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Scuola diocesana di Teologia San Marco Evangelista
Corso di Pastorale Educare alla fede
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+ Dal Vangelo secondo Marco (6, 1-6)
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».
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Ed era per loro motivo di scandalo
Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
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Evidenziare punti di forza e criticità rispetto ai seguenti punti
Efficacia del metodo in ordine agli obiettivi prefissati Nesso tra fede e vita Equilibrio tra le dimensioni della vita cristiana: annuncio, celebrazione/liturgia, comunione ecclesiale, carità/servizio Tipologia e qualità dei contenuti Considerazioni generali e particolari sul progetto nel suo complesso
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Pluralità di soggetti – comunità ; coinvolgimento famiglie
Testimonianza Annuncio, celebrazione, dimensione comunitaria Contatto con la Parola, e nesso Parola - vita Relazioni, fare gruppo, accoglienza Preparazione e formazione degli evangelizzatori, figure di riferimento Accuratezza e scientificità nella programmazione Obiettivo: affrontare il sacramento Metodo strutturato e definito Proporre un cammino Strutturazione del percorso in incontri a cadenza regolare Iniziazione o conclusione?
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Destinatari: non solo i ragazzi, anche gli adulti
Provocazione Puntare a una crescita cristiana Vivere la fede in famiglia Conciliare i tempi della catechesi con i ritmi della vita Conoscere i destinatari e la loro situazione di vita Catechesi che cambia la vita Contenuti: tradizione della chiesa Protagonismo dei ragazzi, valorizzazione dei talenti, coinvolgere Metodologie alternative Grande dispendio di energie Autenticità delle esperienze Gruppo : risorsa o limite? Dall’esperienza straordinaria all’ordinarietà
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1.a. Catechesi «bambina» Tradizionalismo, si è sempre fatto così
Atteggiamento rassicurante e conservatore, che non fa progredire e maturare, ma conduce ad un allineamento conformista proposte ‘infantili’ nella progettualità, negli obiettivi, nei contenuti.
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1.b. Catechesi «adulta» In ascolto dello Spirito, discernendo i segni dei tempi coraggio di osare, di proporre obiettivi alti, di praticare nuove strade, rompendo gli schemi e superando gli automatismi Costruire, far camminare le persone, al fine di una appropriazione e personalizzazione del messaggio evangelico
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2.a. Catechesi sterile (della conclusione)
Catechesi dell‘iniziazione di corto respiro, falsa partenza Obiettivo: celebrazione del sacramento difficoltà nell‘avviare a un cammino di vita
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2.b. Catechesi dell’iniziazione
Progettualità lunga ed aperta, senza la pretesa di esaustività a breve termine Prospettiva ‘verticale’, cammino lungo una vita, con attenzione ad ogni sua fase Obiettivo: accompagnare a comprendere e maturare atteggiamenti Metodo graduale e progressivo
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3.a. Catechesi degli incontri
Sbilanciamento sul programma e la programmazione Metodo degli incontri strutturati Schematismo e tecnicismo pastorale, col rischio di proposte artificiose e disincarnate Ingente, ma spesso inutile dispendio di energie
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3.b. Catechesi dell’incontro
Speciale cura delle relazioni educative Centralità dell’incontro con Dio che si deve favorire e veicolare, in special modo nella dimensione comunitaria. Docilità all’azione dello Spirito Modalità destrutturate di accompagnamento.
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4.a. Catechesi della dottrina
Sbilanciamento sui contenuti e scarsa attenzione al metodo Rischio di esporre teorie separate dalla realtà, insignificanti per la vita concreta I valori e gli atteggiamenti, quando proposti, non vengono effettivamente assimilati e vissuti
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4.b. Catechesi esperienziale
Esperienza vitale come punto di partenza e di arrivo della catechesi Dialogo tra Vangelo e vita, perché il messaggio la trasformi, ispiri le scelte, susciti atteggiamenti Metodo esperienziale: ascolto della realtà delle persone, testimonianze autentiche di vita, comunicare, trasmettere e far vivere esperienze significative. Attenzione ai linguaggi: Lasciar parlare i simboli, le realtà, le circostanze
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5.a. Catechesi «generalista»
Insegnamento etico, trasmissione di valori Obiettivi di socializzazione più o meno religiosi Rischio di un proposta relativista, ‘senza Cristo’
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5.b. Catechesi salvifica Incontro con Cristo
Costruzione del Regno di Dio Salvezza personale e comunitaria
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6.a. Catechesi settoriale
Gruppi, soggetti, ambiti, tematiche, contenuti separati e parziali. Chiusura asfittica tra le mura della parrocchia Attenzione limitata alle questioni interne, atteggiamento di ‘purismo religioso’
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6.b. Catechesi integrata Unità del soggetto Educazione integrale
Vivere le implicazioni dei misteri cristiani, all‘altezza della portata rivoluzionaria del messaggio evangelico, con verità e carità
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Teologia Servizio INTELLETTUALE, il cui scopo è Dare fondazione, sistematizzazione ed approfondimento scientifici al vissuto di fede della prassi ecclesiale
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Servizio COMUNICATIVO, il cui scopo è
Catechesi Servizio COMUNICATIVO, il cui scopo è la CRESCITA DELLA FEDE di persone e gruppi concreti, attraverso un cammino di integrazione del messaggio cristiano con le loro esigenze, problemi e attese. Questione dell’educazione alla fede, della fede, nella fede …?
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Evangelizzazione Diffusione ed inculturazione del messaggio del Vangelo, nella vita delle persone, delle comunità e della società. La catechesi è un momento di essa, ma non coincidono
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