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IL FUMO DI TABACCO TRA I GIOVANI

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Presentazione sul tema: "IL FUMO DI TABACCO TRA I GIOVANI"— Transcript della presentazione:

1 IL FUMO DI TABACCO TRA I GIOVANI
(Dati ISTAT) % Fumatori in Toscana e in Italia tra i giovani età 14 – 19 anni 1993 2010 TOSCANA 15,6 10,5 ITALIA 11,0 14,2

2 GR RT % di studenti che hanno provato a fumare sigarette
almeno una volta nella vita per AUSL – Confronto (Indagine EDIT 2011) 2005 2008 2011 M F Tot. GR 67,9 69,5 68,2 67,5 72,4 69,9 68,1 74,5 71,1 RT 61,9 64,9 63,8 71,0 67,7 60.9 68,8 64,8

3 Una percentuale sempre maggiore di giovani che provano a fumare
ha una maggiore probabilità di diventare fumatore negli anni. In Toscana tra i ragazzi che hanno provato a fumare sono diventati fumatori regolari: ,6% ,9% ,4% Il 14% degli studenti intervistati nel 2011 dichiara di essere fumatore occasionale, più le ragazze (15,3%) che i ragazzi (12,7%).

4 % fumatori regolari, occasionali e non fumatori
età anni Provincia di Grosseto e Regione Toscana anno 2011 Regolari Occasionali Non fumatori Grosseto 26,8 12,3 60,8 Toscana 24,1 14,0 61,9

5 L'età di inizio alla sigaretta
La maggior parte dei ragazzi che consumano abitualmente sigarette, sia maschi sia femmine, inizia tra i 14 ed i 16 anni; rimane inoltre invariata l’età media (15 anni) a livello regionale di inizio al consumo di tabacco, confermando una sostanziale uniformità di genere nell’abitudine al fumo di sigaretta nella fascia di età considerata. La provincia di Grosseto è quella che registra un maggior numero di fumatori regolari precoci (< di 14 anni) con un 32,6% di maschi contro il 17,3% del dato regionale. I ragazzini che iniziano a fumare regolarmente al di sotto dei 12 anni sono ben il 5,5% contro il dato regionale del 1,7%. (Indagine EDIT 2011).

6 L'abitudine al fumo è condizionata da:
Istituto che frequentano Liceo scientifico e classico ,0% (27,6 M e 18,4 F) Istituto Tecnico e Liceo Socio Pedagogico 37,4% (42,7 M e 31,5 F) Istituto Professionale, d'arte e liceo artistico 46,1% (50,5 M e 41,4 F) Genitori (abitudini e livello di istruzione) Nelle famiglie in cui almeno uno dei due genitori fuma, il 30,9% dei ragazzi compra abitualmente le sigarette contro il 19,3% degli studenti che vivono in un ambiente in cui nessuno dei due genitori ha sviluppato questa abitudine. Il gruppo dei pari è comunque fortemente condizionante a provare la sigaretta, ancor più che l'abitudine dei genitori.

7 La curiosità di provare dei ragazzi non si ferma di fronte alle abitudini dei genitori; hanno provato a fumare almeno una volta nella vita: il 70,1% dei ragazzi con almeno un genitore fumatore, il 60,9% dei ragazzi con genitori non fumatori. Rispetto alla regolarità l'abitudine dei genitori ha una maggiore influenza: Il 30,9% dei ragazzi con genitori fumatori compra abitualmente sigarette, contro il 19,3% di coloro che hanno genitori non fumatori.

8 Maschio Femmina Totale
Livello di istruzione dei genitori e giovani studenti che hanno provato a fumare sigarette almeno una volta nella vita. Regione Toscana (Indagine EDIT 2011) Maschio Femmina Totale Basso 65, , ,5 Medio 61, , ,8 Alto 59, , ,8

9 % fumatori regolari in base al livello di istruzione dei genitori
Anno 2011 M F TOTALE BASSO 24,8 32,3 28,7 MEDIO 23,5 26,0 24,7 ALTO 18,8 22,3 20,3 Si conferma la tendenza ad una diminuzione dei fumatori regolari all'aumentare del capitale culturale della famiglia. Si può ipotizzare una migliore veicolazione del messaggio della pericolosità del consumo di sigarette laddove il livello culturale del nucleo familiare è più elevato. E' confermato che il genere femminile ha una maggiore propensione al tabagismo rispetto al genere maschile.

