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MODULO 3.4 CORRENTE ELETTRICA CLIC.

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Presentazione sul tema: "MODULO 3.4 CORRENTE ELETTRICA CLIC."— Transcript della presentazione:

1 MODULO 3.4 CORRENTE ELETTRICA CLIC

2 Ritorniamo al generatore (batteria),
che abbiamo lasciato con gli elettroni che cercano di raggiungere il polo + , senza riuscirvi, per l'esistenza della forza elettromotrice. CLIC GUIDO MONACO

3 se a questo punto colleghiamo una lampada con due conduttori ai morsetti della batteria,
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4 chiudendo il circuito, si verifica, che gli elettroni "possono raggiungere il polo +,
passando all'esterno del generatore, fluendo lungo il collegamento realizzato. CLIC GUIDO MONACO

5 Questo flusso di elettroni è reso possibile dalla presenza di elettroni liberi nel conduttore di collegamento. Infatti il polo positivo esercita un'attrazione su questi elettroni e quello negativo una repulsione. CLIC GUIDO MONACO

6 (come dimostra l'accensione della lampadina).
L'insieme di queste due azioni, determina la propagazione istantanea del movimento degli elettroni, lungo tutto il conduttore (come dimostra l'accensione della lampadina). CLIC GUIDO MONACO

7 facendo diminuire la forza di attrazione “Fa“ del generatore,
Gli elettroni che giungono al polo positivo, annullano parte delle cariche, facendo diminuire la forza di attrazione “Fa“ del generatore, CLIC GUIDO MONACO

8 ha così il sopravvento la f. e. m
ha così il sopravvento la f.e.m. “E”, che li separa nuovamente facendoli affluire al polo negativo CLIC GUIDO MONACO

9 Si stabilisce nel circuito un flusso continuo di elettroni che prende il nome di corrente elettrica
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10 dal polo positivo a quello negativo,
Come verso si assume per convenzione, quello diretto all’esterno del generatore, dal polo positivo a quello negativo, cioè opposto al flusso degli elettroni CLIC GUIDO MONACO

11 La misura della corrente elettrica, si effettua con uno strumento chiamato “Amperometro”
CLIC GUIDO MONACO

12 L’ Unità di misura è “l’ampere”.
Simbolo “ A ” Il nome deriva dal fisico francese A.M. Ampère CLIC GUIDO MONACO

13 alle migliaia di ampere nelle applicazioni industriali.
I valori di corrente possono variare dai milionesimi di ampere per i circuiti elettronici, alle migliaia di ampere nelle applicazioni industriali. Poiché la corrente elettrica è un flusso di elettroni, cioè di cariche elettriche, CLIC GUIDO MONACO

14 e il tempo t (in secondi) impiegato dalla carica per passare.
si definisce come intensità di corrente, il rapporto tra la carica Q (in coulomb) che passa in una sezione del conduttore e il tempo t (in secondi) impiegato dalla carica per passare. Q I= t CLIC GUIDO MONACO

15 I = intensità di corrente in ampere (A) Q = carica in coulomb (Q)
t = tempo in secondi (s) La stessa relazione che esiste tra le grandezze esiste anche tra le unità di misura, per cui: Q I= t CLIC GUIDO MONACO

16 Ciò vuol dire che: In un conduttore un ampere è l'intensità di corrente corrispondente al passaggio di un coulomb in un secondo CLIC GUIDO MONACO

17 è la densità di corrente (simbolo “J”),
Una grandezza di notevole interesse, come avremo modo di vedere nel dimensionamento dei conduttori di linea, è la densità di corrente (simbolo “J”), definita come il rapporto tra l'intensità di corrente “I” che attraversa un conduttore e la sezione “S” del conduttore stesso: I J= S CLIC GUIDO MONACO

18 La sua unità di misura (S.I.) è l'ampere al metro quadrato (A/m2 ),
ma poiché le sezioni dei conduttori sono indicate in mm2, si considera generalmente come unità di misura, l'ampere al millimetro quadrato (A/mm2 ) CLIC GUIDO MONACO

19 Premi il tasto ESC per uscire o il tasto “START” per ricominciare
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