Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
PubblicatoValentino Bellucci Modificato 5 anni fa
1
Leggi sui Servizi Pubblici: Gestione del Ciclo Integrato dell’Acqua
rapporto pubblico – privato nella gestione del servizio idrico integrato Vicenza, 21 maggio 2002 Ruggero Zambon
2
Il mercato dei servizi idrici
La gestione in termini industriali del servizio idrico è sempre caratterizzata dall’eccessiva polverizzazione degli operatori del settore i quali ad oggi risultano essere ancora circa E’ quasi assente la concorrenza. Circa le modalità di affidamento di gestione del servizio, dalla relazione del Comitato di Vigilanza sull’uso delle risorse idriche, emerge una netta propensione per l’affidamento diretto (su 16 casi considerati, in un solo caso si è ricorsi alla concessione a terzi, mentre negli altri 15 si è fatto ricorso alla società mista a prevalente capitale pubblico). A circa 8 anni dall’approvazione della Legge Galli lo sviluppo del mercato per i servizi idrici è ancora ad uno stato primitivo
3
Stato di attuazione della Legge 5 gennaio 1994 n. 36
89 ATO previsti 48 ATO insediati 8 Affidamenti effettuati
4
Ritardi nell’attuazione della Legge 5 gennaio 1994 n
Ritardi nell’attuazione della Legge 5 gennaio 1994 n. 36 Principali Cause e Conseguenze CAUSE CONSEGUENZE Ritardo, da parte delle Regioni, nel recepimento della disciplina nazionale Riduzione del livello di investimenti Resistenza opposta dagli enti locali e dagli attuali gestori, ai processi di accorpamento delle gestioni esistenti; Situazione di incertezza originato dall’avvio del dibattito parlamentare sulla riforma dei servizi pubblici locali (ex d.d.l. Vigneri) Mancato miglioramento della qualità dei servizi Fonte:
5
Il mancato miglioramento della qualità dei servizi è destinato a perdurare
Il settore idrico richiede forti investimenti che si concentrano di norma in tempi brevi. I finanziamenti pubblici per il servizio idrico si mantengono fortemente ridotti. Perdura la situazione di incertezza normativa (art. 35, comma 5, Legge Finanziaria 2002, Legge 36/94 e D.M. 22/11/01). Disciplina del periodo transitorio non invita ad investire
6
Modalità di Coinvolgimento dei Capitali Privati
Per finanziare l’adeguamento delle infrastrutture idriche, a parziale o totale integrazione dei limitati contributi pubblici disponibili, ci si dovrà rivolgere al capitale privato. Il coinvolgimento di capitali privati, necessario per il finanziamento delle opere, può avvenire, principalmente, attraverso due modalità La gara per il gestore del Servizio Idrico Integrato Realizzazione di interventi di Design, Build, Finance & Operate (DBFO)
7
Gare per il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato
Le gare per il S.I.I sono in ritardo per i seguenti motivi: Le resistenze dei Gestori, motivata, talvolta a ragione, con l’efficienza ed efficacia del servizio offerto attualmente; L’art. 35 della L. 448/01 (Legge Finanziaria 2002). Il comma 5 infatti recita testualmente; “In alternativa a quanto previsto dal comma 5 dell’articolo 113 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, come sostituito dal comma 1 del presente articolo, i soggetti competenti, individuati dalle regioni ai sensi dell’articolo 9 della legge 5 gennaio , n. 36, possono affidare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il servizio idrico integrato a società di capitali partecipate unicamente da enti locali che fanno parte dello stesso ambito territoriale ottimale, per un periodo non superiore a quello massimo determinato ai sensi delle disposizioni di cui al comma 2 del presente articolo” . Tra l’altro, non è ancora stato promulgato il regolamento attuativo previsto al comma 2 che stabilisce la durata di tale affidamento (3-5 anni più proroghe)
8
Percorsi per la realizzazione di interventi di DBFO
Concessione di costruzione e gestione, secondo l’articolo 19, comma 2 “L’Amministrazione concedente predispone un progetto preliminare, una bozza di convenzione, un piano economico-finanziario e un disciplinare sulle modalità di gestione (i rischi di sviluppo dell’iniziativa risultano maggiormente allocati all’Amministrazione)”. Promotore, secondo l’articolo 37 bis e ss. Un soggetto privato, qualificato come promotore, propone un’iniziativa sulla quale l’Amministrazione concedente ha sviluppato una conoscenza ed un approfondimento solo a un livello di programmazione, anche attraverso opportuni studi di fattibilità (i rischi di sviluppo dell’iniziativa sono allocati principalmente al soggetto privato promotore sebbene il successo definitivo dipenda dalle modalità con cui l’Amministrazione ha svolto la propria attività di programmazione, con particolare riferimento all’analisi dei fabbisogni infrastrutturali e delle migliori modalità per soddisfarli).
