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PubblicatoBeatrice Ippolito Modificato 5 anni fa
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GLI INCIDENTI STRADALI: UN ESEMPIO DI APPLICAZIONE DI PREVENZIONE
BASATA SULLE PROVE DI EFFICACIA L’EBP applicata al problema degli Incidenti stradali: il Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata del quadrante cuneese. Identificazione di alcuni interventi basati su evidenti prove di efficacia. Dott.ssa Laura MARINARO Dott. Alfredo RUATA Torino,10 marzo 2005
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“Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la Sanità Pubblica per l’elevato numero di morti ed invalidità che causano nel mondo”. L’OMS ha pubblicato nel 2002 una strategia quinquennale per la prevenzione della morte ed invalidità da incidente stradale
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DATI OMS (2000): PROIEZIONI OMS (2020):
1,26 milioni di persone decedute nel mondo per incidente stradale (= 2,2% della mortalità globale). PROIEZIONI OMS (2020): 2,3 milioni di morti per incidenti stradali (3^ causa di morte o invalidità). Carico di malattie (DALYs persi) per le 10 principali cause 2000 Malattie o lesioni 2020 Malattie o lesioni Infezioni del tratto respiratorio inferiore HIV/AIDS Condizioni perinatali Malattie diarroiche Depressione unipolare maggiore Cardiopatia ischemica Malattia cerebrovascolare Malaria Lesioni da incidenti stradali Broncopneumopatia cronica ostruttiva Cardiopatia ischemica Depressione unipolare maggiore Lesioni da incidenti stradali Malattie cerebrovascolari Broncopneumopatia cronica ostruttiva Infezioni del tratto respiratorio inferiore Tubercolosi Guerra Malattie diarroiche HIV/AIDS
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Sulla stessa linea dell’OMS, la Commissione Europea ha promosso un Programma europeo per la sicurezza stradale 2003 – 2010. Obiettivo: dimezzare il numero dei morti per incidente stradale entro il 2010.
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PAESI DELL’UNIONE EUROPEA
Si stimano oltre 50 mila morti all’anno e 150 mila invalidi. Dal 1980 al 2001, il n° dei sinistri nei 15 Paesi della UE è diminuito del -7,7%, così come il trend della mortalità è in costante diminuzione (- 37,4%). In Italia, l’aumento degli incidenti è pari a +43,6%, la riduzione della mortalità del -27,5%. Fonte: ISTAT 2001
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Morti per incidenti stradale ogni 100.000 ab.
Paesi UE – Anno 2001 (dati assoluti) Fonte: ISTAT 2001
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ITALIA Ogni giorno si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 16 persone ed il ferimento di altre 874. Fonte: ISTAT 2003 Rispetto al 2002: Incidenti - 5,9% Morti ,7% Feriti ,6%
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ITALIA Fonte: ISTAT 2003
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CONFRONTO TRA REGIONI
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REGIONE PIEMONTE Dati ISTAT VARIAZIONI % 1998 1999 2000 2001 2002 1998/2002 INCIDENTI 12.593 17.053 15.892 16.146 17.082 +35,65 MORTI 551 658 630 545 583 +5,81 FERITI 18.805 25.234 23.025 23.942 25.127 +33,62 Il Piemonte è tra le Regioni a maggior rischio (tasso di mortalità per incidente stradale nella fascia di età anni = 26,2) rispetto alla media nazionale (tasso = 20). La mortalità per incidenti stradali rappresenta la principale causa di morte per i giovani (nel 2002 in tale fascia di età i morti sono stati 105, i feriti 6.106). Il tasso di mortalità varia sensibilmente tra le diverse aree territoriali.
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Dati ISTAT PROVINCIA DI CUNEO VARIAZIONI % 1998 1999 2000 2001 2002 1998/2002 Incidenti 1.911 2.448 2.071 1.870 2.087 +9,21 Morti 121 135 132 105 124 +2,48 Feriti 2.988 3.719 3.083 2.910 3.257 +9,00 Gli indicatori statistici di incidentalità, in media più elevati rispetto ai dati regionali e nazionali, confermano la gravità del fenomeno nella realtà cuneese.
