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Auschwitz - Birkenau <<Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si è vista una grande porta, e sopra una scritta.

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1 Auschwitz - Birkenau <<Il viaggio non durò che una ventina di minuti. Poi l’autocarro si è fermato, e si è vista una grande porta, e sopra una scritta vivamente illuminata ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi.>> Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi Torino Pag. 19.

2 Il complesso di Auschwitz comprendeva sia un campo di concentramento sia di sterminio. Era vasto non solo nel complesso degli edifici; il territorio che dipendeva dalle autorità del lager era di 40 Km quadrati. Auschwitz - Birkenau A tre chilometri di distanza circa sorgeva il campo di Birkenau, ancora più grande .

3 Campo di Concentramento
Per campo di concentramento (o campo di internamento) si intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili e/o militari. È solitamente provvisoria, adatta a detenere grandi quantità di persone, spesso prigionieri di guerra, destinati ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto. Un campo di concentramento è formato da file di baracche o container disposti ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici, circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate. Il trattamento di prigionieri civili e militari nei campi di internamento in tempo di guerra è regolato dalla III e IV Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949.

4 Campo di Sterminio Un campo di sterminio è un campo di concentramento il cui scopo unico è quello di uccidere i prigionieri che vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania nazista durante seconda guerra mondiale per mettere in atto l’ uccisione di tutti gli ebrei d'Europa compresi nella sfera d'influenza del Terzo Reich. I campi di sterminio nazisti causarono la morte di circa tre milioni di ebrei e costituiscono l'unico caso nella storia di struttura detentiva studiata appositamente per distruggere un'intera popolazione sulla base di concezioni ideologico-razziali.

5 L’arrivo al campo I prigionieri giungevano ammassati nei vagoni, stremati per aver viaggiato giorni, o anche settimane, senza un luogo dove riposare, privi di cibo e senza servizi igienici. All’ arrivo dei convogli veniva fatta la selezione delle persone. Quelli che non erano in grado di lavorare erano avviati alle camere a gas; gli altri erano spinti al bagno.

6 Dovevano privarsi dei loro vestiti, venivano rasati e, dopo essersi lavati, uscire nudi nel cortile. In esso i prigionieri venivano registrati con un numero tatuato sull’avambraccio sinistro; era quello il loro nuovo nome. Gli oggetti di qualche valore portati dai prigionieri venivano sequestrati.

7 <<Siamo scesi, ci hanno fatti entrare in una camera vasta e lunga, debolmente riscaldata. Che sete abbiamo! Il debole fruscio dell’acqua nei radiatori ci rende feroci: sono quattro giorni che non beviamo. Eppure c’è un rubinetto: sopra un cartello, che dice che è proibito bere perché l’acqua è inquinata. Sciocchezze, a me pare ovvio che il cartello è una beffa, “essi” sanno che noi moriamo di sete, e ci mettono in una camera e c’è un rubinetto, e Wassertrinken verboten. Io bevo, e incito i compagni a farlo; ma devo sputare, l’acqua e tiepida e dolciastra, ha odore di palude. Questo è l’inferno.>> Primo Levi

8 La vita nel campo La vita nel campo aveva inizio con la quarantena, un periodo durissimo di privazioni e punizioni per cancellare la personalità individuale e spezzare ogni resistenza. Ogni giorno i prigionieri parteciparono ad estenuanti appelli, che si svolgevano nel cortile in piedi per ore. Poi si recavano al lavoro; uomini e donne lavoravano senza tregua ai loro campi di sterminio: edificavano baracche e aprivano strade. Altri lavoravano in fabbriche di prodotti chimici e miniere.

9 Gerarchie I prigionieri erano suddivisi in categorie, contrassegnate da triangoli colorati, secondo una precisa gerarchia: alla base stavano gli Ebrei (triangolo giallo); seguivano gli zingari (triangolo marrone), gli omosessuali (rosa), gli asociali (nero), i prigionieri politici e i religiosi cattolici (rosso), i testimoni di Geova (viola) e, infine, sul gradino più alto, i criminali comuni (verde).

10 I “Blocchi” Gli edifici destinati al ricovero dei deportati erano baracche di legno dette “block”. In ogni piano di ciascun edificio erano ammassate persone. In ogni letto dovevano stare due prigionieri. Anche di notte, coloro che dovevano dormire sul fianco per gli spazi ristretti, non potevano avere momenti di isolamento e di sollievo.

11 La maggior parte delle persone furono eliminate nelle camere a gas
La maggior parte delle persone furono eliminate nelle camere a gas. Ad Auschwitz esistono ancora i locali delle “docce” da cui si espandeva gas alle persone ammassate a centinaia. Venivano rinchiusi in questi locali i prigionieri che, appena arrivati, non erano giudicati idonei al lavoro e quelli che la vita del campo aveva fiaccato. Le camere a gas Nei magazzini sono state trovate, molte scatole,piene e vuote,del gas zyclon B. Squadre di prigionieri sgombravano le camere a gas e mettevano i cadaveri nei forni crematori.

12 Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un si o per un no. Considerate se questa è una donna Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via. Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. Se questo è un uomo

13 FINE Di: Mezzi Lorenzo, Ferri Gian Marco, Volonghi Nicola Fonti:
Google Immagini Se Questo è un Uomo ( Primo Levi)


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