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APPUNTI SUL ROMANTICISMO
Nella seconda metà del ’700 il termine romantico entra nella cultura per designare il mistero della natura, la complessità del reale, non spiegabile interamente con un’indagine razionale. Il compito di cogliere tale mistero è quindi assegnato all’arte , al genio creativo, all’ispirazione. Per Wilhelm von Schlegel, uno dei fondatori della rivista Athenaeum, (1798) romantico è quasi sinonimo di moderno, in opposizione allo spirito classico del mondo antico, precristiano: (Il Romanticismo) e’ il prodotto della mescolanza de’ popoli del nord con le nazioni depositarie delle preziose reliquie dell’antichità.
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L’ opposizione è dunque tra classico, che si identifica con la sensibilità artistica e poetica degli antichi e romantico, che fa riferimento alla tradizione cristiana-cavalleresca. August Schlegel (con il fratello Friedrich uno dei maggiori teorici del R. tedesco, autore del Corso sull’ Arte drammatica, 1809) fissa una serie di antitesi: il mondo greco vive nei limiti del finito, la religione classica deifica le forme naturali e terrene, laddove la sensibilità moderna, plasmata dal cristianesimo, vive in un universo infinito, rappresentato da una natura sublime, non più a misura umana. Ciò implica l’ impossibilità di godere del possesso pieno e reale di ciò che si desidera e il prevalere dei temi del desiderio inappagato, della nostalgia, del sogno, della morte. Secondo la Staël (autrice della Germania ), ma anche Chateaubriand (autore del Génie du christianisme), due tra i principali teorici del Romanticismo, la creazione artistica va cercata nell’aspirazione all’infinito, che percepisce chi coglie la vanità dell’esistenza umana. Preso atto della perduta unità tra uomo e natura, la poesia sentimentale romantica può aiutare a riscoprire il legame con il mondo fisico attraverso lo spazio estetico della fantasia, che genera scenari smisurati che richiamano l’infinito, l’ignoto, l’immenso.
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L’ispirazione va cercata nel sogno, nella fantasia, nel sentimento
L’ispirazione va cercata nel sogno, nella fantasia, nel sentimento. Così, per esempio, la notte è preferibile al giorno, perché, nascondendo la realtà visibile, ne fa emergere una più profonda. Come già Kant aveva teorizzato, poiché l’uomo non ha la possibilità di accedere alla realtà in sé, tale realtà può essere solo uno stimolo ai processi individuali di conoscenza: così la contemplazione della natura può suscitare momenti eletti di conoscenza di sé. Scrive la Staël che la luce e le tenebre, l’uragano e il silenzio, il piacere e il dolore sono i simboli con cui la natura veste l’infinito per renderlo accessibile all’uomo e soprattutto al poeta, che, dotato di una sensibilità superiore (genio), ha il compito di mediare tra sublime e uomini comuni, che spesso non hanno la possibilità di cogliere questi segnali.
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Romanticismo e Classicismo si contrappongono.
L’ideale neoclassico. L‘Apollo del belvedere, splendida copia in marmo di un bronzo greco della fine del IV secolo a.C., è considerato l'espressione del sommo ideale artistico della classicità. L’arte rappresenta un ideale di bellezza e di perfezione fuori dal tempo, in cui domina l’armonia delle proporzioni e delle linee
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Canova: massimo interprete del Neoclassicismo
Il gruppo delle tre Grazie era uno dei temi più in voga nel periodo neoclassico, Le tre figure di Aglaia, Eufrosine e Talia erano le protettrici degli artisti, in quanto da loro proveniva tutto ciò che vi è di bello nel mondo umano e naturale. L'incrociarsi delle membra serve qui a dare un molle abbandono alle figure che, nel sostenersi a vicenda, formano quasi un unico gruppo di affetti e sensualità corrisposte. L'immagine è concepita come esaltazione di eterna perfezione e bellezza, sommi canoni estetici per il gusto neoclassico.
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Il Neoclassicismo repubblicano:
Con David il Neoclassicismo abbandona la contemplazione della bellezza e dell’armonia eterne e si volge a rappresentare, attraverso la raffigurazione di episodi storici, gli ideali politici e civili dell’Illuminismo. Il giuramento degli Orazi (1785) rappresenta un episodio della storia romana, ma viene letto come un incentivo a compiere atti di eroismo, a prendere le armi per rivendicare la libertà.
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L’immaginario romantico: Füssli, The Nightmare (1781)
Già dalla sua prima opera importante Füssli rivelò la sua particolare predilezione per il tema del sogno, momento in cui affiorano le più profonde regioni dell'animo. Nel dipinto si vedono, infatti, oltre alla ragazza addormentata in una posizione di angoscia, le personificazioni dei suoi incubi: un mostruoso nano sul ventre, e una cavalla simbolica che allude ad un gioco di parole: the nightmare = la cavalla notturna.
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Füssli Macbeth , (1786) Il pittore svizzero dedicò una serie
di quadri alle opere di Shakespeare. Shakespeare diventerà il nume tutelare degli artisti romantici, perché ha creato personaggi in cui il pubblico può riconoscere le proprie paure, i propri fantasmi e passioni ed ha trattato temi, come quello del potere di grande attualità Nell’immagine appaiono le streghe che profetizzano a Machbeth il regno. Dopo l’ incontro Macbeth, aiutato dalla moglie, ucciderà tutti coloro che si frappongono tra lui ed il potere .