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PROGETTO DI RICERCA SANITARIA FINALIZZATA: INCIDENTI STRADALI
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PROGETTO DI RICERCA SANITARIA FINALIZZATA: INCIDENTI STRADALI
Epidemiologia ecosociale degli incidenti stradali: dalla sorveglianza locale appropriata alla proposta di strategie ed azioni proponibili e praticabili di prevenzione efficace ispirate a modelli globali di soddisfazione ecologica del bisogno di trasporto “sostenibile”
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PROGETTO INCIDENTI STRADALI
FASI/OBIETTIVI: Sorveglianza Identificazione ed analisi di interventi efficaci Predisposizione di alcuni interventi proponibili e praticabili di prevenzione efficace
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SORVEGLIANZA OBIETTIVO CONOSCITIVO:
Descrizione del fenomeno attraverso la definizione-studio di variabili relative al soggetto, luogo dell’evento, circostanze/dinamica/esiti (uomo-spazio-tempo) Descrizione dei problemi di salute conseguenti: quantificazione del danno in termini di morbosità, invalidità, mortalità, anni di vita persi,… Studio della dinamica dei determinanti (uomo, ambiente e veicolo) Analisi territoriale (localizzazione dei punti critici)
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SORVEGLIANZA OLTRE L’OBIETTIVO CONOSCITIVO:
Miglioramento dei sistemi di sorveglianza esistenti: - integrazione e confrontabilità - miglioramento qualità del dato Coinvolgimento dei “produttori di informazione” nella definizione degli strumenti informativi Sviluppo di un sistema di sorveglianza (locale,provinciale e/o regionale?) capace di integrare i dati sanitari e non Informatizzazione degli archivi
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SORVEGLIANZA METODI: Identificazione ed analisi delle fonti informative disponibili Ricerca di eventuali fonti non ancora esplorate Censimento delle principali mappe stradali (misurazioni dei tratti stradali su carta topografica provinciale)
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IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DI INTERVENTI EFFICACI
OBIETTIVO CONOSCITIVO: Ricerca degli interventi, a cura delle diverse agenzie e servizi, fondati su evidenti prove di efficacia METODO: Analisi e rassegna “critica” della letteratura esaminata con studio delle prove di efficacia degli interventi stessi
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PREDISPOSIZIONE DI ALCUNI INTERVENTI PROPONIBILI E PRATICABILI DI PREVENZIONE EFFICACE
OBIETTIVO CONOSCITIVO: Individuazione di alcuni interventi, proponibili e praticabili di prevenzione (promozione della salute), derivanti dai bisogni emersi dalla sorveglianza locale e validati “possibilmente” da evidenti prove di efficacia
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PREDISPOSIZIONE DI ALCUNI INTERVENTI PROPONIBILI E PRATICABILI DI PREVENZIONE EFFICACE
METODI: Definizione del problema di salute (diagnosi di comunità) La storia naturale (diagnosi educativa) Destinatari Setting Prove di efficacia ed esempi di buona pratica Descrizione dell’intervento (programma delle attività) Alleanze per la salute tra i vari attori interessati Individuazione degli indicatori di processo Individuazione degli indicatori di risultato
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RICADUTE Analisi del fenomeno “incidenti stradali” con riclassificazione alla luce “dell’EBP” (valore aggiunto), per fornire quegli elementi di conoscenza (strumenti) necessari per predisporre interventi in modo efficace (epidemiologia per il territorio =risorsa della pianificazione). Formulazione di nuove proposte di lavoro capaci di integrare varie specificità e punti di vista con elaborazione di documenti da portare ad un tavolo pluristituzionale. Nuove collaborazioni con Enti, Istituzioni, Associazioni (es. inserimento delle ASL nel Comitato provinciale per la sicurezza stradale..).
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Creazione di un archivio delle principali iniziative locali e messa in rete di documenti epidemiologici sugli aspetti sanitari e territoriali dell’incidentalità stradale (materiale informativo, manifesti, poster, CD…). Occasione di riorientamento delle attività (…e risorse) dei Dipartimenti di Prevenzione (rinnovamento possibile?) (….nel nostro caso il DP ha contribuito a creare sinergie, a diffondere la cultura della sicurezza stradale, si è fatto promotore di un lavoro interdisciplinare). 6. Ulteriore sviluppo dell’attività della rete epidemiologica locale qui specificamente connotata in senso EBP (…ma non solo!).
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