Sedentarizzazione Raccolti abbondanti Invenzione dell’agricoltura Appropriazione di un territorio da parte di un gruppo sedentario Villaggi e città Lavorazione dell’argilla 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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3° blocco testuale: Altri villaggi agricoli
Ma Gerico è il solo esempio che è stato scoperto dagli archeologi? No, ci sono altri due esempi: Giarmo in Mesopotamia e Catal Huyuk in Anatolia. Giarmo sorse intorno al 7000 a.C. e durò fino al 6300 circa a.C. Catal Huyuk venne fondata attorno al 6500 a.C. e durò fino al 5500 a.C. Catal Huyuk Gerico 8000 Giarmo 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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4° blocco testuale: Com’era Giarmo?
Giarmo era abitata da 150 persone circa. Le case avevano il pavimento in argilla battuta, mentre le pareti erano di canne intrecciate con il fango. Sono state trovate anche tracce di forni rudimentali che forse servivano per la cottura di pane e di cibi vari. 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Grafico spazio temporale
6500 5500 a.C 8000 6000 4000 2000 2000 7000 5000 3000 1000 1000 MILLENNI VIII VII VI V IV III II I Palestina GERICO CATAL HUYUK Anatolia Mesopotamia est GIARMO Hassuna Mesopotamia nord Samarra Mesopotamia nord Halaf INIZIA AGRICOLTURA IRRIGUA NEL SUD Mesopotamia bassa sud Si sviluppa la prima civiltà agricola di “massa” con istituzioni statali e con scrittura: quella dei Sumeri 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi 57
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Un esempio di problematizzazione
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Problematizzazione: COME E PERCHÉ FINÌ LA SCHIAVITÙ ANTICA
§ 1 Nel mondo romano dei primi secoli [dell’impero I – III sec. d.C.] si trovano ovunque degli schiavi: nei campi, nelle botteghe, nelle officine, negli uffici. I ricchi ne mantenevano delle centinaia o delle migliaia; bisognava esser ben povero per possederne almeno uno. Non che la mano d'opera servile avesse il monopolio di una qualsiasi attività, per quanto umile questa potesse essere; molti artigiani erano di condizione libera; innumerevoli campi erano coltivati da contadini, piccoli proprietari o affittuari che mai erano stati cosa del padrone; ed era al proletariato libero che Vespasiano riservava le dure fatiche che aveva rifiutato alle macchine. Non è perciò meno vero che né la vita materiale delle società greco-romane, né la loro stessa civiltà, in ciò che essa ebbe di più squisito, non potrebbero esser concepite senza l'apporto di questo lavoro forzato. Anche i Germani avevano i loro schiavi, servitori o operai addetti alle colture. L'Europa dei tempi moderni invece, se si escludeva qualche rara eccezione, non ha conosciuto, sul proprio territorio, la schiavitù. Questa trasformazione, una delle più profonde che l'umanità abbia conosciuto, si è operata con grande lentezza, per la sua maggior parte, nel corso dell'alto Medioevo. M. Bloch, Lavoro e tecnica nel Medioevo, Laterza, Bari 1969 Descrizione dello stato di cose durevole iniziale Descrizione dello stato di cose durevole finale Processo ricapitolato
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Formulazione del problema
Ricerca di motivi per la decisione dei possessori di schiavi Quali considerazioni dunque avevano indotto i possessori di schiavi, che disponevano di tenute così vaste, a preferire ormai il sistema indiretto della corvée al metodo in apparenza più pratico, dell'utilizzazione diretta del bestiame umano (gli schiavi)? Elementi fattuali Il mutamento 19/02/2019 i. mattozzi, il testo storico alla ricerca degli elementi compositivi
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Le pratiche di scrittura in storia
a. il montaggio di immagini che rappresentano i diversi fatti di una esperienza vissuta e la sua verbalizzazione; b. la elaborazione di testi discontinui è la prima manifestazione della comprensione dei testi storici ed ha sempre una funzione di preparazione alla scrittura di testi continui.
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Gli schemi e la scrittura
schematizzare in indici le articolazioni tematiche dei testi, sia chiaramente manifestate da titoli sia implicate dalla suddivisione in blocchi discorsivi; (implica esercitare le operazioni di tematizzazione); schematizzare l’organizzazione temporale delle informazioni con linee e con grafici temporali e spazio temporali (implicano l’applicazione di operazioni cognitive temporali e spaziali); schematizzare l’organizzazione spaziale delle informazioni su rappresentazioni cartografiche;
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Tipi di comprensione Comprensione profonda del testo
Comprensione superficiale Comprensione profonda del testo Comprensione superficiale della storia Comprensione profonda della storia
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Comprensione/scrittura/comprensione
Comprensione profonda della storia Comprensione profonda del testo scrittura riscrittura
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Contro le obiezioni
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Le obiezioni e la loro confutazione
Risposte Non dobbiamo formare storici. La storia è materia orale Non abbiamo tempo Ma non dovete formare neppure scrittori eppure fate scrivere cose in campo linguistico letterario. No. La storia è testuale. Non ci sarebbe conoscenza storica senza testi e la validità della conoscenza dipende dalla qualità dei testi E’ più formativo far poco bene che molto di fretta e solo per finire il testo Ci sono criteri di selezione delle conoscenze significative
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Inabilità alla scrittura come spia della cattiva formazione storica
Le scritture dei candidati all’insegnamento nei corsi di laurea rivelano la preoccupante inabilità di scrivere della maggior parte di loro. Ma la inabilità alla scrittura è generata dalla loro inabilità a ragionare, ad usare conoscenze “spontanee” e conoscenze storiche e ad apprendere dai testi letti. È questa inabilità che li porta a scrivere in modo colloquiale, banale, sciatto. Il curricolo subìto ha prodotto una incompetenza che li rende inabili ad insegnare la comprensione e la scrittura in storia.
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La scrittura: Le intersezioni e le ricadute
EDUCAZIONE LINGUISTICA OPERAZIONI COGNITIVE FORMAZIONE STORICA PROCESSI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO TRACCE PRODUZIONE DELLE INFORMAZIONI ELABORAZIONI DELLE INFORMAZIONI TESTI COMPRENSIONE SCRITTURA
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Il macaco accademico ritratto nell’Università federale di Goiania (BR)
Muito obrigado pela sua compreensão
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