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C. D. Friedrich, Il viaggiatore sopra il mare di nebbia, (1818)
Il sublime, ossia il senso della natura possente e smisurata, viene qui presentato con grande evidenza. Un uomo, raffigurato di spalle, ammira il panorama che gli si apre davanti. La nebbia che gli è innanzi è quasi come un mare da cui emergono come isole le cime delle montagne. Non vi è vegetazione che crea angoli accoglienti. La figura dell’uomo che ammira questo spettacolo ci dà il confronto tra la piccolezza della dimensione umana e la vastità della natura. È raffigurato di spalle, così lo spettatore del quadro può condividere il suo punto di vista e compenetrarsi nel suo stato d’animo. Lo stato d’animo, cioè, di chi avverte dentro di sé il sentimento del sublime: meraviglia e quasi sgomento di fronte all’immensità dell’universo
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Friedrich, Abbazia nel querceto , (1809)
In quest'opera di Friedrich si coglie un tema molto caro allo spirito romantico: la visione delle rovine con tutto il loro fascino legato al senso del tempo che passa. In una luce, che ricorda un'alba nordica, si intravedono degli alberi scheletrici e un muro con una finestra in stile gotico, ultimo resto di un'antica abbazia distrutta e trasformata in cimitero. In basso si intravedono dei monaci con una bara sulle spalle, che stanno probabilmente accingendosi a seppellire un loro confratello morto. Il tema delle rovine non è infrequente nella pittura settecentesca , ma qui, ad ispirare l'opera di Friedrich, non è il gusto scenografico della rovina, ma il senso della morte e del disfacimento, che non riguarda solo le persone, ma anche le cose che loro fanno, quali gli edifici.
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Il Romanticismo e la storia
In epoca romantica l’interesse per la storia si accende in tutta Europa. Gli storici rivalutano il Medioevo come l’epoca in cui si sono formate le identità nazionali (minacciate dall’espansione napoleonica), in cui i popoli europei hanno cominciato ad acquisire quelle caratteristiche peculiari che hanno poi determinato i diversi caratteri delle nazioni, che hanno poi raggiunto anche l’autonomia politica ( Francia, Gran Bretagna, ecc ) o che aspirano a raggiungerla (Italia, Germania) . La riscoperta del Medioevo coinvolge scrittori (Schiller, Manzoni, Scott) ed artisti. Il grande interesse per la storia, che si sviluppa in epoca romantica, comporta la percezione della complessità dei rapporti umani e sociali. Secondo la Staël gli antichi rappresentavano le figure isolate, senza rapporti, in pose statuarie, mentre i moderni non possono non rilevare la complessità delle motivazioni che determinano il comportamento umano. Per questo, secondo la Staël , l’arte che può rappresentare questa sensibilità è un’arte pittorica, mentre la tendenza scultorea della letteratura antica appare fredda e astratta.
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Francesco Hayez, Il Bacio, (1859)
Opera sicuramente tra le più note di Hayez, «Il bacio» è un po' la quintessenza del sentimentalismo romantico, per di più vestito di abiti medievali a richiamare molti di quei grandi amori tramandati da novellieri e drammaturghi, da Paolo e Francesca a Giulietta e Romeo.. Così rievocazioni di sapore storico-letterario si uniscono ad atmosfere di facile effetto, creando un'immagine che, se da un lato banalizza alcune delle pulsioni che hanno creato il romanticismo, dall'altro riesce a sintetizzare in modo efficace le suggestioni condivise da gran parte del romanticismo italiano.
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Goya, Scene della resistenza spagnola all’invasione francese , (1814)
I due quadri , di Francisco Goya, rappresentano scene dell’opposizione alla conquista francese da parte del popolo spagnolo nel maggio 1808. Da notare l’estremo realismo con il quale il pittore rappresenta le scene, in cui la guerra è rappresentata in tutta la sua brutalità: la fucilazione , il terreno intriso di sangue
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Il Romanticismo e la realtà.
Per Stendhal, come per gli altri scrittori ed artisti che aderiscono al Romanticismo, questo è l’arte del presentare ai popoli le opere letterarie che, …sono capaci di dare loro il maggiore piacere possibile. I classicisti non provocano più piacere ai loro contemporanei, cosa che invece facevano i classici nei confronti del loro pubblico. Stendhal afferma che se si imitano i classici i francesi moderni sbadigliano. La noia è generata dal fatto che il classicismo è svincolato dalla quotidianità, mentre il Romanticismo produce un’arte che non si pone come antitesi del vero, ma ne costituisca il compimento. Così Dante è romantico nella descrizione dell’ Inferno, perché si rivolge ad un pubblico che ha paura dell’inferno e Shakespeare mette in scena problematiche storico-politiche (es. tema del potere), nelle quali i suoi contemporanei si riconoscono. Per ottenere la commozione del pubblico occorre quindi un rapporto immediato ed evidente con la realtà, che l’artista non può ottenere con l’imitazione, ma con la coraggiosa sperimentazione di soluzioni nuove nel rapporto con la realtà storica e sociale della sua epoca.
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Gericault, La zattera della Medusa, 1818.
Il quadro prende spunto, nel suo soggetto, da un fatto di cronaca successo nel 1816: l’affondamento della nave francese Medusa. Gli occupanti della nave si rifugiarono su una zattera che rimase abbandonata alle onde del mare per diverse settimane. Gli sfortunati occupanti di quella zattera vissero una esperienza terribile, che condusse alla morte la gran parte di loro.
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William Turner, Pioggia, vapore e velocità , 1844
Questo quadro, in cui si uniscono e si contrastano i motivi della natura libera e della forza del progresso, della pioggia nebbiosa e del vapore, è nato da un'esperienza personale. Il quadro è infatti basato su osservazioni dirette del pittore, fatte affacciandosi al finestrino di un treno, su quello che era allora la più veloce linea ferroviaria inglese, in un giorno di pioggia torrenziale, Un unico dettaglio viene sottolineato dall'artista: una lepre, sulla destra, in gara con il treno. È un dettaglio allegorico e carico di un suo preciso significato. La lepre è l'emblema positivo della velocità
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