10 PEGGIOR RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI STUDENTI FUMATORI
I fumatori regolari hanno un rendimento scolastico peggiore dei non fumatori o fumatori occasionali: il 40% di chi ha sviluppato una regolare abitudine al fumo ha un rendimento scolastico abbastanza buono o buono, contro il 66,7% di coloro che non hanno sviluppato, almeno non regolarmente, questa abitudine. MAGGIORE PROPENSIONE A BERE ALCOLICI DEGLI STUDENTI FUMATORI I ragazzi che hanno sviluppato l’abitudine al fumo, hanno consumato 5 o più bevande alcoliche in un’unica occasione (binge drinking) durante l’ultimo mese in proporzione più che doppia rispetto ai non fumatori e ai fumatori occasionali (62,9% contro 25,8%). Questi ragazzi hanno quindi una propensione a bere alcolici in maniera sregolata decisamente maggiore rispetto a chi non ha sviluppato tale abitudine.

11 MAGGIORE PROPENSIONE AD ASSUMERE SOSTANZE STUPEFACENTI
Coloro che accendono la sigaretta con una certa regolarità hanno anche una maggiore propensione (71,1% vs 12,3%) ad assumere sostanze stupefacenti, almeno per quanto riguarda i consumi di sostanze nel corso dell’ultimo mese. Questo dato è facilmente spiegato dal fatto che la sostanza illegale più utilizzata dal nostro campione è la cannabis, la cui modalità di assunzione è prevalentemente legata all’uso di tabacco.

12 ALTRI COMPORTAMENTI A RISCHIO ASSOCIATI AL FUMO
Rapporti sessuali precoci (< 14 anni): 25% contro il 7,4% Comportamenti da bullo: 27,3% contro il 16,4% Incidenti stradali: 44,2% contro il 23,6% Gioco d'azzardo: 15,8% di giocatori problematici tra i fumatori contro l'8% di giovani non fumatori.

13 L' ALCOL TRA I GIOVANI Dalle evidenze delle ricerche EDIT, è possibile affermare che sia in atto un vero e proprio mutamento in Toscana, gli adolescenti e la popolazione giovanile sotto i venti anni stanno sperimentando abitudini al consumo di alcol tipiche del modello nordico, e che ormai questo modello si consolida attraverso gli anni. Tale modello si basa sul consumo di alcolici il fine settimana, in particolare in occasioni di socializzazione o ricreative. Pag.177 rapporto Edit tab. riassuntiva Pag. 171 ubriacature Grosseto Pag. 174 binge drinking Grosseto Pag. 169 consumo alcol giorni settimanali Pag. 163 ultimi 30 giorni Pag. 168 grammi di alcol Grosseto Pag droghe Pag 183 droghe Grosseto Pag. 203 tab. riassuntiva

14 L’81,1% ha bevuto almeno una bevanda alcolica nel mese
precedente l’intervista:  74,8% tra i maschi;  69,9% tra le femmine.  Il 51,3% ha avuto almeno un episodio di ubriacatura nei 12 mesi precedenti l’intervista (+ 7,6% rispetto al 2005).  Il 35,% ha avuto almeno un episodio di binge drinking nei 30 giorni precedenti l’intervista.  Le bevande preferite sono APERITIVI e SPUMANTI, seguiti dal VINO. Associazione rilevante tra livelli di consumo di alcolici (soprattutto in relazione ai consumi a rischio e dannosi) ed altri comportamenti e caratteristiche a rischio, quali:  essere fumatori regolari di tabacco;  essere consumatori di sostanze psicotrope;  elevato distress psicologico;  essere incorsi in incidenti stradali nei 12 mesi precedenti l’intervista;  propensione al gioco d’azzardo;

15 episodio di ubriacatura nell’ultimo anno secondo il genere – Anno 2011
71 Figura 3.12 Distribuzione percentuale per AUSL degli studenti che hanno avuto almeno un episodio di ubriacatura nell’ultimo anno secondo il genere – Anno 2011


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