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TERMOREGOLAZIONE v 3.4 per le lezioni del prof. P. Paolo Battaglini

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Presentazione sul tema: "TERMOREGOLAZIONE v 3.4 per le lezioni del prof. P. Paolo Battaglini"— Transcript della presentazione:

1 TERMOREGOLAZIONE v 3.4 per le lezioni del prof. P. Paolo Battaglini
Principali fonti delle figure: Purves et al., NEUROSCIENZE Conti et al., FISIOLOGIA MEDICA, Edi-Ermes

2 Termocettori periferici e centrali
QUADRO GENERALE Termocettori periferici e centrali Nucleo omeoterme Bilancia termica Ipotalamo Sudorazione Febbre Caso clinico: Perdita di coscienza in una donna di 60 anni mentre lavora nell’orto in un giorno particolarmente caldo

3 TERMOCETTORI PERIFERICI E CENTRALI
Effect of temperature on the FR of a preoptic temperature-insensitive neuron (left) and warm-sensitive neuron (right) recorded in rat hypothalamic tissue slices Da: Purves et al NEUROSCIENZE Zanichelli

4 OMEOTERMIA

5 BILANCIA TERMICA TERMOGENESI Metabolismo Tono muscolare
Vasocostrizione cutanea Piloerezione Brivido Aumento adrenalina e noradrenalina Aumento ormoni tiroidei Fame Raggomitolamento Aumento movimenti volontari TERMODISPERSIONE Sudorazione Vasodilatazione cutanea Aumento della ventilazione Anoressia Apatia e inerzia irraggiamento conduzione convezione Limite di sopravvivenza 24 25 26 27 28 29 Limite di sopravvivenza 30 44 Termoregolazione compromessa 31 43 Termoregolazione compromessa 32 42 33 41 34 40 35 39 36 37 38 Termoregolazione efficiente

6 IPOTALAMO N. Paraventricolare N. dorsale Commissura anteriore
BILANCIO IDRICO, STRESS N. dorsale Commissura anteriore N. laterale FAME e SETE N. Dorsomediale DIGESTIONE N. anteriore TERMOREGOLAZIONE N. posteriore TREMORE N. preottico PRESSIONE EMATICA N. mammillare ALIMENTAZIONE N. sopraottico BILANCIO IDRICO N. soprachiasmatico OROLOGIO BIOLOGICO N. ventromediale SAZIETA’ Chiasma ottico Adenoipofisi Neuroipofisi

7 Da: Autori vari (a cura di F. Conti); Fisiologia medica. EdiErmes

8 SCAMBIO DI CALORE PER CONTROCORRENTE

9 VASODILATAZIONE PARADOSSA (al freddo intenso)
Avrebbe lo scopo di riscaldare la parte interessata, ma può causare lo spostamento del sangue in periferia e shock nel caso di esposizione di vaste superfici (bagno dopo un pasto). SUDORAZIONE Necessità di reidratazione e somministrazione di sali: nella sudorazione intensa c’è meno tempo per riassorbirli

10 FEBBRE

11 CASO CLINICO Una signora di 60 anni, in buone condizioni generali, ha trascorso una giornata d’estate, molto calda e umida, lavorando nell’orto. Inizialmente sudava copiosamente (perché?) e era arrossata (perché?), ma dopo diverse ore la sudorazione cessò (perché?), la signora ha iniziato a accusare capogiri e sentirsi confusa (perché?). Non ricordava da quanto tempo aveva bevuto un bicchiere d’acqua e, sentendosi confusa, decise di chiamare il marito, che si allarmò vedendola particolarmente pallida (perché?). Preoccupato, le chiese di entrare in casa e riposarsi ma, appena si alzò, la moglie svenne (perché?). Il marito ha quindi chiesto l’intervento di una ambulanza, per portare la moglie in ospedale, dove è stato diagnosticato un “colpo di calore”. Fare diagnosi differenziale con ipotensione ortostatica. Come intervenire?


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