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prof.cananà Massimiliano
Dante prof.cananà Massimiliano
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Tanto gentile (Vita Nuova, cap. XXVI)
Il passaggio della donna per la via (mostrarsi) è anche la manifestazione di un miracolo (mostrare) “pare” non significa “sembra”, bensì “appare, si manifesta nella sua evidenza”. E’ l’equivalente di “mostrare” (v.8) e “mostrasi” (v.9) prof.cananà Massimiliano
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Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand’ella altrui saluta, ch’ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l’ardiscon di guardare. Gentile = nobile, termine tecnico cortese Onesta = decorosa nell’atteggiamento esteriore Donna = domina, signora del cuore Effetti del suo saluto sono la perdita della voce e l’incapacità di fissarla, a causa dell’emozione (tremando) prof.cananà Massimiliano
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Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d’umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. “cosa” = essere non determinato che produce sensazioni e impressioni La donna è un essere celeste venuto in terra per rappresentare in concreto la potenza divina. prof.cananà Massimiliano
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Mostrasi sì piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che ‘ntender no la può chi no la prova: Solo per diretta esperienza può essere conoscibile la dolcezza che la contemplazione della donna provoca nel cuore dell’osservatore prof.cananà Massimiliano
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E par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d’amore, che va dicendo a l’anima: Sospira. “labbia” = fisionomia, espressione del volto “spirito” = personificazione di un’attività vitale, di un’emozione prof.cananà Massimiliano
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“Il problema espressivo di Dante non è affatto quello di rappresentare uno spettacolo, bensì di enunciare un’incarnazione di cose celesti e di descrivere l’effetto necessario sullo spettatore” (G.Contini) prof.cananà Massimiliano
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Diverse e contrapposte funzioni del tema amoroso
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Per tutti i punti di partenza sono
De Amore di Andrea Cappellano Poesia erotica di Ovidio Filosofia aristotelica prof.cananà Massimiliano
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Dalla teoria aristotelica sull’anima si sviluppano due interpretazioni... prof.cananà Massimiliano
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A) TOMISTICA Bellezza e contemplazione di essa sono principi originatori dell’amore spirituale L’amor terreno è strumento per giungere a Dio, perché capace di trasformare il turbamento dell’anima sensitiva in “stato di grazia” DONNA-ANGELO PORTATRICE DI SALUTE (da Guinizzelli a Dante) prof.cananà Massimiliano
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B) AVERROISTICA Sede dell’amore è l’anima sensitiva (da cui turbamento) AMORE - PASSIONE di CAVALCANTI prof.cananà Massimiliano
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La conciliazione di erotismo e spiritualità
Dante prefigura nell’amore la dolcezza della beatitudine celeste L’amore è fenomeno puramente intellettuale, sottratto alle vicende empiriche: non mira al favore della donna e si appaga di sè prof.cananà Massimiliano
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La donna di Guinizzelli somigliava a un angelo; nella Vita Nuova la donna è entità sovrannaturale La sua presenza fisica è conciliata con il valore di figura religiosa che le viene attribuito prof.cananà Massimiliano
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Donne ch’ avete intelletto d’amore (Vita Nuova, XIX)
E’ una canzone di “lode” a Beatrice in cui Dante afferma l’ identità della donna con il divino, di cui ella è segno vivente Si rivolge a un pubblico ristretto e culturalmente elevato: “donne e donzelle amorose” (v.13), nobili e gentili prof.cananà Massimiliano
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Lo stilnovismo tragico di Cavalcanti
L’amore è esperienza devastante, propria dell’anima sensitiva (secondo l’aristotelismo averroista) quindi non controllabile razionalmente. La stessa conoscenza del valore della donna è parziale e insufficiente prof.cananà Massimiliano
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Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira
O Deo, che sembra quando li occhi gira! Dical’Amor, ch’i’ nol savria contare Non si poria contar la sua piagenza Non fu sì alta già la mente nostra e non si pose ‘noi tanta salute, che propiamente n’aviàn canoscenza. INDICIBILITA’ prof.cananà Massimiliano
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Voi che per li occhi mi passaste ‘l core
Effetti devastanti dello sguardo della donna sul poeta: disgregazione dell’io e teatralizzazione … deboletti spiriti van via ...l’anima tremando si riscosse veggendo morto ‘l cor prof.cananà Massimiliano
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Rassegnazione e malinconia
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Perch’i’ no spero di tornar giammai, ballatetta, in Toscana
L’autore dialoga con il testo, cioè con se stesso (envoi = invio di un messaggio) Tema del viaggio non autobiografico, ma topico Altri temi della ballata: cortesia e adorazione verso la donna; paura, dolore e distruzione; personificazioni e frantumazione dell’io; enfasi espressiva (apostrofi, discorso diretto) prof.cananà Massimiliano
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L’eros doloroso e sensuale e lo sperimentalismo delle petrose
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Dopo la Vita Nuova Dante tenta una nuova raffigurazione dell’amore
Nei componimenti per la petra (senhal della donna la cui durezza è inattaccabile) la poesia è oscura e drammatica (su modello del trobar clus) prof.cananà Massimiliano
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L’amore non è più stilnovistico, spirituale: la donna (sempre superiore) è oggetto di un desiderio espresso con violenza. Forse la donna-pietra è allegoria della Filosofia... prof.cananà Massimiliano
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Così nel mio parlar vogl’i’esser aspro
Stile “aspro” contrapposto allo stile “dolce” delle rime giovanili e della Vita Nuova Asprezza di significati (aggressività), di suoni (duri, consonantici, disarmonici), di immagini (metafore di violenza e lotta) prof.cananà Massimiliano
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