9
Strutture ipotizzabili Presupposto Le Tipologie di Interventi di DBFO
1. Interventi sovra ambito (Modello strutturale degli Acquedotti) Strutture ipotizzabili 2. Interventi di fognatura e depurazione (ex art. 141, comma 4 della legge 388/00 3. Interventi anche non sovra ambito (aventi carattere di urgenza) Le iniziative debbono essere inserite nel documento di programmazione triennale dell’Amministrazione concedente o in strumenti di programmazione specifici (Piano Stralcio ex art. 141, comma 4, Legge Finanziaria 2001), come previsto dall’art. 14 della Legge n. 109/94. Presupposto
10
Principali Caratteristiche degli Interventi di DBFO
Tipologia di intervento Puntuale Cessione del servizio Predeterminata controparte commerciale Caratteristiche del flusso di cassa Flusso di cassa disponibile solo dopo la realizzazione dell’infrastruttura Tempistica degli investimenti Concentrati all’inizio del percorso di concessione Tipologia del finanziamento Finanziamento strutturato per una infrastruttura specifica (Project Financing puro) Dinamica contrattuale Rigida Tipologia dei rischi Rischi specifici e circoscritti
11
Project Financing o Design, Build, Finance & Operate (DBFO)
La possibilità di realizzare gli interventi dei Piani Stralcio in Project Financing è regolata dagli articoli 37bis-37nonies della L. 109/94, la cosiddetta “Merloni-ter”; Entro il 30 giugno di ogni anno i ”Promotori” possono presentare ”proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici, inseriti negli strumenti di programmazione” formalmente approvati, tramite contratti di concessione con risorse totalmente o parzialmente a carico dei promotori stessi. Il progetto del Promotore, asseverato da un istituto di credito, deve essere corredato di una proposta di convenzione.
12
Project Financing o Design, Build, Finance & Operate (DBFO)
Entro il 31 ottobre le amministrazioni aggiudicatrici valutano la fattibilità delle proposte presentate sotto il profilo tecnico ed economico-tariffario e ne verificano la caratteristica di pubblico interesse. Entro il 31 dicembre le amministrazioni aggiudicatrici, qualora fra le proposte presentate ne abbiano individuate alcune di pubblico interesse, indicono una gara comparativa. Le amministrazioni provvederanno ad aggiudicare la concessione mediante una procedura negoziata da svolgere fra il promotore ed i soggetti presentatori delle due migliori offerte nella gara.
13
Project Financing o Design, Build, Finance & Operate (DBFO)
Le Proposte devono contenere: lo studio di inquadramento territoriale e ambientale; lo studio di fattibilità; il progetto preliminare; la bozza di convenzione; il piano economico-finanziario asseverato da un istituto di credito; la specificazione delle caratteristiche del servizio e delle modalità di gestione. Le proposte devono inoltre indicare l'importo delle spese soste- nute per la loro predisposizione (non superiore al 2,5% del valore dell'investimento).
14
Metodo CIPE Metodo Normalizzato
Principali Problematiche relative al Coinvolgimento dei Capitali Privati SISTEMA TARIFFARIO Metodo CIPE captazione e/o adduzione, attraverso la formulazione delle modalità con cui le tariffe dell’acqua all’ingrosso si riflettono sulle tariffe applicate all’utenza da parte del distributore fognatura e/o depurazione ex art. 141, comma 4 della legge 388/00, attraverso l’introduzione di appositi aumenti tariffari, distribuiti su di un arco temporale di 5 anni (le tariffe di depurazione e fognatura potranno, infatti, crescere del 20% in 5 anni, con aumenti massimi annui del 4%) Metodo Normalizzato il Metodo Normalizzato ex art. 13, comma 3 della legge n. 36/94 e decreto Ministero dei Lavori Pubblici 1° agosto 1996
15
durata della Concessione correlata alla remunerazione
Principali Problematiche relative al Coinvolgimento dei Capitali Privati durata della Concessione correlata alla remunerazione degli investimenti Definizione preventiva del rapporto tra concessionario DBFO e gestore idrico integrato revoca della concessione al concessionario del DBFO in concomitanza dell’affidamento del servizio idrico integrato, con riconoscimento di un indennizzo ALTERNATIVE termine della concessione alla scadenza naturale
16
Principali Problematiche relative al Coinvolgimento dei Capitali Privati
Soggetto Concedente Le procedure volte all’identificazione del concessionario devono essere svolte da un soggetto concedente determinato, che si ponga quale controparte “certa” della concessione per tutta la durata della stessa ATO individuato e relativa Autorità d’Ambito costituita. Il ruolo del concedente è svolto direttamente da quest’ultima. ALTERNATIVE 2. ATO individuato e relativa Autorità di Ambito non costituita o operativa 2a. Autorità d’Ambito non costituita: accordo di programma tra il concedente pro tempore, il concessionario del servizio e gli enti locali che dovranno costituire l’Autorità d’Ambito con l’obiettivo di garantire un percorso coerente con gli impegni assunti dal concedente pro tempore nei confronti del concessionario di DBFO. 2b. Autorità d’Ambito costituita, ma non operativa: l’ATO stipula congiuntamente al concedente pro tempore, la convenzione relativa al servizio erogato.
