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La transizione giusta : una prospettiva sindacale Dr

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Presentazione sul tema: "La transizione giusta : una prospettiva sindacale Dr"— Transcript della presentazione:

1 La transizione giusta : una prospettiva sindacale Dr
La transizione giusta : una prospettiva sindacale Dr. Benjamin Denis - ETUC

2 Sommario Perché i sindacati dovrebbero occuparsi del clima? A che punto siamo Per una Transizione Giusta

3 Report di valutazione n°5 (2014) Il cambiamento climatico c’è già
La scienza: un esempio di messaggi chiave dall’ IPCC (Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici) Report di valutazione n°5 (2014) Il cambiamento climatico c’è già … e anche le sue conseguenze Tendenze delle emissioni Una sfida senza precedenti

4 Il cambiamento climatico c’è già…
“Il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, e molti dei cambiamenti osservati già dagli anni ‘50 non hanno avuto precedenti da alcuni decenni fino a millenni. L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, le quantità di nevi e di ghiacchi sono diminuite, il livello del mare è aumentato e le concentrazioni di Gas a effetto serra sono aumentate ”, IPCC, Report di Valutazione n. 5, Gruppo di Lavoro I, 2013

5 … e anche le sue conseguenze
«Negli ultimi decenni, i cambiamenti climatici hanno prodotto impatti sui sistemi naturali e umani in tutti i continenti e in tutti gli oceani. (…) In molte regioni, il cambiamento delle precipitazioni o lo sciolgimento delle nevi e dei ghiacci stanno alterando i sistemi idrogeologici, con effetti sulla quantità e qualità delle risorse idriche (…) Gli impatti di recenti fenomeni climatici estremi, come ondate di calore, siccità, inondazioni, cicloni e incendi, rivelano la significativa vulnerabilità e l’esposizione di alcuni ecosistemi e di molti sistemi umani all’attuale variabilità climatica» (IPCC Report 5, Gruppo di Lavoro II, 2014)

6 I trend delle emissioni
“Le emissioni totali di Gas Serra di natura antropogenica sono costantemente aumentate dal 1970 al 2010, con aumenti decennali assoluti più ampi verso la fine di questo periodo (…) Le emissioni antropogeniche totali di Gas Serra dal 2000 al 2010 sono state le più alte nella storia umana e nel 2010 hanno raggiunto 49 (+/- 4,5) tonnellate di biossido di carbonio equivalente per anno. La crisi economica mondiale del 2007/2008 ha ridotto solo temporaneamente le emisisioni.” “Gli scenari che prevedono una concentrazione di 450 ppm di C02 nell’aria entro il 2100 (compatibili con l’eventualità di mantenere l’aumento delle temperature entro i 2°C, rispetto ai livelli pre-industriali) includono tagli sostanziali, entro la metà del secolo, delle emissioni antropogeniche di Gas Serra (…) Questi scenari sono caratterizzati da minori emissioni globali di Gas Serra nel 2050 rispetto al 2010, ovvero dal 40% al 70% in meno a livello globale, e livelli di emissioni di biossido di carbonio equivalente prossimi o inferiori allo zero nel 2100” (IPCC, Report 5, Gruppo di Lavoro III, 2014)

7 Temperatura globale

8 Temperatura Globale dell’anno in corso
(per il 2017 e gli altri 8 anni più caldi registrati)

9 Solidarietà

10 La situazione attuale non ha alcun senso!
Costi dell’inazione: fino al 20% del Prodotto Interno Lordo Mondiale! Impatti sulla disponibilità di cibo e di acqua Costo medio per le alluvioni in Europa: : 4,9 miliardi di Euro - 2050: 23,5 miliardi di Euro (2x 2013) Se non si interviene, il costo per le importazioni di petrolio e di gas potrebbero duplicare rispetto ad oggi, una differenza di 400 miliardi di Euro o più all’anno entro il 2050, pari al 3% dell’attuale PIL (Roadmap Unione Europea per un’economia a bassa emissione di carbonio entro il 2050) “I costi netti per mitigare I cambiamenti climatici crescono, in media, di circa il 40% per ogni decennio di ritardo” (Casa Bianca, 2014) Benefici correlati: Passare alla produzione interna di energia da fonti bassa emissione di carbonio ridurrà i costi medi europei per i carburanti per una cifra annuale compresa tra i 175 e i 320 miliardi di Euro (Roadmap Unione Europea)

11 Qual è la nostra posizione?

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13 2. A che punto siamo Dipendenza: L’Unione Europea importa +/- il 55 % del proprio fabbisogno (Eurostat 2017) Intensità delle emissioni di carbonio: I combustibli fossili rappresentano +/- il 70% del consumo energetico in Europa! Fabbisogno energetico stabile: Il consumo di energia nell’Europa a 28 è relativamente stabile dal 1990 Fonti: L’energia in Europa in cifre, Statistiche 2017, Commissione Europea

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15 EU-28 - % di Consumo Energetico Interno Lordo (Eurostat 2017)

16 Consumo interno lordo – tutti i combustibili /2015 (Milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio)

17 Consumo Interno lordo per tipo di combustibile (EU-28) – 1990-2015

18 Consumi Finali di Energia per Settore – EU-28 (1990-2015)

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20 Consumo di energia (kg di petrolio/equivalente pro capite)
Fonte: World Bank/IEA <iframe src=" width='450' height='300' frameBorder='0' scrolling="no" ></iframe>

