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I MONGOLI
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TIMUJIN (GENGIS KHAN) Timujin, grazie all’abilità guerriera, alle capacità politiche a al carisma personale, era riuscito a unificare le tribù mongole dell’area del Gobi. Il suo riconoscimento come capo supremo, tuttavia, significava la sottomissione delle tribù alla sua autorità senza che fosse disperso il patrimonio locale di tradizioni e modi di vivere. Gengis Khan riuscì anche nell’intento di dinastizzare il suo potere. Alla sua morte il suo impero si estendeva dal Mar del Giappone fino al Caspio, Cina settentrionale compresa. 21. 7 GENNAIO 2019 23/02/2019
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I SUCCESSORI DI GENGIS KHAN 1. L’attacco all’Occidente
Nei 14 anni successivi alla morte del «signore universale» il figlio Ogodai sul quale ricadde l’onere della successione continuò l’espansione proseguendo la conquista della Cina. Al nipote Batu affidò le spedizioni militari verso ovest. 1240. La caduta di Kiev e dei principati russi riuniti attorno alla capitale (con l’eccezione di Novgorod governata da Alexander Nevsky che si sottomise al potere mongolo) portò all’attenzione dell’Occidente la questione mongola. Nessuno comprendeva la loro lingua e loro non conoscevano nessuna delle lingue europee, avevano attitudini ancora nomadiche e un aspetto fisico molto diverso rispetto agli occidentali. 1241. L’esercito di Batu attaccò Ungheria, Bulgaria, Boemia e Polonia sterminando i Cavalieri Teutonici nella battaglia di Liegnitz. L’imperatore Federico II era pronto a impegnarsi in una crociata per la protezione dell’Europa. 21. 7 GENNAIO 2019 23/02/2019
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I SUCCESSORI DI GENGIS KHAN 2. Il consolidamento delle conquiste
Nello stesso 1241 tuttavia Batu si ritirò rinunciando al tentativo di invasione della Germania sia per le difficoltà logistiche che avrebbero accompagnato la campagna militare nel cuore dell’Europa e sia per la morte di Ogodai che costrinse tutta la classe dirigente mongola ad eleggere il nuovo Khan: Guyuk, figlio maggiore di Ogodai. Gli sterminati territori che costituivano l’impero erano già stati divisi in quattro khanati alla morte di Gengis e, nei successivi decenni, l’amministrazione mongola rafforzò la propria organizzazione tra aree inserite territorialmente nei confini imperiali e zone tributarie, come i principati russi che costituivano prevalentemente un bacino fiscale. 21. 7 GENNAIO 2019 23/02/2019
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L’IMPERO MONGOLO 21. 7 GENNAIO 2019 23/02/2019
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I SUCCESSORI DI GENGIS KHAN 3. La dinastia Yuan
I successori di Ogodai preferirono abbandonare il progetto di assoggettare anche il continente europeo concentrandosi sulla sottomissione della Cina. Nel 1279 Khubilai Khan spostò la capitale e quindi il centro politico mongolo da Karakòrum a Pechino dando contestualmente inizio alla dinastia Yuan. La sinizzazione dei costumi e delle usanze mongole incontrò inizialmente molti ostacoli sia da parte mongola e sia da parte cinese, ma gli Yuan sopravvissero in Cina fino al 1368 quando la dinastia dei Ming conquistò il potere. 1258. La conquista di Baghdad pose fine al califfato abbaside e, di fatto, all’impero islamico. 21. 7 GENNAIO 2019 23/02/2019
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