17
Il Progetto di Finanza applicato al S. I. I
Il Progetto di Finanza applicato al S.I.I., per essere Bancabile necessita di garanzie sui ricavi. Le garanzie sono spesso insufficienti per la dicotomia tra i Gestori attuali, che riscuotono la tariffa e la Società di Progetto, che ha in concessione le opere. - Domanda - Tariffa - Certezza del flusso di pagamenti Certezza dei ricavi - Chiarezza di rapporto con chi riscuote la tariffa - livello tariffario e volumi di servizio - Solvibilità e livello delle garanzie Bancabilità
18
Grandi Adduzioni Tra le opere realizzabili con lo strumento della Finanza di Progetto vi sono le Grandi Adduzioni, ossia quelle infrastrutture che, per capacità di trasporto e differenziazione delle sorgenti, servono a garantire la quantità e la qualità della dotazione idrica. Dette opere, regolate dall’art. 17 della L.36/94 possono essere oggetto di accordi di programma ai sensi dell'articolo 27 della legge 8 giugno 1990 n. 142 e cofinanziate dallo Stato in seguito a delibera CIPE. E’ indispensabile che il Concessionario abbia certezza dei ricavi. L’Autorità può darne garanzia stipulando con i Gestori del Servizio Idrico una serie di contratti di tipo Take or Pay.
19
Piani Stralcio – Emergenza Depurazione
In base a quanto previsto dall’art. 141 comma 4 della L. 388/ “Finanziaria 2001”, le Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (AATO) hanno predisposto i programmi degli interventi urgenti, i cosiddetti Piani Stralcio, in materia di Fognatura e Depurazione. Il fine è quello di rispondere agli Direttive Comunitarie in materia di Fognature e Depurazione, recepite dal D.Lgs. 152/99, e di evitare ulteriori Procedure di Infrazione a carico delle Pubbliche Amministrazioni. Il 25 aprile 2002 la Corte di Giustizia dell’UE ha condannato l’Italia per l’inquinamento dell’Alto Adriatico, giudicando indifferente che le acque reflue non trattate si riversino direttamente o indirettamente in un’area sensibile In forza di questo tutto il Veneto è da considerarsi Area Sensibili, per i quali sono scaduti i termini per la depurazione più spinta e la realizzazione delle reti fognarie in tutti gli agglomerati con più di 10’000 ab.equivalenti.
20
I Piani Stralcio – Le Risorse Finanziarie
Per l’attuazione dei Piani Stralcio le AATO/Provincia possono utilizzare i proventi delle tariffe di depurazione accantonati o eccedenti le necessità gestionali. Fondi pubblici da reperire attivando Accordi di Programma con la Regione Il CIPE ha deliberato l’aumento del 20% in 5 anni delle tariffe di Fognatura e Depurazione per la realizzazione dei Piani Stralcio, da utilizzare privilegiando la FINANZA di PROGETTO al fine di ottimizzare le limitate risorse disponibili (Deliberazione CIPE 4 aprile 2001)
21
Conclusioni La Galli è una legge nata per imprenditorializzare il settore idrico, non per privatizzare. Per decollare mancava della liberalizzazione, ovvero della condizione per creare la convenienza per una industrializzazione ed una aggregazione del settore. In carenza di risorse si deve co-finanziare non finanziare a fondo perduto. E’ necessaria pertanto la partecipazione di soggetti privati. Nel contesto veneto la partecipazione di soggetti pubblici è essenziale. I PIANI STRALCIO SONO UNA OPPORTUNITA’ per l’avvio di un concreto e corretto RAPPORTO PUBBLICO – PRIVATO perché consentono di partire dallo STATUS QUO in TERMINI di ATTORI e di COINVOLGERLI, come COMPONENTI della COMPAGINE del PROMOTORE.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.