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da Jacques THUNUS “ASSEMBLEA SANTA” ed. Queriniana
Per i LETTORI LITURGICI LE LETTURE BIBLICHE da Jacques THUNUS “ASSEMBLEA SANTA” ed. Queriniana
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a. LA LITURGIA DELLA PAROLA b. LE LETTURE BIBLICHE c. IL LEZIONARIO d
a. LA LITURGIA DELLA PAROLA b. LE LETTURE BIBLICHE c. IL LEZIONARIO d. IL LETTORE
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b. Le letture bibliche Che cosa sono? Da dove sono tratte?
Quale la loro organizzazione? Quale il mistero della Parola?
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Sono messaggi per gli uomini di tutti i tempi
b.1 LE LETTURE BIBLICHE Sono messaggi per gli uomini di tutti i tempi Richiamano l’Alleanza tra Dio e il suo popolo e la storia della salvezza, Mettono in evidenza il mistero della Chiesa che è stata ed è modellata dalla Parola e dallo Spirito
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LE LETTURE BIBLICHE SONO TRATTE ll’Antico Testamento e dal Nuovo Testamento (Vangeli, Atti degli Apostoli, lettere apostoliche, Apocalisse)
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Nelle liturgie domenicali (escluso il tempo di Pasqua)
b.3 Quale la loro organizzazione? Nelle liturgie domenicali (escluso il tempo di Pasqua) la prima lettura è desunta dall’Antico Testamento ed è seguita da un salmo; la seconda lettura è tratta dagli scritti apostolici la terza è scelta tra i quattro Vangeli
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Questo ordine liturgico, che non rispecchia l’ordine della Bibbia, ha tuttavia una precisa funzione: generare un approccio progressivo a Cristo, simboleggiato dal Vangelo
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Infatti tutta la liturgia della Parola è presenza e rivelazione di Cristo attraverso un itinerario che ha uno spessore storico :
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L’Antico Testamento spiega la lenta maturazione attraverso cui l’uomo ha scoperto il disegno di Dio sul mondo. È storia di grazie e di peccato che ciascuno rivive nel suo itinerario personale verso Cristo
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Dai testi dell’A. T. emerge il Salterio, testimone privilegiato della storia dell’Alleanza tra JHWH e il suo popolo Nel suo linguaggio aperto a una varietà di senso ciascuno può situare il proprio itinerario di fede e unirsi al canto della chiesa
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la lettura apostolica permette ai credenti di dare alla Parola evangelica la risonanza che ha avuto nella chiesa nascente Questa lettura, radicata nei problemi concreti, chiama i credenti a vivere il Regno già qui, nel nostro mondo
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È la ragione della nostra speranza.
la proclamazione del Vangelo è il segno dell’avvenimento centrale della storia. È la ragione della nostra speranza.
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“Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi (…) ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1)
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il Cristo, l’Unto, è morto per noi …
Il Figlio di Dio il Cristo, l’Unto, è morto per noi … «non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo» (Gv 12,47)
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per far risorgere con Lui anche noi
… ed è risorto per far risorgere con Lui anche noi Tramite Cristo siamo giustificati, adottati come figli e figlie di Dio, liberati dal dominio del male e della morte …
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… siamo resi capaci di passare da un cuore chiuso all’animo aperto dall’egoismo alla solidarietà dall’indifferenza all’impegno e all’attenzione per l’altro da relazioni tese alla fraternità … perché - dice il Signore Gesù – la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. (Gv 15, 10-11)
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e creare una comunità di fratelli e sorelle
Questa è la vita nuova e la profezia cristiana che il nostro Vescovo affida come impegno di quest’anno pastorale.
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