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Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.

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Presentazione sul tema: "Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti."— Transcript della presentazione:

1 Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
26 SETTEMBRE 2018 MERCOLEDÌ - XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Adoriamo il Signore, il Dio che ci ha creato. SALMO  66  Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto;  perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  Esultino le genti e si rallegrino, † perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio,  ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Adoriamo il Signore, il Dio che ci ha creato.

2 Inno Cristo, sapienza eterna, donaci di gustare la tua dolce amicizia. Angelo del consiglio, guida e proteggi il popolo che spera nel tuo nome. Sii tu la nostra forza, la roccia che ci salva dagli assalti del male. A te la gloria e il regno, la potenza e l'onore, nei secoli dei secoli. Amen.

3 1^ Antifona Ti amo, Signore, mia forza
1^ Antifona Ti amo, Signore, mia forza. † SALMO 17, 2-7   (I) Ringraziamento per la salvezza e la vittoria Le potenze del cielo saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo  venire su una nube con potenza e gloria grande ...  Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina (Lc 21, 26). Ti amo, Signore, mia forza, * † Signore, mia roccia,  mia fortezza, mio liberatore;  mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; * mio scudo e baluardo, mia potente salvezza.  Invoco il Signore, degno di lode, * e sarò salvato dai miei nemici.  Mi circondavano flutti di morte, * mi travolgevano torrenti impetuosi;  già mi avvolgevano i lacci degli inferi, * già mi stringevano agguati mortali.  Nel mio affanno invocai il Signore, * nell'angoscia gridai al mio Dio:  dal suo tempio ascoltò la mia voce, * al suo orecchio pervenne il mio grido. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   1^ Antifona Ti amo, Signore, mia forza.

4 2^ Antifona Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene
2^ Antifona Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene. SALMO 17, 8-20   (II) La terra tremò e si scosse; † vacillarono le fondamenta dei monti, * si scossero perché egli era sdegnato.  Dalle sue narici saliva fumo, † dalla sua bocca un fuoco divorante; * da lui sprizzavano carboni ardenti.  Abbassò i cieli e discese, * fosca caligine sotto i suoi piedi.  Cavalcava un cherubino e volava, * si librava sulle ali del vento.  Si avvolgeva di tenebre come di velo, * acque oscure e dense nubi lo coprivano.  Davanti al suo fulgore si dissipavano le nubi * con grandine e carboni ardenti.  Il Signore tuonò dal cielo, †l'Altissimo fece udire la sua voce: * grandine e carboni ardenti.  Scagliò saette e li disperse, * fulminò con folgori e li sconfisse.  Allora apparve il fondo del mare, * si scoprirono le fondamenta del mondo,  per la tua minaccia, Signore, * per lo spirare del tuo furore.  Stese la mano dall'alto e mi prese, * mi sollevò dalle grandi acque,  mi liberò da nemici potenti, † da coloro che mi odiavano * ed erano di me più forti.  Mi assalirono nel giorno di sventura, * ma il Signore fu mio sostegno;  mi portò al largo, * mi liberò perché mi vuol bene. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   2^ Antifona Il Signore mi ha liberato, perché mi vuol bene.

5 3^ Antifona Signore, tu sei luce alla mia lampada, tu rischiari le mie tenebre. SALMO 17, 21-30   (III) Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia, * mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani; perché ho custodito le vie del Signore, * non ho abbandonato empiamente il mio Dio.  I suoi giudizi mi stanno tutti davanti, * non ho respinto da me la sua legge;  ma integro sono stato con lui * e mi sono guardato dalla colpa.  Il Signore mi rende secondo la mia giustizia, * secondo l'innocenza delle mie mani  davanti ai suoi occhi.  Con l'uomo buono tu sei buono, * con l'uomo integro tu sei integro,  con l'uomo puro tu sei puro, * con il perverso tu sei astuto. Perché tu salvi il popolo degli umili, * ma abbassi gli occhi dei superbi.  Tu, Signore, sei luce alla mia lampada; * il mio Dio rischiara le mie tenebre.  Con te mi lancerò contro le schiere, * con il mio Dio scavalcherò le mura. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   3^ Antifona Signore, tu sei luce alla mia lampada, tu rischiari le mie tenebre.

6 V. Tutti erano ammirati delle parole di grazia R
V. Tutti erano ammirati delle parole di grazia R. che uscivano dalla bocca di Cristo. Prima Lettura: Dal libro del profeta Ezechiele 37, La risurrezione del popolo di Dio, visione delle ossa vivificate Un giorno la mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. Mi disse: «Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?». Io risposi: «Signore Dio, tu lo sai». Egli mi replicò: «Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore». Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro.

7 Prima Lettura: Dal libro del profeta Ezechiele 37, La risurrezione del popolo di Dio, visione delle ossa vivificate Egli aggiunse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano». Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. Mi disse: «Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele. Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L'ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio. Responsorio   R. Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o mio popolo. * E conoscerete che io sono il Signore. V. Io sono la risurrezione e la vita: chi crede in me anche se muore, vivrà. R. E conoscerete che io sono il Signore.

8 Seconda Lettura: Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 20-21; CCL 41, ) Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno «Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore». Ma che cosa udite, o pastori? «Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge» (Ez 34, 9). Udite e imparate, pecorelle di Dio. Ai pastori malvagi Dio chiede che rendano conto delle sue pecore e che rispondano della morte loro arrecata con le loro stesse mani. Dice altrove infatti per bocca dello stesso profeta: «O figlio dell'uomo, io ti ho costituito quale sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: Empio, tu morrai, e tu non parli per distogliere l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità, tu invece sarai salvo» (Ez 33, 7-9).  Che significa ciò, o fratelli? Vedete quanto è pericoloso tacere? Muore quell'empio e giustamente subisce la morte. Muore per la sua iniquità e per il suo peccato. E' ucciso infatti dalla sua negligenza. Egli avrebbe potuto ben trovare il Pastore vivente che dice: «Io vivo, dice il Signore». Ma non lo ha fatto, anche perché non ammonito da chi era stato costituito capo e sentinella proprio a questo fine. Perciò giustamente morirà, ma anche chi ha trascurato di ammonirlo sarà giustamente condannato. Se invece, dice il Signore, avrai detto al malvagio, a cui io avevo minacciato la spada: «Morirai» e quegli avrà trascurato di evitare la spada incombente e la spada scenderà su di lui e l'ucciderà, egli morirà nel suo peccato, ma tu avrai liberato la tua anima.

9 Seconda Lettura: Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 20-21; CCL 41, ) Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno Perciò è nostro compito non tacere, ma a voi, anche se tacessimo, spetta ascoltare dalle Scritture le parole del Pastore. Vediamo dunque secondo quel che mi ero proposto, se mai egli liberi le pecore dai cattivi pastori per affidarle ai buoni pastori. Vedo infatti che libera le pecore dai cattivi pastori, quando dice: «Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi» (Ez 34, 10). Quando infatti dico: Pascolino il mio gregge, essi pascono se stessi e non il mio gregge. Lo toglierò loro perché non pascolino il mio gregge. In che modo lo toglie loro, perché essi non pascolino più il suo gregge? Dicendo: fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno (cfr. Mt 23, 3). Come se dicesse: Proclamano la parola mia, ma fanno gli interessi loro. Quando non fate ciò che fanno i cattivi pastori, non sono essi che vi pascolano. Quando invece fate ciò che essi dicono, sono io che vi pascolo. Responsorio R. Qual è l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo della sua casa? * Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. V. A chi ha ricevuto il compito di amministratore, si richiede che sia fedele. R. Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro.

10 Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.
Orazione O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa' che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.


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