21 Produzione Lorda di Elettricità – Per tipo di combustibile – EU-28 (Terawattora)

22 Produzione lorda di elettricità – EU-28 - Rinnovabili

23 Consumo finale di elettricità pro capite – Tutti i combustibili – (Chilowattora/pro capite)

24 L’entità della sfida in un grafico

25 Gas Serra: tendenze e proiezioni fino al 2050
The average annual emission reduction has to double in the period compared to and to triple compared to the period

26 3. Per una Transizione Giusta
Non ci sono posti di lavoro su un pianeta morto! La decarbonizzazione ha una dimensione sociale! Prospettiva olistica: la transizione riguarda tutti i settori dell’economia Esigenza di coniugare gli obiettivi ambientali con misure sociali (Roadmap per una Transizione Giusta entro il 2050)

27 Pilastri della Transizione Giusta
Diversificazione economica: investimenti in posti di lavoro di qualità Transazioni lavorative sicure (competenze professionali) Partecipazione dei lavoratori e relazioni industriali Protezione sociale (rete di sicurezza) Rispetto dei diritti umani

28 Un accordo internazionale legalmente vincolante per tutte le principali economie
Politiche UE che vadano oltre il quadro UE 2030 sul clima e l’energia - Emissioni di Gas Serra - Energie rinnovabili - Efficienza energetica * Riduzione delle emissioni di Gas Serra attraverso appropriate politiche di tariffazione (Riforma dell’ETS usando una sorta di meccanismo di ritiro dalla produzione) e meccanismi per attutire le “ri-localizzazioni delle emissioni di carbonio” Supporto Europeo per lo sviluppo di adeguate soluzioni tecnologiche (ad esempio CCS, griglie smart, stoccaggio dell’energia etc.) Una strategia di investimento su larga scala: budget UE, eliminazione graduale di sovvenzioni dannose, entrate ETS , FTT etc. Supporto ai settori emergenti in Europa (energia solare ed eolica) ma: Condizionato alla creazione di occupazione di qualità a lungo termine nella catena del valore; Protezione contro la competizione commerciale scorretta; Coordinamento tra gli Stati Membri; Equa condivisione degli oneri tra i consumatori per evitare l’aumento della «povertà energetica »

29 La Tansizione Giusta nel paradigma delle politiche climatiche
‘Nessun lavoro su un pianeta morto’ ‘Transizione Giusta: un’agenda di ambiziose politiche ambientali e forti politiche sociali Transizione Giusta riconosciuta a livello internazionale come principio dell’azione sul clima (OIL, UNFCC) La Transizione Giusta deve ora essere tradotta nel quadro delle politiche energetiche e climatiche Europee e nei piani nazionali

30 Azione per il clima dopo Parigi
Obiettivi Mantenere la crescita delle temperature ben al di sotto dei 2°C e proseguire gli sforzi per l’1,5°C Raggiungere un equilibrio tra risorse e consumo Rendere i flussi finanziari compatibili con lo sviluppo a basse emissioni di carbonio Strumenti Contributi Nazionali (NDCs) Strategie di sviluppo di lungo termine per la riduzione delle emissioni di Gas Serra Valutazione globale (scorte)

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32 La Governance europea sul clima
Obiettivi 2030 Riduzione pari almeno al 40% delle emissioni di Gas Serra 32 % di rinnovabili, nel mix energetico finale 32,5% di risparmio energetico (efficientamento) Cornice delle politiche Sistema di scambio delle emissioni Decisione sulla ripartizione degli sforzi Energia pulita per tutti Governance National Plans for Climate and Energy Piani Nazionali sul clima e l’energia Strategie di sviluppo basate sulle basse emissioni La Governance europea sul clima

33 Investimenti Roadmap della Commissione Europea 2050 : 1,5% del PIL di investimento aggiuntivo annuo - o 270 miliardi di Euro (valore 2010)/anno - per raggiungere gli obiettivi 2050 Piano Juncker 315 miliardi di Euro : La Confederazione Europea dei Sindacati esprime preoccupazione perchè: Sarà difficile generare 315 miliardi di Euro da soli 21 miliardi di denaro pubblico Un investimento di €105 miliardi all’anno (315 miliardi su 3 anni) è meno del 40% dei 280 miliardi di euro di gap annuale di investimento (dal 2008) La costante enfasi della Commissione Europea e della BCE sull’equilibrio nei conti pubblici (ad esempio tagli da parte dei Governi) e sulle riforme strutturali (che implicano ad esempio il mantenimento di bassi salari e politiche del lavoro che non contrastano la precarietà) pregiudica gli impatti positivi degli investimenti aggiuntivi, reprimendo la domanda. L’investimento europeo in energia pulita: da una posizione di leadership a una posizione di coda!

34 Per approfondire… Risoluzione dell’Unione Europea sul clima e l’energia Risoluzione sulla strategia energetica per l’Europa Tradurre in azione la Transizione Giusta in Europa e nel mondo: le posizioni ETUC su Qatar COP18 Posti di lavoro verdi: una guida per i rappresentanti sindacali

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